Recensione L'isola delle coppie (2009)

Amore, sessualità in crisi, ripicche, vendette, veleni, amicizia e tradimenti, scontri, incontri e situazioni paradossali su cui i realizzatori costruiscono una commedia divertente, piena di spunti interessanti, di gag esilaranti, ma anche funzionale ad una mega-promozione turistica e paesaggistica di Haiti e dei suoi atolli paradisiaci.

L'amore Vince sempre

Durante una festa di compleanno Jason e Cinthya, coppia apparentemente felice e ben equilibrata, fanno un annuncio che lascia i loro amici letteralmente a bocca aperta: di comune accordo hanno scelto di divorziare. Sono fatti l'uno per l'altra, si vogliono bene, ma il mancato arrivo di un bebé ha incrinato irreparabilmente la loro vita di coppia al punto da spingerli a lasciarsi. Le hanno tentate tutte ma come ultima spiaggia, mai metafora fu più azzeccata, decidono di concedersi una vacanza in uno splendido resort _polinesiano. Consigliato da un esperto di terapia matrimoniale, l'_Eden è un incantevole villaggio a 5 stelle all-inclusive _situato su un atollo sperduto nelle acque turchine della Polinesia francese, oasi da sogno in cui le coppie in crisi vanno per ritrovare la serenità e l'amor perduto. Il problema è che il soggiorno per due è costosissimo ma il pacchetto per otto persone è scontato del 50%. Dapprima titubanti poi decisi ad aiutare i due innamorati in difficoltà e a concedersi un viaggio rilassante e rigenerante lontano dallo stress quotidiano, tre coppie di loro amici si fanno così convincere a partire in questa esotica avventura tra spiagge bianche, cieli limpidi, immersioni, cene afrodisiache e tanti, tantissimi imprevisti. Già, perchè quello che le quattro coppie hanno prenotato in realtà non è il solito viaggio godereccio in cui non si hanno orari né regole da seguire, ma una sorta di _full immersion 'terapeutica' nei meandri dei loro rapporti di coppia con qualche pausa di svago tra una 'prova' e l'altra. Tra improbabili esercizi di yoga, terapie tantriche, massaggi e chakra, fuitine clandestine nell'isola dei single e avventure tra gli squali le quattro coppie tenteranno, a stretto contatto per una settimana, di trovare nuovi stimoli d'amore.

Quattro matrimoni in paradiso e un funerale, quello della noia. L'isola delle coppie, la commedia coniugal-vacanziera scritta, prodotta e interpretata da Vince Vaughn potrebbe essere riassunta con questa citazione cinefila che calza a pennello.
Diretto dall'esordiente Peter Billingsley, amico e socio dell'ex-single a nozze, il film è interamente giocato su equivoci, conflitti e contraddittori tipici delle coppie ipermoderne, trapiantate dalla grande città in uno scenario surreale in cui tutto viene accentuato e amplificato e in cui l'avventura di gruppo alla ricerca del perduto amor assume contorni quasi cinepanettoneschi.
Non basta una vacanza da sogno a risolvere tutti i problemi, non basta un villaggio vacanze per regalare felicità a coppie che hanno perso l'entusiasmo di stare insieme nonchè la voglia di divertirsi e di dedicarsi un po' di tempo. C'è da dire però che una settimana a stretto contatto 24 ore su 24 messi a nudo (in tutti i sensi) l'uno davanti all'altra, può allargare di molto gli orizzonti, può aiutare a guardarsi attentamente e ad accettarsi l'un l'altra, può dare il giusto input per tentare di annientare l'incomunicabilità e per rinnovare promesse che spesso dopo tanto tempo si danno per scontate. In luoghi in cui tutti si divertono o fingono di divertirsi da contratto, quattro coppie di sposi sono invece 'costrette' a stare insieme, lontano dagli impegni familiari e lavorativi, concentrati nella ricerca di nuovi stimoli e di una perduta armonia di coppia.
Amore, sessualità in crisi, ripicche, vendette, veleni, amicizia e tradimenti, scontri, incontri e situazioni paradossali su cui i realizzatori costruiscono una commedia divertente, piena di spunti interessanti, di gag esilaranti, ma anche funzionale ad una mega-promozione turistica e paesaggistica di Haiti e dei suoi atolli paradisiaci.
Un'idea stuzzicante ingabbiata in scenografie esotiche e in una fotografia da depliant turistico che sebbene non venga sviluppata in maniera troppo originale, garantisce comunque un frizzante divertissement per adulti.
Manca l'affondo e un po' di fisiologico cinismo, latita l'ironia graffiante e in alcuni momenti si inciampa in una retorica emozionale un po' antipatica, ma L'Isola delle coppie rimane comunque un film piacevole e dalle poche pretese, a metà strada tra la romantic comedy _e un _Natale ad Haiti. Un salto in paradiso ci aspetta in questa uscita prenatalizia, un salto che tutti abbiamo sognato e che dopo questo film continueremo a sognare ancora più ardentemente, grazie anche all'intuizione di un artista che garantisce sempre e comunque un successo al botteghino. Vaughn Vince, di nome e di fatto, come l'Amore vero che mille ostacoli, problemi, litigi e trappole alla fine si impone sempre.

Movieplayer.it

3.0/5