Joker: Folie à Deux, il nostro commento al trailer: se Sucker Punch incontra La La Land

Joaquin Phoenix e Lady Gaga vestono i panni di Joker e Harley Quinn nel sequel scritto e diretto da Todd Phillips. E Joker: Folie à Deux sembra dal trailer un capitolo votato al musical e al romanticismo, ispirato e affascinante e pronto ad affrontare molti rischi.

Joker: Folie à Deux, il nostro commento al trailer: se Sucker Punch incontra La La Land

A cinque anni dall'incredibile successo di pubblico e critica del Joker di Todd Phillips (leggi la recensione), valso anche a Joaquin Phoenix il suo primo Oscar come miglior attore protagonista, è finalmente giunto il momento di poter ammirare il primo trailer ufficiale di Joker: Folie à Deux, sequel diretto del film del 2019. Sappiamo che non farà parte della continuity del DC Universe di James Gunn, invece pensato come storia a sé stante nel cosiddetto Elsewords cinematografico insieme al The Batman di Matt Reeves, pure se l'egida è sempre quella DC.

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Joker: Folie à Deux - una scena del film

Nel corso degli anni si è parlato molto di questo secondo capitolo dedicato alla vita e alla trasformazione di Arthur Fleck, e le informazioni di natura concettuale non sono mai mancate, così come il materiale fotografico gentilmente offerto dai profili social del regista. A latitare ed essere atteso era di fatto un primo assaggio della resa estetica del prodotto in movimento, soprattutto guardando al nuovo e preponderante elemento musicale pensato per essere colonna portante della narrazione. E come preventivabile, il trailer sa acuire e amplificare la curiosità di tutti, proponendo un montaggio vivace e studiato che dà un'idea quasi perfetta del film che andremo a vedere a ottobre nelle sale: un musical romantico su due pazzi innamorati.

Tutto un altro genere

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Joker: Folie à Deux - una scena del film

Prima ancora dell'uscita del footage ufficiale di Joker: Folie à Deux, i fan e gli appassionati avevano cominciato a rinominare ironicamente il film come Ha Ha Land, giocando ovviamente con il La La Land di Damien Chazelle. Una relazione complicata, sogni di fuga e realizzazione, questioni identitarie, la musica, l'eleganza: tutto portava a pensare a un accostamento piuttosto incisivo, e in effetti il trailer ha confermato questa grande ispirazione principale. Va detto e sottolineato che già La La Land, dal canto suo, guardava indietro a grandi prodotti di genere come Cantando sotto la pioggia con Gene Kelley o a Josephine di Joaques Demy, il che rende questo dichiarato "furto" visivo e concettuale un cane che si morde la coda. Data per scontata la ciclicità ispirazionale, va da sé che l'idea di Phillips è quella di omaggiare il musical attraverso un titolo che sappia manipolare la base cinecomic con carattere e personalità, esattamente come fatto con il primo Joker per quanto riguarda in contesto il cinema di Scorsese, quello di Forman e quello espressionista tedesco degli anni '20 (specie per L'uomo che ride di Paul Leni).

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Joker: Folie à Deux - una scena del film

Dal filmato emergono scenografie dal gusto teatrale, costruito, il che rimanda di base al palco e all'esibizione, alla fisicità e alla concretezza del musical dal vivo, ibridando però il tutto con la solita, caotica, sporca e viscerale Gotham e con la nuova casa di Arthur, l'Arkham Asylum. È dentro il famoso ospedale psichiatrico giudiziario che Joker incontra l'Harley Quinn interpretata da Lady Gaga, che a quanto pare avrà delle origini differenti dal fumetto. Non un psichiatra schizofrenica plagiata dal Clown Criminale ma un'ospite di Akrham appassionata delle azioni di Arthur, con cui finisce per tessere una pericolosa relazione che porta a un disturbo psicotico condiviso, la Folie à Deux che dà il titolo al sequel. Ma è proprio da questa unione che Todd Phillips fa scattare la magia e l'invenzione cinematografica.

Il mondo ha bisogno d'amore

Usiamo la musica per completarci. Per ricomporre le fratture dentro di noi.

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Joker: Folie à Deux - una scena del film

Lo stesso regista ha recentemente rivelato che Joker: Folie à Deux è un titolo "dove la musica è un elemento essenziale", ma anche che "la musica è sempre stata dentro Arthur". La scena della danza nel bagno del primo capitolo o quella sulla scalinata sono un candido esempio di questa verità. Non solo la musica, in realtà: anche il ballo. Per Arthur si tratta di elementi trasformativi e liberatori, di grande espressione di sé, andandosi a legare in modo indissolubile a un questione identitaria. Semplicemente, il sequel desidera portare avanti questo discorso affrontandolo più nel profondo attraverso il genere, ma l'embrione di questa deriva era già nel film precedente, di cui infatti sembra essere rispettata la natura e l'estetica. Il ruolo della musica nella vita Arthur sembra essere amplificato dalla prigionia, e in questo senso quando Harley gli suggerisce di "andarsene via" da Arkham, la cosa sembra convincerlo. La questione è si tratti di una fuga reale o immaginaria, sfruttando il potere liberatorio e lenitivo della musica in modo poi non così dissimile da quanto ideato da Zack Snyder nel suo Sucker Punch. Le scene eleganti vestiti da musicisti jazz, i balli in smoking sul tetto dell'Arkham Hotel o l'esibizione da solista sul palco: sembra tutta un'evasione mentale nel mentre di un'evasione concreta, tutt'al più considerando la presenza di un processo ai danni di Arthur, che nel trailer dice "di non essere più solo", come ad ammettere di sentirsi meglio, guarito, ricordando dunque l'importanza della tematica del primo capitolo.

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Joker: Folie à Deux - una scena del film

Assieme al musical e alle tante canzoni che verranno utilizzate e adattate (una è la bellissima What the world needs now is love di Sam Jones), a stuzzicare il nostro interesse è anche l'eventuale ribaltamento dei ruoli adoperato da Phillips, dove la manipolazione sembra procedere da Harley ad Arthur e non viceversa, con la donna che spinge per far emerge quello che considera "il vero Io" del protagonista, il Joker. Le scene di una Gotham a ferro e fuoco e l'insurrezione dei cittadini a favore delle azioni rivoluzionarie di Arthur sembra inoltre giocare una parte significativa nell'evoluzione della love story dei due pazienti, andando magari a rappresentare la fase distruttiva del "tradimento" (vediamo Harley puntare una pistola alla testa di Joker) contrapposta a quella sognante e immaginifica dell'innamoramento. Fosse così, Folie a Deux avrebbe una marcia concettuale ancora più incisiva del previsto.