Natale in casa Cupiello, la recensione: Un adattamento rispettoso, senza timori reverenziali

La nostra recensione di Natale in casa Cupiello, adattamento a cura di Edoardo De Angelis del classico di De Filippo, in onda su Rai 1 il 22 Dicembre.

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Natale in casa Cupiello: una scena con Sergio Castellitto

Nella nostra intervista a Edoardo De Angelis, il regista ha spiegato di come abbia detto agli attori di fare tabula rasa dei ricordi dell'originale di Eduardo De Filippo e cercheremo di fare altrettanto nella nostra recensione di Natale in casa Cupiello. Non perché il confronto sarebbe impietoso per questo nuovo adattamento, ma perché sarebbe fuori luogo per esprimere una valutazione ragionata e sensata del film prodotto da Rai Fiction e Picomedia: l'opera di De Filippo fa parte del patrimonio culturale dell'umanità, è nell'Olimpo del grande teatro mondiale insieme ad autori come William Shakespeare, e attingere a quei testi non è solo consentito. È doveroso.

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Natale in casa Cupiello: una scena del film con Sergio Castellitto

Edoardo De Angelis lo ha fatto e lo farà ancora; suoi anche i prossimi due adattamenti in programma, il primo dei quali è Non ti pago, nell'ambito di un piano di riscoperta dell'opera dell'autore partenopeo. E lo ha fatto tenendosi in equilibrio su quel filo sottilissimo tra il rispetto e il cambiamento, senza timori reverenziali ma con la consapevolezza del testo che andava ad affrontare e del messaggio che intendeva veicolare tramite di esso.

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Natale in casa Cupiello: una sequenza Sergio Castellitto

Un primo cambiamento apportato da De Angelis è temporale. Il suo Natale in Casa Cupiello si sviluppa nella Napoli del 1950 sorprendentemente innevata, in un momento di passaggio tra le ferite della guerra e i primi accenni di uno sviluppo che ci sarebbe stato in seguito. Un momento di passaggio in cui in qualche modo riecheggia questo 2020 che stiamo vivendo. La storia è quella che tutti conosciamo e siamo come da copione in prossimità del Natale, mentre Luca Cupiello è intento al suo rito annuale: la preparazione del presepe. Un rito rassicurante, ma che poco interessa ai suoi familiari: al figlio Tommasino che insiste nel suo rifiuto di quella tradizione; alla moglie Concetta preoccupata per la figlia Ninuccia; a Ninuccia stessa, che ha deciso di lasciare il marito per l'uomo che ha sempre amato. Una polveriera in procinto di esplodere e lo fa a causa di una lettera consegnata per errore.

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La famiglia disfunzionale

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Natale in casa Cupiello: un'immagine del film

Da una parte il presepe in cui ogni figura ha un ruolo ben definito e consolidato, dall'altra la famiglia Cupiello che fa da contraltare con i problemi, le discussioni, ma anche il profondo affetto che lega i suoi componenti. Tra questi due estremi si sviluppano le dinamiche familiari che scandiscono i tre atti della commedia e poggiano su spalle solide come quelle di Sergio Castellitto e Marina Confalone: i due interpreti funzionano nel portare su schermo un proprio ritratto dei personaggi scritti (e nel caso di Luca Cupiello anche interpretato) da Eduardo De Filippo, tra continuità e legittime variazioni, senza cercare il confronto con gli originali. Accanto a loro funziona nel complesso tutto il cast del nuovo Natale in casa Cupiello, tra prove vere, intense e oneste, situazioni (ri)portate in scena con efficacia e qualche sporadico momento meno convincente.

Dal palco allo schermo

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Natale in casa Cupiello: Sergio Castellitto in una scena

Edoardo De Angelis si affida al testo e ne riproduce la scansione in tre atti con una fluidità più adatta al nuovo contesto audiovisivo. Mantiene un piede adagiato con sicurezza sul palco, ma si allontana dalla forma teatrale; si affida alla sicurezza degli spazi di casa Cupiello, ma li percorre con movimenti e tempi filmici, senza rinunciare a qualche incursione in una suggestiva Napoli sotto la neve; ripercorre con rispetto il testo, ma aggiunge qualche spruzzata di novità, tra battute inedite e una carica diversa per alcuni movimenti e atteggiamenti del cast.

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Natale in casa Cupiello: una scena del film

Non riscrive Eduardo, ma lo fa suo come è giusto che sia, fornendo la sua interpretazione e visione di un testo sacro del teatro e della nostra cultura, attraverso cui affrontare la Napoli del centro storico, un'area della città e un contesto sociale che non aveva ancora esplorato nei lavori precedenti. Nel far questo, con rispetto, dedizione e personalità, fa sì che il Natale in casa Cupiello di Eduardo emerga in tutta la sua profondità e potenza.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Natale in casa Cupiello scoprendoci convinti dalla versione messa in scena da Edoardo De Angelis, fatta di aderenza al testo e qualche novità nel pieno rispetto dell’opera. Funziona il Luca Cupiello di un Sergio Castellitto che non cerca il confronto con Eduardo, così come la Concetta di una Marina Confalone intensa; funziona in modo particolare l’equilibrio tra spazi teatrali e messa in scena di natura filmica, adatta a riproporre un classico a una nuova generazione.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
2.3/5

Perché ci piace

  • La personalità di Edoardo De Angelis, capace di ripercorrere l’opera di Eduardo con rispetto ma senza timori reverenziali.
  • Il passo dal teatro all’audiovisivo, senza rinunciare agli spazi di casa Cupiello, ma muovendovici con sicurezza.
  • Sergio Castellitto e Marina Confalone, vette di un casting nel complesso riuscito e intenso.

Cosa non va

  • Farà inevitabilmente storcere il naso ai puristi dell’opera di Eduardo.