Il sole è anche una stella, la recensione: Prima dell’alba, oggi, nell’America di Trump

La recensione de Il sole è anche una stella: due ragazzi si incontrano a New York in uno young adult con riflessioni sul destino e sulle migrazioni.

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Il sole è anche una stella: una scena con Yara Shahidi, Charles Melton

"Se la paragoniamo al ciclo vivente dell'universo, la nostra vita inizia e finisce in un solo giorno". Ed è un solo giorno quello che passano insieme Daniel e Natasha, e che vi raccontiamo in questa recensione de Il sole è anche una stella, il nuovo film di Ry Russo-Young tratto dal best seller Everything, Everything di Nicola Yoon.

Il sole è anche una stella esce in Italia il 29 agosto, e lo fa in una maniera piuttosto insolita, andando incontro a quelle che probabilmente sono le modalità di fruizione del target a cui è destinato, quello dei più giovani: non lo vedremo in sala, ma in esclusiva digitale per l'acquisto e il noleggio sulle piattaforme Itunes, Google Play, Youtube, Infinity, Sky Primafila, Chili, TIMVISION, Playstation Store, Microsoft Film&TV e Rakuten TV. Se la logica distributiva è nuova, in un certo senso lo è anche il film: è un racconto Young Adult, e segue le regole del genere, ma è anche qualcosa di nuovo, un prodotto più profondo, maturo e stratificato di quelli che siamo abituati a vedere di solito.

La trama: un giorno per caso, a New York

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Il sole è anche una stella: Yara Shahidi, Charles Melton in una scena del film

"Se sei qui ora, c'è un motivo che non conosci. Non dimenticare mai di aprire il cuore al destino". Si parla di destino, qualcosa che può affascinare due ragazzi di diciotto anni, ma che può far riflettere le persone di ogni età. Al centro della storia de Il sole è anche una stella, però, ci sono loro: Natasha Kingsley (Yara Shahidi) è bella, sensuale, fiera, eppure è una ragazza normale. È una studentessa come tante, se non fosse che le sta per scadere il permesso di soggiorno. Tutti le dicono: "starai bene, vedrai, vai in Giamaica". Ma se vivi a New York da nove anni, quella è casa tua, e vuoi fare di tutto per non andartene. Daniel Bae (Charles Melton) è americano di origini coreane, ama Emily Dickinson e Tupac, è destinato all'università e a fare il medico, ma lui vuole scrivere. Il giorno in cui si incontrano è quello in cui Natasha cerca di evitare il rimpatrio, e lui ha un colloquio importante per una lettera di presentazione. Alla Grand Central Station di New York lui la nota perché lei fa qualcosa che non fa nessuno: alzare lo sguardo. E perché, sul giubbetto, ha questa scritta: Deus ex machina. In pratica, il destino.

Gli opposti si attraggono

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Il sole è anche una stella: una scena del film con Yara Shahidi, Charles Melton

Natasha e Daniel sono due protagonisti che non ti aspetti. A sorpresa è lui ad essere romantico, poetico. Lei no. Lei è pragmatica, scientifica. "Senza i soldi non si inseguono i sogni", pensa, e il suo modo di essere è naturale, visto che la sua situazione è meno facile di quella del ragazzo. Il loro incontro dura poco più di 24 ore, in una New York insolita, quotidiana, affollata e affannata e quasi mai da cartolina, fotografata da Autumn Durald che, forse non a caso, è anche il direttore della fotografia di un altro film Young Adult che esce al cinema in contemporanea con questo: Teen Spirit - A un passo dal sogno. È un film dove le immagini contano, ma contano ancor di più le parole: mai banali, ma forse a volte poco credibili per venire dalla bocca di due teenager, e questo fa de Il sole è anche una stella un film piuttosto verboso. Ma è un difetto di poco conto in un film davvero insolito per i nostri tempi.

Young Adult, ma profondo

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Il sole è anche una stella: Yara Shahidi con Charles Melton durante una scena

Il sole è anche una stella infatti è un mix molto particolare, un prodotto chiaramente Young Adult, ma lontanissimo da certi film edulcorati, sdolcinati e patinati. Siamo lontanissimi non solo da certe opere come la saga Twilight, che traslava una storia sentimentale nel fantasy e nell'horror, ma anche da storie d'amore arrivate da poco sui nostri schermi come After. Il sole è anche una stella è un film sognante, candido, a volte ingenuo, eppure incredibilmente maturo, stratificato e mai troppo schematico o semplificato, come altri prodotti del genere, realizzati pensando che quello dei teenager non sia un target abbastanza maturo.

Il sogno e l'America di Trump

Il sole è anche una stella è un sogno, è una favola, ma dentro c'è l'America di oggi, quella di Trump, dei permessi di soggiorno, delle migrazioni, dell'integrazione, dei popoli che sono fatti da un mosaico di altri popoli, e delle leggi che continuano a negare questa cosa. Il sole è anche una stella, questa storia d'amore in un giorno guidata dal destino, è un Serendipity - Quando l'amore è magia in chiave Young Adult, un Prima dell'alba degli anni Dieci in una New York multietnica nell'era Trump. È l'America di oggi. Ma potremmo dire che è il mondo di oggi, quello in cui la commistione e la diversità sono una forza. Vi piaccia o no, non potete fermarlo.

Conclusioni

Nella recensione de Il sole è anche una stella vi parliamo di un prodotto chiaramente Young Adult, ma lontanissimo da certi film edulcorati e patinati dello stesso genere. È un film sognante, candido, a volte ingenuo, eppure incredibilmente maturo, stratificato e mai troppo semplificato.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
2.9/5

Perché ci piace

  • È una storia d’amore originale, con due personaggi scritti e recitati molto bene.
  • È un film molto maturo è stratificato per essere un prodotto Young Adult. È una riflessione sul caso e il destino.
  • Dentro c’è anche il mondo di oggi, le migrazioni, l’integrazione e i permessi di soggiorno, i popoli che sono un mosaico di altri popoli.

Cosa non va

  • Le parole dei dialoghi forse a volte sono poco credibili per venire dalla bocca di due teenager.
  • Per alcuni potrebbe risultare un film piuttosto verboso.