I guerrieri della notte, 10 cose da sapere: dall'origine fumettistica alla violenza fuori e dentro il set

Arriva al cinema dal 6 all'8 marzo I guerrieri della notte: dieci cose da sapere sul cult movie metropolitano di Walter Hill.

I guerrieri della notte, 10 cose da sapere: dall'origine fumettistica alla violenza fuori e dentro il set

I veri classici non tramontano mai. E così, 44 anni dopo essere stato realizzato con un budget di soli quattro milioni di dollari ("per quattro soldi", citando lo stesso Walter Hill), I guerrieri della notte ritrova la via del grande schermo in forma di uscita evento, dal 6 all'8 marzo, grazie al progetto di distribuzione della Cineteca di Bologna, Il Cinema Ritrovato. E il western metropolitano di Walter Hill merita davvero di essere riscoperto dalle nuove generazioni.

Edward Sewer in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
Edward Sewer in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

Una storia semplice, uno stile visivo graffiante e innovativo. Il faticoso viaggio di ritorno dal Bronx a Coney Island degli Warriors, ingiustamente accusati di aver ucciso Cyrus, il leader della banda più potente della Grande Mela, i Gramercy Riffs, si rivela un viaggio attraverso gli inferi denso di simbolismi. Non per nulla la storia originale affonda le sue radici nei miti greci che riaffiorano qua e là, dal canto delle sirene ingannatrici all'Anabasi di Senofonte, che poi è alla base del materiale a cui Walter Hill attinge. Il tutto immerso negli stilemi del genere western e e giocato sui lunghi primi piani in cui i nostri antieroi si lanciano sguardi di sfida prima di scatenare i rispettivi eserciti.

Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 1
Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 1

Immerso in un mondo dominato dalle regole della violenza, prima e unica forma di comunicazione, I guerrieri della notte si fa ricordare per lo stile visivo grintoso e per i costumi sgargianti delle gang nonostante l'accoglienza al momento dell'uscita non sia stata delle migliori: il box office segnò 3,5 milioni nel primo weekend e poco più di 22 milioni totali. Ci sono voluti decenni e un appassionato passaparola a trasformare la pellicola di Walter Hill in un'opera di culto, lasciando alle spalle le polemiche legate alla violenza esplosa al momento dell'uscita nelle sale. Ecco dieci cose da sapere su questo cult che si è fatto largo nella storia del cinema a colpi di pugni, coltelli, chiome cotonate e gilet di pelle e strass indossati rigorosamente su petti nudi.

1. La storia è tratta da una graphic novel (e da un mito greco)

I Guerrieri Della Notte
I guerrieri della notte: un bozzetto dei costumi di Bobbie Mannix

All'origine de I guerrieri della notte c'è l'omonima graphic novel del 1965 di Sol Yuric, che a sua volta affonda le radici nell'Anabasi di Senofonte, dove in sette libri si racconta l'impresa di un'armata di mercenari greci assoldata da Ciro il Giovane per usurpare il trono di Persia al fratello Artaserse II. Walter Hill era dubbioso sul progetto, che in un primo tempo doveva essere un western, ma il budget non era sufficiente. Come ricorra lui stesso: "Dissi al produttore 'Mi piacerebbe molto, ma non credo che nessuno ce lo farà fare. Sarebbe troppo estremo e troppo strano'". La prima versione della sceneggiatura era uno sguardo realistico sulle street gang, ma Hill, da grande fan dei fumetti, voleva dividere il film in capitoli in modo che ognuno di essi prendesse vita da uno splash panel (pagina a pannello unico, ndr). E per integrare l'animazione nella fotografia live-action, il regista usa un arguto trucco visivo: interrompere le sezioni del film con immagini disegnate che poi passano senza soluzione di continuità alle inquadrature degli attori umani.

2. Tutto in una notte

Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 18
Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 18

Come nel caso di Fuori orario, Dal tramonto all'alba o American Graffiti, I guerrieri della notte è ambientato nel corso di una nottata. Il film è girato quasi interamente in esterni tra Manhattan, Brooklyn e Queens, con qualche breve puntata agli Astoria Studios per gli interni (come la celebre scena dello scontro tra Warriors e Punks nei bagni della metro). Walter Hill girava dal tramonto all'alba e visto che era estate, le notti erano piuttosto corte, il che ha fatto lievitare il budget. Ma il cast e la troupe hanno avuto un grande margine di manovra per muoversi nella città, che stava affrontando una crisi fiscale. The Warriors mette in mostra una metropoli realmente sull'orlo del caos a causa della crisi economica.

