Tom McGrath presenta Megamind

L'autore di Madagascar ci ha parlato del suo ultimo lavoro, dall'idea di partenza, fino al lavoro 'di squadra' con tecnici e doppiatori.

Tom McGrath, regista e autore statunitense con la passione per il doppiaggio - presta sempre la voce a qualche personaggio dei suoi film e quelli diretti da altri, da Madagascar a Mostri contro Alieni - sembra la scelta migliore per Megamind, il nuovo film d'animazione targato DreamWorks. McGrath ha già diretto i due Madagascar, con i quali ha conquistato i botteghini, e collaborato con il network tematico per bambini Nickelodeon.
Lo abbiamo incontrato a Londra dove ci ha raccontato com'è nato Megamind, dalla scelta del nome per questo adorabile supercriminale, fino alla scelta della colonna sonora e allo sviluppo dei personaggi e il relativo doppiaggio.

Come è nato il progetto di Megamind?
Io amo i film di supereroi e quindi mi piaceva l'idea di vedere tutto con una prospettiva diversa, quella del cattivo. E poi anche il fatto che il cattivo in questo caso la facesse franca. Otto anni fa la storia era stata concepita come un live action che prendeva spunto dalla domanda "Ok, cosa succederebbe se Lex Luthor, la nemesi di Superman, avesse la meglio? Sarebbe stata una produzione immensa con molta CGI e la Red Hour si dimostrò interessata al progetto.
Io avevo appena finito Madagascar, e mi sono dedicato a questo progetto che mi interessava.

Perché questo e non un altro capitolo di Madagascar?
Beh, diciamocelo chiaramente, è terrificante fare sempre le stesse cose, non credete?

Sei sicuro Megamind fosse il nome migliore possibile?

Non avete idea del processo creativo che ha richiesto il nome del protagonista. Prima problemi di copyright, Dio non avete idea di quanti supereroi ci siano, come Nebular, ad esempio. Poi problemi di intelligibilità... Eravamo partiti con Mastermind, perchè non c'erano personaggi con quel nome, ma poi abbiamo scoperto che c'era un gioco che aveva copyright molto estesi. Abbiamo quindi deciso di lasciar perdere. Ubermind è stata la scelta successiva, ma la gente non lo capiva e restava confusa. E alla fine abbiamo scelto Megamind!

Il film non ha la classica struttura da favola, visto che l'eroe buono ci lascia dopo pochi minuti...
Non penso che alla fine sia proprio così anche perché Megamind non è il classico cattivo, se dovessi dirla alla Guerre Stellari... "c'è ancora del buono in lui". Io la vedo così ma è ovvio che ogni cineasta ha la sua visione, se magari il film l'avesse fatto un altro, sarebbe stato diverso.

Quali sono stati i tuoi riferimenti?
Io sono cresciuto con Superman, quello originale, ma anche con Bugs Bunny, quindi unisco le due passioni. Fin da quando avevo dodici anni sognavo di fare film e infatti il primo l'ho realizzato con mio fratello che per l'appunto vestiva i panni di una sorta di Superman. Si chiamava Stuporman. Costruimmo gli uffici del Daily Planet dentro casa e li tenemmo su per due mesi con le continue minacce dei nostri genitori che volevano li smontassimo al più presto.

Quanto hai contribuito allo script?
Ci ho lavorato, e mi sono reso conto che è molto facile, quasi scontato, cadere nella trappola della citazione - anche a livello inconscio - ed io volevo evitare che Megamind diventasse una sorta di spoof movie. Insomma, chiunque ha colto l'analogia della scena d'apertura con Superman e Marlon Brando che poggia il neonato nel razzo.
Quindi ho dovuto trovare un equilibrio tra un film di genere, un film di citazioni e un film per tutti. Ovvio che Superman resta comunque il riferimento principale.

Nel trailer c'è una sequenza che nel film non compare, si tratta di una cosa realizzata appositamente per la promozione o l'avete esclusa in fase di montaggio?
No, è un taglio. Quella sequenza non era utile ai fini della narrazione e l'ho eliminata. Magari sarà inserita nel DVD...

