Prima Crozza, poi Fazio, ora Amadeus. Come Nove è diventato il top club della tv italiana

Con l'ufficioso (e clamoroso) arrivo di Amadeus sul Nove, Warner Bros. Discovery ha messo a segno un altro colpo di mercato, sfidando apertamente il duopolio Rai e Mediaset.

Prima Crozza, poi Fazio, ora Amadeus. Come Nove è diventato il top club della tv italiana

Dopo otto anni di vita, lo sgabuzzino della tv generalista potrebbe presto diventare il Terzo Polo televisivo nazionale. Nove, canale edito da Discovery Italia, divisione del gruppo Warner Bros. Discovery, è ormai sulla bocca di tutti.

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Amadeus e Russell Crowe durante Sanremo 2024

Il clamoroso e (in)atteso addio alla Rai di Amadeus, reuccio della tv pubblica che da anni sbanca l'Auditel e fa felici le casse di Rai Pubblicità, ha sparigliato le carte della primavera televisiva. In 12 mesi Aldo Romersa, super direttore del Canale, ha ammaliato e portato via da Rai1 e Rai3 due pilastri come Fabio Fazio e Amadeus, ma è nel 2017 che è iniziata la lunga rincorsa di Nove con "l'acquisto" di un fuoriclasse come Maurizio Crozza.

In principio fu Crozza

All'epoca in uscita da La7 e in odore di sbarco in Rai, il comico genovese accettò la sfida chiamata Nove, che un tempo si pensava suicida, una sorta di pre-pensionamento televisivo. Fratelli di Crozza, che segue Crozza Italia (2006-2009), Italialand (2009-2011) e Crozza nel Paese delle Meraviglie (2012-2016), tutti andati in onda su LA7, prende vita il 3 marzo 2017, accendendo di fatto il Canale, fino a quel momento sconosciuto ai più, fermo all'1% di share medio. Quando va in onda Crozza gli ascolti decollano.

Nel frattempo arrivano anche Peter Gomez con La Confessione, Gabriele Corsi con i game show Don't Forget the Lyrics! e Deal With It - Stai al gioco, Paolo Conticini con Cash or Trash, i comici di Only Fun, reality come Cambio Moglie, Wild Teens e Il Contadino Cerca Moglie, ma è nel 2023 che tutto cambia: arriva Fabio Fazio.

Affari Tuoi: così Amadeus ha resuscitato i pacchi nel programma più visto della tv

Il boom di Che tempo che Fa

Che Tempo Che Fa Anthony Hopkins 2
Che tempo che fa: Anthony Hopkins è ospite del programma TV

Il polemico addio del conduttore alla Rai riempie le pagine di giornale per mesi, con il debutto di Che tempo che Fa su Nove mai tanto atteso, tra chi si augura un flop e chi un clamoroso successo a scapito di Rai3. Ed è questo quello che esattamente si verifica. Perché la domenica sera vede Fabio Fazio sbancare puntualmente l'Auditel, con medie del 10% di share. Chi lo vedeva su Rai3, semplicemente si è spostato su Nove. La fantomatica fidelizzazione del canale smontata rapidamente al cospetto di un uomo che ha impresso un marchio, una cifra stilistica precisa, con tutte le conseguenze del caso. Straordinarie per Nove, che ha acquisito dall'oggi al domani popolarità mediatica e pubblicitaria, e disastrose per Rai3, precipitata negli ascolti e bersagliata da critiche per come ha fatto fuggire il suo uomo di punta regalandolo alla concorrenza diretta, con la povera Nunzia De Girolamo, sua 'sostituta' con Avanti Popolo, costretta alla chiusura per ascolti flop. Grazie a Fazio Nove è improvvisamente diventato "concorrenza", oscurando La7 di Urbano Cairo, quasi 'cancellata' sul piano mediatico dai colpi messi a segno negli ultimi 12 mesi da Warner Bros. Discovery.

