Salemme-Boldi: reunion per A Natale mi sposo

Presentata a Roma la nuova commedia prenatalizia che riporta sul grande schermo il duo Vincenzo Salemme-Massimo Boldi, questa volta nei panni di due personaggi agli antipodi che provano in tutti i modi a non imparentarsi...

E' ancora presto per respirare l'atmosfera festiva che i centri commerciali e gli addobbi urbani c'impongono a ogni costo anno dopo anno, ma nei multiplex e nelle sale di tutt'Italia non passa inosservata la locandina del primo cinepanettone della stagione. Anche stavolta tocca a Medusa anticipare l'appuntamento abituale con il film di Natale, rubando la formula alla rivale Filmauro e distribuendo in ben 550 copie la commedia A Natale mi sposo. Dopo lo strepitoso successo de La fidanzata di papà, che aveva battuto ai nostri botteghini perfino James Bond, il re dei cinepanettoni Massimo Boldi torna sul grande schermo e prova a riconquistare il pubblico facendosi aiutare da una spalla già testata in Olé, il partenopeo Vincenzo Salemme, e da un cast corale ormai familiare. Al centro di questa commedia, che doveva essere girata due anni fa alle Hawaii, la storia di due famiglie che rischiano d'imparentarsi a Saint Moritz nel bel mezzo dei preparativi per le nozze della giovane Chris, figlia dello pseudointellettuale Tony-Salemme e della cafona arricchita Sara, una Nancy Brilli in ottima forma. La ragazza ha la responsabilità di salvare la famiglia dalla bancarotta sposando uno svizzero bene, ma quando incontra Fabio, suo ex e figlio del cuoco Gustavo-Boldi, capisce che la sua missione è più difficile di quanto pensasse. Tra fornelli pasticciati, neve scivolosa e flirt senza età l'allegra compagnia della coppia Boldi-Salemme, formata da Enzo Salvi, Massimo Ceccherini, Elisabetta Canalis, Teresa Mannino, Loredana De Nardis e un porcellino d'India, mette a punto un film "popolare" in cui non è difficile riconoscere vecchie gag e battute risapute tra uno sketch spiritoso e una trovata bizzarra.
Abbiamo incontrato a Roma Massimo Boldi, che non sembra aver chiuso i conti con l'ex compagno di cinepanettoni Christian De Sica, insieme al cast al completo di A Natale mi sposo, che uscirà nelle sale venerdì 26 novembre, pronto a sbaragliare il connazionale Lucini, la grande Gabourey 'Gabby' Sidibe e un sadico Casey Affleck.

Signor Boldi com'è stato per lei affrontare una nuova avventura prenatalizia?

Massimo Boldi: E' un film prettamente dedicato al Natale, ma soprattutto è un film, che dopo la separazione con Christian e De Laurentiis, segna un momento importante per me perché sono ripartito da zero dopo 25 anni di lavoro. Ho sempre fatto cinema popolare, solo una volta ho partecipato a un film impegnato con Pupi Avati, ma mi piace far divertire il pubblico. Abbiamo fatto un tour per l'Italia per promuoverlo e ho trovato ad accogliermi l'affetto di tre generazioni! Con questo grande cast poi è un orgoglio; nonostante il freddo di Saint Moritz ci abbiamo messo tanta gioia e tanta voglia di far divertire.

Signor Salemme cosa le è piaciuto della sceneggiatura? Ha contribuito in qualche modo alla costruzione del suo personaggio?
Vincenzo Salemme: Mi piaceva la sceneggiatura perché la trovavo fresca. Il mio personaggio mi ricordava Peppino De Filippo per il ruolo di spalla di Massimo e credo di aver contribuito con l'interpretazione, ma era tutto scritto nella sceneggiatura.

Nella coppia Boldi-De Sica c'era un gioco di ruoli con un carnefice e una vittima. In A Natale mi sposo sembra che le cose siano diverse, è così?
Vincenzo Salemme: Qui ci sono varie coppie, ma non una coppia protagonista vera e propria. Non credo si possa paragonare nemmeno alla struttura di Olé.

Tornando a Christian De Sica, come sono in questo momento i vostri rapporti signor Boldi? Un giorno potremmo vedervi di nuovo insieme?
Massimo Boldi: Christian stamattina mi ha telefonato e mi ha fatto gli auguri: noi non abbiamo mai litigato, ci siamo dati delle botte e risposte dopo la nostra separazione, ma sono cose che capitano nella normalità. Ci conosciamo sin da piccoli, da quando io ero il frontman della banda La pattuglia azzurra e lui faceva lo showman. Un film insieme in futuro? Perché no? Può darsi che domani potremmo rimetterci insieme... Però bisognerà avere con noi tutto il cast che ha partecipato a questo film.

Il progetto iniziale annunciato tempo fa, era diverso da quello che vedremo al cinema?

Massimo Boldi: Questo film doveva chiamarsi Natale alle Hawaii e le riprese sarebbero dovute partire nel 2009, ma poi abbiamo dovuto interrompere tutto perché stavamo girando una fiction. Rimandando alla stagione invernale, abbiamo pensato di girare sulla neve. L'abbiamo chiamato così perché è il classico di film di Natale, una festa classica di grande gioia, proprio come il matrimonio. Volevamo fare un film simpatico e destinato alle famiglie e a chi apprezza questo che è un genere ben preciso.