E Metroman come antagonista?

Lui è un personaggio un po' retrò. Io vedo il film in un ottica un po' rock. I personaggi di Megamind sono come delle superstar, e il film è una sorta di scontro tra Alice Cooper e Elvis Presley. Trattandosi di una commedia ho potuto osare molto, da questo punto di vista.

Inizialmente Robert Downey jr. avrebbe dovuto doppiare Megamind, o sbaglio?
Sì, ma aveva altri progetti in corso e quindi non era disponibile, né noi potevamo slittare di così tanto la produzione del film.

Come pensa che sarebbe stato il suo Megamind...
Non lo so. Questo è stato costruito su Will Ferrell, e credo che quello di Downey sarebbe stato leggermente diverso, perché comunque cerchiamo di adattare il personaggio alla voce del suo doppiatore.

Come è andata con i doppiatori in generale?
Tutti sono stati molto coinvolti nel progetto, anche Brad Pitt. Non pensate a lui come un divo sul suo piedistallo, perchè si è rivelato una persona molto collaborativa e pronta ad ascoltare. Lui è un attore molto "fisico" quindi continuava a gesticolare e camminare durante il doppiaggio. Questo lo aiutava molto.

E con Will?
Lui è un grande attore ed è anche molto propositivo. Ogni riga di dialogo generava almeno tre sue versioni. Credo comunque che gli attori abbiano bisogno di una specie di "roccia" alla quale aggrapparsi, un punto di riferimento per non lasciarsi andare. In questo caso la roccia ero io.

Come avete fatto a integrare le registrazioni effettuate separatamente da ogni attore?
Le abbiamo anche rifatte. Comunque c'è stata l'eccezione di Will e Tina. Trattandosi anche di una storia d'amore, secondo me nel loro caso era necessaria una certa alchimia. Quindi ho voluto che registrassero insieme un po' di scene per rendere meglio quella sensazione. Devo dire che i due hanno funzionato benissimo.

Questa gestione separata dei doppiatori non ti ha dato mai problemi?

Vedi, il bello di girare in digitale, e soprattutto l'animazione, è che puoi rifare tutto con molta semplicità. Cambi quello che ti serve e via. Inoltre, puoi procedere lasciandoti dietro delle cose su cui poi rimetterai mano, tanto non ti serve che l'attore sia presente come in un film dal vero.
Per tentare di mantenerli "dentro" il film ho usato delle foto dei personaggi o dei doppiatori. Non è facile parlare senza un interlocutore.

Avete usato qualche sistema per catturare l'immagine degli attori e poi riutilizzarla?
Questo non è Avatar. Niente di speciale, abbiamo fatto solo delle riprese delle labbra per poter coordinare al meglio il labiale con il parlato.

La musica è pazzesca! Molte delle canzoni devono esser state difficili da reperire, o sbaglio?
Io avevo un solo mantra: AC/DC. Senza di loro per me non si poteva fare e tutti continuavano a dirmi che sarebbe stato maledettamente difficile! Gli AC/DC ci sono!
E poi c'è Elvis Presley, molto più facile da ottenere degli altri.

Che ci dici sul 3D?
Io mi sono interessato più della storia, delle sequenze d'azione e del complesso e ho lasciato il 3D al team che se ne occupa. L'importante è non abusarne: lo utilizzi nelle scene in cui è funzionale, ma devi anche essere disposto a metterlo da parte quando non serve.
In ogni caso ho girato ed editato tutto in 2D e poi abbiamo effettuato la conversione, lo preferisco perché si lavora molto meglio.

Come sai il 3D che è cresciuto molto negli ultimi due anni. Negli anni Cinquanta però, sembrò rappresentare una nuova frontiera e poi è sparito. Succederà la stessa cosa oggi?
Non credo, la tecnologia di oggi è molto più avanti e fa la differenza.
Lo vedo come un nuovo grande strumento che può dare grandi opportunità. Un film come Megamind, di supereroi, con molta azione, ne può guadagnare parecchio.