Home Team, la recensione: la nuova commedia sportiva Netflix con Kevin James e Taylor Lautner

La recensione di Home Team: un coach di football professionista destituito dal suo incarico inizia ad allenare la disastrosa squadra giovanile nella quale gioca il figlio.

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Home Team: una scena del film

Decima collaborazione del colosso dello streaming con Happy Madison Production, casa di produzione statunitense fondata dall'attore Adam Sandler (che, questa volta, non appare nel film), Home Team è la nuova commedia sportiva targata Netflix che porta sullo schermo una storia ispirata ad eventi reali: la pellicola diretta da Charles e Daniel Kinnane, infatti, segue le vicissitudini del coach dei New Orleans Saints Sean Payton che, a seguito della sua sospensione dalla lega professionistica NFL, si ritrova ad allenare la squadra di football del figlio dodicenne. A vestire i panni del coach troviamo l'attore Kevin James (Un weekend da bamboccioni, Hitch - Lui sì che capisce le donne) mentre, i fan della saga di Twilight, saranno entusiasti di vedere Taylor Lautner nel ruolo di allenatore di una squadra giovanile locale. Nel cast, spiccano anche il comico Rob Schneider e Jackie Sandler, moglie di Adam Sandler e presenza immancabile nei film prodotti dal marito. Come vedremo nella nostra recensione di Home Team, non ci troviamo di fronte al divertimento spassoso (e a volte demenziale) al quale le produzioni di Adam Sandler ci hanno abituato: questo film parla più di riscatto, di crescita e di rapporto padre-figlio, seppure non mancano divertenti gag sparse qua e là.

Dalle stelle alle stalle

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Home Team: una foto del film

7 febbraio 2010. I campioni della National Football League New Orleans Saints, alla loro prima apparizione nella finale di campionato, vincono il Super Bowl contro i favoriti dell'Indianapolis Colts. Due anni dopo, la NFC viene travolta da uno scandalo di dimensioni gigantesche, conosciuto come il Bountygate: pare, infatti, che i New Orleans Saints pagassero i giocatori per infortunare gli avversari, in una sorta di sistema di taglie. In qualità di head coach, Sean Payton (Kevin James), che aveva portato la squadra alla vittoria del Super Bowl, viene ritenuto responsabile e sospeso dall'attività di coaching per un anno intero. Payton decide, così, di far ritorno ad Argyle, in Texas, dove abitano l'ex moglie Beth (Jackie Sandler), il suo nuovo marito Jamie (Rob Schneider) e il figlio dodicenne Connor. Connor gioca nei Warriors, una squadra di football locale abituata a collezionare una sconfitta dietro l'altra e allenata da un coach un po' troppo accondiscendente, Troy (Taylor Lautner). Abituato alla vittoria, Payton decide di mettersi a disposizione dei Warriors come coordinatore offensivo della squadra, mentre cerca di recuperare con Connor un rapporto padre-figlio, deteriorato dalla sua lunga assenza da casa.

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Una storia di riscatto

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Home Team: una sequenza del film

Home Team è un film che parla principalmente di riscatto. Un coach professionista destituito dal proprio incarico, si ritrova ad allenare, un po' come ripiego, la disastrosa squadra giovanile nella quale gioca il figlio. E invece di un passatempo temporaneo per non pensare ai propri guai, questa diventa un'occasione per riscoprire il vero valore dello sport, che non è fatto solo di vittorie ma anche, e soprattutto, di rispetto e di collaborazione. Non solo, allenare la squadra del figlio permette a Payton di riscostruire un rapporto con il ragazzo, rapporto deteriorato a causa della lunga assenza da casa del padre. Un tema, quello della complessa relazione padre-figlio, che viene toccato in maniera piuttosto approfondita dal film. Home Team, infatti, porta sullo schermo tutta la delusione di un adolescente che non sa cosa rispondere quando le persone gli chiedono informazioni su suo padre: benché sia un personaggio noto, infatti, lui non lo conosce affatto. Il desiderio di Payton di riconquistare il cuore del figlio Connor lo porterà a comprendere il vero significato dello spirito sportivo: giocare significa, prima di tutto, divertirsi e il risultato di una partita non conta se tutti i giocatori non ricevono la medesima considerazione.

Divertente ma non troppo

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Home Team: un'immagine del film

Il film diretto da Charles e Daniel Kinnane è sicuramente un prodotto atipico rispetto a quelli a cui ci ha abituato Adam Sandler. Se, infatti, siete alla ricerca dello spasso e della comicità, a tratti demenziale, che ritroviamo nei film prodotti dalla Happy Madison Production, allora potreste rimanere delusi dalla visione. Happy Home, come abbiamo già detto, è più impegnato a veicolare un messaggio di redenzione piuttosto che aver come obiettivo quello di far sbellicare il pubblico dalle risate. Certo, non mancano alcuni siparietti divertenti sparsi qua e là, soprattutto grazie a personaggi di contorno come quello dell'assistant coach in sovrappeso o con problemi di alcolismo o del nuovo marito della moglie (interpretato da Rob Schneider), seguace della New Age e ossessionato dalla meditazione e dal cibo vegano. Ma, per la maggior parte del tempo, il film sceglie la linea della sobrietà: Kevin James non ha la sua solita verve comica alla quale ci ha ormai abituato e, anche il coach interpretato dalla star di Twilight Taylor Lautner, appare come un personaggio un po' troppo pacato e accondiscendete, a tratti moscio.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella nostra recensione di Home Team, il film prodotto dalla Happy Madison Production si rivela un prodotto atipico rispetto a quelli a cui la casa di produzione di Adam Sandler ci ha abituati negli anni. Il film, infatti, non punta a far sbellicare il pubblico dalle risate ma, piuttosto, ad approfondire tematiche di rilievo come quelle della crescita, del rapporto padre-figlio e del riscatto. Kevin James, per quanto senza la sua usuale verve comica, è perfetto nel ruolo del coach, mentre ci saremmo aspettati un po' di più dal personaggio interpretato dalla star di Twilight Taylor Lautner.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • Un film che parla di riscatto e del vero valore dello sport.
  • Approfondisce molto bene le dinamiche padre-figlio.

Cosa non va

  • Meno divertente di quello che ci si sarebbe potuti aspettare.