3. Walter Hill ha voluto veri membri delle street gang come comparse

Dorsey Wright in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
Dorsey Wright in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

Per il grande incontro tra bande che inaugura I guerrieri della notte, Walter Hill ha voluto che i veri membri delle gang fossero presenti in scena. Tra la folla di comparse si aggirano anche agenti di polizia fuori servizio, in modo da controllare che non ci fossero problemi. Il meeting voluto da Cyrus è ambientato a Van Cortland Park, nel Bronx, anche se in realtà la scena è stata girata a Riverside Park, Manhattan. Cyrus, il capo della banda più potente della città, invita tutti al parco nel tentativo di stringere un'alleanza comune e aumentare l'influenza delle bande sulla polizia, prima di essere improvvisamente colpito e ucciso. Hill si riferisce a questa scena definendola "il nostro grande numero di produzione". Come ribadiscono gli Warriors a inizio film, la regola è "niente armi". Regola che, evidentemente, qualcuno infrangerà.

4. I costumi delle street gang: bizzarri, esotici e memorabili

Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 3
Una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE - 3

Fin dalle prime sequenze a colpire è l'incredibile look delle street gang che si dirigono verso la metro per convergere nel luogo del meeting notturno stabilito da Cyrus. Da mimi col volto dipinto di bianco a giocatori di baseball, da indiani metropolitani a soldati in mimetica passando per asiatici, pattinatori in salopette fino ad arrivare alle sensuali Lizzies, l'unica street gang composta da donne, il fantasioso costume designer Bobbie Mannix ha scatenato la propria fantasia creando questi look variopinti senza temere di rendere meno mascolini i personaggi del film. "Continuavo a trovare questi favolosi pezzi di applique in raso trapuntato" ricorda. "Erano tutte cose femminili, ma le ho messe addosso ai Riffs e sembrava fantastico. A quei tempi non era gay o etero o qualcosa del genere, non riguardava il genere. Erano solo persone". Il costumista nega alcun riferimento ad Arancia meccanica per i Furies, che se ne vanno in giro con la faccia dipinta di bianco e nero facendo roteare mazze da baseball, per poi precisare: "All'epoca i membri delle gang non potevano permettersi quei vestiti. Mi sono accorto che alcune comparse arrivavano sul set con indosso abiti vecchi e se ne andavano con indosso gli abiti di scena. Ce li rubavano e ci lasciavano i vestiti da buttare!".

5. La voce onnisciente della radio

I Guerrieri Della Notte Deejay
I guerrieri della notte: la misteriosa deejay del film

I vari capitoli de I guerrieri della notte sono intervallati dagli interventi di una misteriosa deejay afroamericana, interpretata da Lynne Thigpen e doppiata dalla voce suadente di Pat Floyd, che sembra sapere tutto. Non vediamo mai il suo viso per intero, ma solo la parte inferiore di esso, labbra e mento. La deejay riferisce ciò che accade, come se fosse informata passo passo (dai Gramercy Riffs?), e sembra rivolgersi direttamente alle gang inviando messaggi o istruzioni tra una canzone e l'altra. La sua vicinanza ai membri dei gruppi criminali sembra palese visto che si rivolge a loro appellandoli affettuosamente con l'epiteto "babies".

I guerrieri della notte ricreano la loro ultima corsa in metro

6. Walter Hill ha "ucciso" uno dei suoi protagonisti per sbarazzarsi di un attore scomodo

Thomas G. Waites e Michael Beck in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
Thomas G. Waites e Michael Beck in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

Mentre i protagonisti del libro di Sol Yuric sono tutti ispanici o afro-americani, Walter Hill è stato costretto a inserire personaggi bianchi di primo piano per compiacere la Paramount. Tra le scommesse del regista c'era Thomas G. Waites, che lui vedeva come un sorta di novello James Dean tanto da consigliargli la visione di classici come Gioventù bruciata e La valle dell'Eden in preparazione alle riprese. Fox aveva un ruolo di primo piano negli Warriors e sarebbe dovuto perfino finire insieme alla protagonista femminile, Mercy, ma tra Waites e Walter Hill scoppiò una faida feroce per via della loro incompatibilità caratteriale. Gli scontri erano all'ordine del giorno tanto che dopo otto settimane di riprese, esasperato, il regista chiese a uno stuntman di improvvisare la morte di Fox, che viene spinto sui binari da un poliziotto e finisce schiacciato dal treno. "Era come se qualcuno mi avesse strappato l'anima e lasciato un guscio", ricorda Waites, il quale a quel punto pretese che il suo nome fosse eliminato dai credits. Scelta che permane anche oggi nonostante attore e regista abbiano fatto pace.

