La Maman et la Putain: finalmente in DVD il film scandalo invisibile per decenni

Grazie a Mustang Entertainment è uscito in homevideo il film maledetto del 1973 di Jean Eustache, che dopo il trionfo a Cannes divenne un oggetto di culto quasi introvabile.

La Maman et la Putain: finalmente in DVD il film scandalo invisibile per decenni

Ci sono uscite homevideo quasi nascoste, ma estremamente preziose per riportare a galla film importanti, ma altrimenti quasi invisibili. E anche se le uscite sono nel formato più datato, ovvero quello DVD, la loro preziosità non viene meno, anzi fanno respirare un po' quell'entusiasmo che suscitarono tanti anni fa le prime uscite in dischetto. L'uscita in questione, tutta merito di Mustang Entertainment, riguarda La Maman et la Putain, film scandalo del 1973 di Jean Eustache che arriva per la prima volta in homevideo e con un video restaurato.

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La Maman et la Putain: una scena del film

Quasi un anno fa, nel marzo 2023, dopo 50 anni dalla sua uscita La Maman et la Putain era approdato anche nelle sale italiane, proprio in quella versione rimasterizzata in 4k presentata al Festival di Cannes 2022, la stessa kermesse dove nel 1973 aveva vinto il Grand Prix Speciale della giuria. All'epoca nessun distributore italiano se la sentì di proporlo, sia per i dialoghi espliciti sia per i temi troppo scottanti per l'Italia di allora, ma anche per la lunghezza del film. E adesso ecco finalmente l'uscita in homevideo.

Il film maledetto scomparso per 40 anni

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Ma perché l'uscita in DVD di un film di 50 anni fa è così importante? Di prodotti riguardanti film molto vecchi ne escono a grappoli, anche in blu-ray HD e perfino in 4K UHD. La particolarità di La maman et la putain è che si tratta di un film maledetto che era praticamente scomparso da quarant'anni, e che ora viene proposto nella sua torrenziale versione integrale di tre ore e mezza. La pellicola racconta la storia di un triangolo amoroso tra Alexandre, un giovane intellettuale parigino disoccupato, Marie, la sua amante che lavora in una boutique di moda, e Veronika, un'infermiera polacca che incontra in un caffè.

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La Maman et la Putain: una scena del film

Il film vinse il Grand Prix Speciale della Giuria al 26º Festival di Cannes, prima che il regista Jean Eustache decidesse di ritirarlo, pare perché la sua compagna dopo averlo visto si suicidò. E lo stesso Eustache si tolse la vita alcuni anni dopo. Il film divenne così un oggetto di culto quasi introvabile anche per infinite diatribe legali, pur essendo uno dei film più importanti della storia del cinema.

Jean-Pierre Léaud e la Nouvelle Vague

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La Maman et la Putain: una scena del film

Nonostante le sue vicissitudini, La Maman et la Putain è una pellicola diventata una pietra miliare, tanto da essere considerato il più grande film francese del dopo 1968. Il film celebra il formato visivo ed il linguaggio della Nouvelle Vague raccontando al meglio i fermenti della Parigi post-68 e aprendo un dibattito profondo nella società francese, sul ruolo della donna, sugli ideali politici e privati. Protagonista Jean-Pierre Léaud, attore feticcio proprio dei grandi registi della Nouvelle Vague, da Truffaut a Godard, e icona del cinema francese. Nel film sarà lui a dover scegliere tra i due modelli di cui si nutre maggiormente l'immaginario maschile,  ovvero  la "madre" e la "puttana".

Il DVD Mustang e uno splendido restauro

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E veniamo all'edizione targata Mustang. Sia chiaro, sarebbe stato meglio avere a che fare almeno con un blu-ray, perché i limiti del DVD sono ben noti, ma va riconosciuto che per il formato la qualità video è molto buona e fa percepire chiaramente l'ottimo lavoro del restauro in 4K delle immagini a cura di L'Immagine ritrovata/Èclair Classics, con supervisione di Jacques Besse e Boris Eustache, Il dettaglio è valido, il bianco e nero è ottimo con un contrasto ben calibrato, fisiologicamente in qualche scena più ostica affiora qualche sbavatura, ma il risultato finale è sicuramente buono. Saggia la scelta di spezzare il film in due dischi considerata la lunga durata, altrimenti la compressione avrebbe fatto danni. Da sottolineare che per l'audio, anch'esso restaurato a cura di Léon Rousseau - L.E. Diapason,, è presente solamente la traccia originale francese in Dolby Digital 2.0, che è di soddisfacente qualità ed è dotata di sottotitoli italiani sempre puntuali. Comprensibile la mancanza di extra.