Il colpo Amadeus

Amadeus Affari Tuoi Puntata
Affari tuoi: Amadeus e i famosi pacchi

L'acquisto ufficioso di Amadeus, in tal senso, è una sorta di capolavoro. Basti pensare che dal 2014, anno in cui prende le redini di Reazione a catena, il conduttore non sbaglia quasi più un colpo. Sono poi arrivati I Soliti Ignoti, l'indimenticato Ora o Mai Più, le tradizionali notti di Capodanno, Arena Suzuki, lo straordinario rilancio di Affari Tuoi che quasi ogni sera doppia Striscia la Notizia e vola oltre i 5 milioni di telespettatori e soprattutto i 5 Festival di Sanremo dei record, con ascolti monster, raccolte pubblicitarie mai viste prima e classifiche musicali sbancate. Con un contratto in scadenza a fine agosto si dava per scontato un rinnovo, se non fosse che la rottura con la Rai sia stata improvvisa e dolorosa, con l'ad Roberto Sergio intenzionato a trattenerlo e il direttore generale Giampaolo Rossi orientato ad abbandonarlo. C'è chi ha denunciato una mancata autonomia e una libertà perduta dinanzi alla nuova dirigenza sovranista, chi ha parlato di tantissimi soldi in più offerti da Warner, chi di scelte di vita, di stimoli inediti da ritrovare altrove, chi di disguidi con gli attuali dirigenti. Fatto sta che Nove ha ancora una volta fatto centro, diventando così il Paris Saint Germain di 10 anni fa, che collezionava figurine strapagandole, iniziando a vincere scudetti a ripetizione dopo decenni di anonimato internazionale.

Da sgabuzzino a Terzo Polo

"Ciao Fratelli, che fosse bello lavorare sul Nove io l'ho capito sette anni fa... poi è arrivato Fazio... adesso dicono che arriverà anche Amadeus. Fratelli, io per Discovery sono contentissimo: Fazio, Amadeus... siamo partiti che eravamo lo sgabuzzino della tv italiana e adesso il Nove sembra Lampedusa, dove arrivano tutti", ha ironizzato Crozza pochi giorni or sono, facendo centro. Perché la sempre più numerosa fuga dalla Rai è a dir poco clamorosa e rumorosa, con Nove ad approfittarne e l'italiano medio a rimetterci, perché il servizio pubblico è di tutti noi, che paghiamo regolarmente in bolletta il canone. E vedere fuggire un uomo che solo nell'ultimo anno con i suoi programmi ha fatto raccogliere circa 100 milioni di euro in pubblicità lascia particolarmente sgomenti.

E ora cosa farà Ama?

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Fiorello e Amadeus, insieme anche sul Nove?

Per convincere Amadeus Discovery gli avrebbe offerto il ruolo di direttore dell'intrattenimento dell'intero canale. Amedeo Umberto Rita Sebastiani potrà quindi fare quel che vorrà, senza paletti, imposizioni dall'alto, diktat politici, e con un ampio budget a disposizione. Facile immaginare un nuovo quiz preserale (I Soliti Ignoti?) e un nuovo show musicale (X Factor?), con il sogno di un programma in coppia con Fiorello ad oggi difficilmente immaginabile. "A me nessuno ha offerto nulla, nessuno mi ha chiamato. La mia risposta è: divano", ha precisato lo showman nel corso di VivaRai2, ma Rosario firma contratti "a progetto" e non è detto che conclusa la felicissima esperienza del mattino (il 10 maggio dallo Stadio Olimpico, con Jovanotti e proprio Amadeus ospiti) non possa cedere anche lui alla corte di Aldo Romersa. A quel punto come il PSG di Messi, Neymar, Mbappé e Icardi, Nove avrebbe il suo poker di numero uno da PlayStation, per la gioia della Rai che rischierebbe di perdere non solo la faccia, ma anche se non soprattutto il campionato degli ascolti e della raccolta pubblicitaria. Un eventuale triplice autogoal da immediato esonero per l'intera dirigenza.