Recensione Auto Focus (2002)

Sfolgorante ascesa e repentina discesa del brillante conduttore radiofonico e sorridente attore televisivo Bob Crane.

La fama corruttrice

Sfolgorante ascesa, e repentina discesa del brillante conduttore radiofonico, e sorridente attore televisivo Bob Crane. Il film è l'impietosa cronaca della rovina di un uomo, il cui successo ne contamina ben presto i valori, conducendolo, dopo l'incontro fatale con il torbido Carpy, all'abbandono di ogni ritegno morale. I due amici si dedicano al vizietto dei filmini porno, artigianalmente girati con i primi mezzi di videoregistrazione; ma l'insana amicizia porterà conseguenze estreme.
Tratto dal romanzo The murder of Bob Crane, Auto Focus è l'ultima inquietante fatica del regista e sceneggiatore Paul Schrader, il cui nome è legato a film come American Gigolo, o sceneggiature come Taxi Driver o Toro Scatenato.

Nelle intenzioni del regista c'è il "tentativo di raccontare l'evoluzione dell'identità sessuale del maschio americano negli anni che vanno dal 1965 al 1978, gli anni della pillola, in cui Playboy rappresentava lo 'spirito dei tempi'; ma anche la curiosità nei confronti di una folie à deux maschile: due uomini che si stimolano a fare le cose più turpi, al punto che probabilmente nessuno dei due avrebbe immaginato se fosse stato da solo".
Bob Crane ha il volto pulito e rassicurante di Greg Kinnear che, col passare degli anni, diviene gonfio e tronfio come il Jake La Motta di Toro Scatenato. Il tecnico televisivo John Carpenter, Carpy per gli amici, ha invece le ferine fattezze di Willem Dafoe, portatore di diavolerie tecnico-televisive, e di diabolica corruzione.

La pubblica virtù del sodalizio professionale, cela in realtà i vizi privati dei due amici, consumati all'ombra di obiettivi fotografici. Ogni fugace e vorace incontro sessuale con stelline del firmamento tv, o semplici ammiratrici, viene immortalato dall'occhio eccitato e perverso del'obiettivo. La collezione di foto e filmetti che ben presto si accumula tra gli scaffali, è inizialmente occultata alla vista della moglie, nel tentativo di mantenere ancora una parvenza di moralità; ma, la rapida discesa nei meandri del desiderio sessuale, cancella ogni pudore, tanto che Bob non si preoccupa più di nascondere le foto, tenute ora nell'auto, ed esibite quasi come un vanto. Il volto amato del telefilm Hogan's Heroes, scelto addirittura per due film della Disney, occulta il vero volto dell'erotomane, che riassume la sua filosofia di vita nelle parole:un giorno senza sesso, è un giorno sprecato. E Bob sembra non buttar via niente, aiutato e incoraggiato dal viscido Carpy. Ma proprio la continua autofocalizzazione ed esibizione del corpo, lo porterà alla consapevolezza della propria perdizione. Il suo corpo mostrato, diviene testimonianza di corpo svuotato. Ciò che prima eccitava, ora disgusta, perchè rivela le miserie di un uomo, messo a nudo nella sua dignità. Le buone intenzioni, non bastano però a chiudere con l'ossessiva onnipresenza dell'amico, e il legame assume sempre più i connotati di un patto col diavolo. Se un giorno senza perversioni è sprecato, un giorno senza la sua fonte non può neanche esser affrontato.