7. Una protagonista femminile sensuale e... infortunata

Deborah Van Valkenburgh in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
Deborah Van Valkenburgh in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

Per interpretare Mercy, la donna del leader degli Orphans che segue gli Warriors finendo per innamorarsi di Swan, Walter Hill voleva un'attrice portoricana. L'agente di Deborah Van Valkenburgh convinse il casting director a vederla e alla fine venne scelta come protagonista femminile. A inizio film la vediamo, fiera e sensuale, con indosso un aderentissimo body rosa, una gonna a fiori e scarpe coi tacchi (su cui correrà su e giù per le strade di New York insieme agli Warriors, beata lei che ci riesce!). Poco dopo la ritroviamo con indosso un giaccone blu a maniche lunghe, della cui provenienza gli stessi Warriors si informano. "L'ho rubato" risponde lei. In realtà, come ha spiegato Walter Hill, Deborah Van Valkenburgh si ruppe il polso durante le riprese e il suo infortunio costrinse il reparto costumi a inventarsi una soluzione creativa per non rallentare la lavorazione.

8. Alla scoperta del villain

David Patrick Kelly in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
David Patrick Kelly in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

Nella graphic novel originale, Cyrus non viene ucciso da una sola persona, ma da un gruppo di membri di una gang convinti che abbia informato la polizia sull'incontro al parco. Walter Hill sceglie di semplificare la faccenda affidando il ruolo di villain a David Patrick Kelly. Il suo Luther, leader dei Rogues, è uno psicopatico che uccide Cyrus senza alcun reale motivo, e lo ammette pure quando gli viene chiesto. Dobbiamo ammettere che fa una certa impressione vederlo mentre, con indosso gilet e bandana d'ordinanza, fa tintinnare tre bottiglie di Coca Cola vuote tra le dita mentre prova ad attirare la gang rivale ripetendo la nenia: "Warriors, venite fuori a giocaaaaare".

9. Un film che istiga alla violenza?

Jerry Hewitt in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE
Jerry Hewitt in una scena de I GUERRIERI DELLA NOTTE

L'uscita de I guerrieri della notte nelle sale americane è stata accolta con sporadici attacchi di violenza e vandalismi. Nel Sud della California due giovani vennero uccisi in risse scoppiate in due sale che proiettavano il film, mentre a Boston un adolescente venne accoltellato a morte da un conoscente che aveva appena visto la pellicola, così Paramount decise di sospendere la promozione rimuovendo gli spot da radio e televisione ed evitando di costringere le sale a proiettare la pellicola nonostante gli accordi commerciali stipulati. Dal canto loro, circa 200 sale assunsero personale per garantire la sicurezza e Paramount si offrì di pagare i costi extra per la sicurezza e i danni da vandalismi. Walter Hill spiegò: "Credo che il motivo per cui ci siano stati alcuni incidenti violenti sia davvero molto semplice: il film era molto popolare tra le bande di strada, in particolare i giovani, molti dei quali nutrivano sentimenti molto forti l'uno per l'altro. E all'improvviso si sono ritrovati tutti insieme al cinema. Hanno guardato dall'altra parte del corridoio e c'erano i tizi che non gli piacevano, quindi ci sono stati molti incidenti. Inoltre, il film stesso è turbolento, non posso negarlo".

10. Dallo schermo al videogame

The Warriors Il Videogame
I guerrieri della notte: un'immagine del videogame

Nel 2005 Rockstar Games fece uscire un videogioco di combattimento ispirato a I guerrieri della notte. Il gioco espande la storia del film presentando tredici livelli che si svolgono prima degli eventi narrati da Walter Hill e descrivono l'ascesa al potere degli Warriors. Gli ultimi cinque livelli adattano direttamente gli eventi del film e vedono il ritorno di molte delle star originali come doppiatori. Ma non Roger Hill, che nel film interpretava Cyrus. L'attore, sostituito da nel cast vocale da Michael Potts, citò in giudizio Rockstar Games e Take-Two Interactive per i diritti d'autore, sostenendo che il videogioco aveva usato la sua voce e la rappresentazione della sua somiglianza senza il suo consenso e senza pagargli i diritti d'autore. Al momento della sua morte, nel 2014, la causa legale non si era ancora conclusa.