Cosimo Gomez e Sara Serraiocco: “Brutti e cattivi ha nel suo DNA il gene dell’uguaglianza”

Brutti e cattivi è l'esordio alla regia di Cosimo Gomez, che trasforma Claudio Santamaria, Marco D'Amore e Sara Serraiocco in un gruppo di personaggi scorretti e non convenzionali, disabili che decidono di fare una rapina ma si ritrovano presto a guardarsi le spalle l'uno dall'altro. Al cinema dal 19 ottobre.

Brutti e cattivi: Sara Serraiocco in una scena del film
Brutti e cattivi: Sara Serraiocco in una scena del film

Presentato nella sezione Orizzonti della 74esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Brutti e cattivi segna l'esordio alla regia di Cosimo Gomez, autore anche della sceneggiatura, film in cui un gruppo di amici, ognuno con una disabilità, decide, per cambiare vita, di mettere in atto una rapina ai danni di un boss.
Il Papero, Il Merda, Ballerina e Plissé, interpretati rispettivamente da Claudio Santamaria, Marco D'Amore, Sara Serraiocco e Simoncino Martucci, non hanno però fatto i conti non solo con la mafia cinese, ma anche con i loro singoli interessi: ci vuole poco infatti perché si mettano l'uno contro l'altro.

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Abbiamo incontrato Gomez e Serraiocco, che per il film ha imparato a fare tutto con i piedi, visto che il suo personaggio non ha le braccia, al Lido, dove ci hanno confessato che il loro scopo principale è portare avanti il valore dell'uguaglianza: "I nostri personaggi sono tutti avidi e alla ricerca della loro personale felicità, che pensano di raggiungere con i soldi di questa rapina" ha detto Gomez, continuando: "Non abbiamo fatto altro che rappresentare quello che succede normalmente: tutti siamo un po' cattivi e cinici. Quello che volevamo fare, anche rappresentato la vita erotica di due personaggi uno senza gambe e l'altra senza braccia, quindi disabili, era far vedere che in realtà sono molto armonici e con un'ottima intesa, anche sessuale. Quello di cui parla il film è l'uguaglianza: noi spesso, anche eticamente, separiamo troppo tra disabili e persone normali. Spero che la pellicola contenga la molecola dell'uguaglianza. I nostri protagonisti sono una banda di cattivi con cui il pubblico può empatizzare: dopo i primi venti minuti spero che ci si scordi della disabilità".

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La nostra intervista a Cosimo Gomez e Sara Serraiocco