Come avete lavorato alla realizzazione del film?
Massimo Boldi: Abbiamo lavorato insieme sulla sceneggiatura e lo spunto della storia è venuta proprio da me, che l'ho lanciata e gli sceneggiatori e il regista Paolo Costella l'hanno sviluppata. Il soggetto è rimasto lo stesso ed è stata solo spostata la location. Medusa ha creduto in questo film e questo è il quarto anno che lavoro per loro. Siamo come una squadra piccola che piano piano combatte ad armi pari con la voglia di fare buoni film popolari, per il pubblico, per i grandi e i piccini. Non ci sono storie difficili, ma storie comuni.

Cosa ci può dire sul titolo del film, che ricalca quelli dei cinepanettoni targati De Laurentiis?
Massimo Boldi: La formula del film di Natale non appartiene solo alla Filmauro, in fondo ho fatto per un quarto della mia carriera film di questo genere. Mi sembrava lecito e anche giusto inserire la parola "Natale" nel titolo.

Che dose di volgarità crede ci sia in questa commedia?

Massimo Boldi: Io non la trovo volgare a dispetto di quello che succede nella televisione oggi, di quello che succede in politica, di quello che senti dire dalle madri ai figli fuori agli asili, del modo in cui si fa shopping... C'è una volgarità nel film che ha un senso perché è contestualizzata in un ristorante che si chiama "Parolaccia e supplì". Ci sono delle forzature, ma se non ce ne fossero non sarebbe un film di Natale. D'altronde il film usa il linguaggio che usiamo tutti e che anche i bambini conoscono.

Signor Boldi per questo film avete girato davvero tanto. Cosa avete dovuto tagliare e a cosa vi è dispiaciuto rinunciare?
Massimo Boldi: Credo che il metodo per avere un buon ritmo in un film divertente sia quello di avere un film più lungo del normale sia nella sceneggiatura sia nelle riprese e poi tagliare le sequenze e raccordarle in maniera giusta in fase di montaggio. In questo caso abbiamo anche dovuto rigirare delle scene, abbiamo fatto quindi una grande fatica e anche uno sforzo economico, ma siamo contenti del risultato. C'è una scena con Andrea Roncato che, per esempio, è stata tagliata, ma ne vedrete una parte nei titoli di coda.

Com'è stato per il regista dover dirigere un cast così numeroso?
Paolo Costella: E' stato un piacere per me averli insieme e sono molto contento degli attori. Massimo è l'istinto e l'irrazionalità, Vincenzo un talento comico, ma poi tutti fanno ridere. I più giovani (Jacopo Sarno, Lucrezia Piaggio e Simon Grechi, ndr) hanno una storyline sentimentale che mi auguro sia godibile, in fondo è il motore della storia.

Come sono i vostri personaggi e com'è stato avventurarsi in quest'esperienza?
Vincenzo Salemme: Io interpreto Tony e mi è sono divertito in questa parte: a me piacciono i personaggi sempre ambigui, che dimostrano una cattiveria, che sono simpatiche canaglie.
Nancy Brilli: Nel film sono una cafona ripulita che si è sposata con uno che le ha raccontato di essere un intellettuale, ma non lo è affatto.
Loredana De Nardis: A me è toccata la parte della più demente. Il mio personaggio è assolutamente sopra le righe, è l'amante che poi ritrova l'amore...
Jacopo Sarno: Io interpreto Fabio, che è un puro, un sognatore che crede nell'amore eterno e mette in piedi tutto per riconquistare la sua ragazza sapendo che sarà difficile toglierla a uno ricco, bello e svizzero!
Lucrezia Piaggio: Io interpreto Chris, una ragazza giovanissima che per amore dei genitori mette da parte i sentimenti cercando di salvarli dalla bancarotta.
Teresa Mannino: Il mio personaggio si chiama Gina, che a Milano significa "sfigata", ma non ha niente di sfigato perché è anzi determinata nel prendersi lo "svizzero"! Eravamo tutti congelati sul set e il nostro sorriso era diventato immobile come una paresi!
Massimo Ceccherini: E' sempre stato il sogno della mia vita accoppiarmi con donne tarde, come si dice in Toscana. La donna è come una bistecca, se non la mangi subito e la lasci frollare poi è ancora più buona.
Valeria Valeri: E' stato divertentissimo far parte di questo cast. E' tutto uno scherzo, pensate alla "fuitina" del mio personaggio nel film...
Enzo Salvi: Per me è il nono film che realizzo con Massimo, che ormai è il mio maestro. Tra noi c'è sintonia ma anche improvvisazione, d'accordo con i registi che ci lasciano spazio.
Elisabetta Canalis: Nel film io sono Paloma, una delle due wedding planner, e mi sono ritrovata sul set perché mi aveva richiesta Teresa, che voleva facessi coppia con lei. Nel film all'inizio sono concentrata sul lavoro, poi scopro l'amore. Mi sono divertita tantissimo...

Signora Canalis lei ha la fortuna di avere per compagno l'attore George Clooney. Quando si prepara per la sua parte lui la aiuta?

Elisabetta Canalis: No, lui non mi ha dato consigli. Mi è capitato di stare sul set dei film a cui ha partecipato il mio fidanzato, ma ero solo un'osservatrice anche perché si trattava di toni diversi da quello comico e di attori di calibro diverso.

In base a cosa sceglie i ruoli che le vengono proposti? Ha già altri progetti in corso?
Elisabetta Canalis: In base alla parte e soprattutto in base al cast, alla simpatia di chi ne fa parte. Finora sono sempre stata fortunata. Sul mio futuro ci sto lavorando, il mio primo amore è stato la tv e ho davanti una grossa conduzione. In America non so se avrei possibilità, per il momento sto studiando.