Recensione Nameless - entità nascosta (1999)

Una delle testimonianze più significative del risveglio cinematografico spagnolo, con la sua originalità sia dal punto di vista registico che da quello della storia in sé, che promuove l'esordiente Balaguerò come un regista da tenere d'occhio.

La purezza del Male

Una felice famiglia spagnola viene sconvolta dall'omicidio della figlia di 5 anni; il matrimonio si disgrega e la madre, Claudia, rimane sola, perseguitata dal macabro anniversario che le riapre regolarmente ferite, che non si può dire siano mai state chiuse davvero. Al quinto anno, nello stesso periodo, riceve una telefonata che, in un momento di grande vulnerabilità , pur gettandola nel panico più irrazionale, accende in lei una nuova speranza: " Mamma sono io... aiutami , vieni a cercarmi, mi uccideranno". Claudia si rivolge al detective che si occupò a suo tempo del caso, lui si offre di aiutarla, anche se attualmente non svolge più il suo lavoro in polizia.

Nameless - entità nascosta è sicuramente una delle testimonianze più significative del risveglio cinematografico spagnolo,con la sua ottima e crudele originalità sia dal punto di vista registico che da quello della storia in se, promuove l'esordiente Jaume Balaguerò come un regista da tenere d'occhio,innovativo e con le idee chiare nonostante sia alla prima esperienza sul grande schermo. Film dai toni forti, mantiene alto l'interesse dello spettatore che vuole scoprire il mistero. Inoltre si assicura che chi lo guarda non abbassi mai le difese con un piccolo stratagemma visivo di grande impatto:la ragazzina è stata filmata ferma in diverse posizioni, poi i fotogrammi sono stati uniti, accelerati ed accompagnati da un suono inquietante, la scena è stata poi inserita qua e là nel film tra una dissolvenza e l'altra, l'effetto è sorprendentemente spaventoso, si ha l'impressione di una creatura indemoniata che sogghigna nell'oscurità. Colti già alla sprovvista si viene poi spiazzati dall'estrema crudeltà cui volge la trama. Sembra che il messaggio sia chiaro: qui non c'è spazio per i buoni sentimenti, la virtù più ricercata e desiderata è il male, e quale sarebbe il gesto più infido, e più maligno che un essere umano potrebbe realizzare?
Sicuramente l'intenzione di Balaguerò era di rispondere a questa domanda.

Colonna sonora molto efficace che coi suoi cori di voci angeliche in contrasto con l'empietà delle immagini, accentua i momenti migliori come lo sconvolgente finale a sorpresa.
Il lungometraggio ha colpito nel segno a numerosi festival cinematografici, ottenendo il prestigioso titolo di miglior film al SITGES il Festival Internazionale del Cinema Catalano, e al Brussell Fantasy Film Festival, inoltre è stato acclamato da critica, stampa e giuria al Fantas Portoghese, e al Gerardmer International Fantasy Film Festival. Sottovalutato comunque dal grande pubblico come non può non esserlo una produzione spagnola semi-sconosciuta, il film invece è un piccolo gioiellino del terrore che, senza tante pretese, nè effetti speciali e performance attoriali ad alti livelli (salvo l'ottima performance di Carlos Lasarte nel ruolo di Santini): semplicemente spaventa.

Consigliato ai seguaci dei film horror un po' più sofisticati, che amano essere spaventati non da mostri o creature aliene ma dall'oscurità dell'animo umano.