Recensione La fidanzata di papà (2008)

Boldi continua con l'epurazione: niente parolacce, niente volgarità gratuite e a malapena qualche apparizione femminile in abiti succinti. Spazio come sempre all'ambientazione glamour, al lusso e...ai volti noti della tv.

Cinepanettone prenatal(izio)

Massimo (Massimo Boldi) è un titolare di albergo nel centro di Cortina d'Ampezzo, è un uomo allegro ed estroverso vedovo da molti anni; con lui vivono la figlia Lara (Loredana De Nardis) e il fratello Eros (Enzo Salvi), chef romano sboccato e perennemente arrapato. All'interno dell'hotel di famiglia Massimo consuma ormai da anni una relazione segreta con Luminosa (Teresa Mannino), ragazza di origini siciliane sentimentale e sognatrice che da sempre lavora con lui e ha cresciuto i suoi figli.

Proprio quando sembra avvicinarsi il momento della verità e del loro fidanzamento ufficiale ecco che un imprevisto viaggio scombina tutto: Matteo (Davide Silvestri), il figlio di Massimo che vive a Miami, sta per diventare padre e la sua fidanzata Barbara (Martina Pinto) sta per dare alla luce un bebé. L'allegra brigata si mette così in viaggio verso l'America mentre Luminosa resta a lavorare in hotel. La madre di Barbara, Angela (Simona Ventura) è una donna manager abbastanza inacidita, proprietaria di una catena di ristoranti a Miami, Los Angeles e New York. La sua assistente personale è Maria (Biagio Izzo), un attore napoletano costretto ad un assurdo travestimento da donna pur di non perdere il suo impiego. Un travestimento che non ingannerebbe nessuno ma che invece riesce a stregare Eros, che resta letteralmente estasiato da Maria tanto da innamorarsi di lei.
Massimo e Angela sono come cane e gatto, non riescono proprio ad andare d'accordo ma per amore dei figli e per il quieto vivere dell'intera famiglia i due si sforzeranno di far buon viso a cattivo gioco, fino a quando un bel giorno il loro rapporto non sfocerà in qualcosa di totalmente imprevisto. A peggiorare tutto arriverà quello che tutti aspettavano come il 'lieto evento' e che invece si rivelerà come un vero e proprio disastro...
A turno poi i nostri eroi dovranno fare i conti con Bruno e Max (i Fichi d'India), i due poliziotti più sgangherati di Miami, sempre pronti a bloccare, perquisire, picchiare e arrestare chiunque incroci la loro strada.

Anche quest'anno si gioca d'anticipo sui film delle feste di fine 2008 per non avere la concorrenza della premiata ditta De Sica-De Laurentiis-Parenti che festeggeranno il 25° cinepanettone natalizio con uno spumeggiante Natale a Rio.
Massimo Boldi continua con l'epurazione: niente parolacce, niente volgarità gratuite e a malapena qualche apparizione femminile in abiti succinti, anche se le misure di Natalia Bush fanno davvero per tre. Spazio come sempre all'ambientazione glamour, al lusso e...ai volti noti della tv. Già perché oltre alla presenza alquanto altisonante della Supersimo nazionale c'è una importante rappresentanza televisiva ne La fidanzata di papà. Parliamo di Elisabetta Canalis, dei comici di Zelig, a partire dalla comica siciliana Teresa Mannino, mattatrice assoluta del film nei panni di un'amante gelosa e possessiva, agli immancabili Fichi d'India, passando per il classico divertente siparietto dei dialetti, dal siciliano di Nino Frassica che parla in terza persona imitando un famoso 'tronista' di Maria De Filippi, al romano del cuoco Enzo Salvi, ossessionato dalla 'patata' sulla falsa riga dello spot censurato al pornodivo più famoso d'Italia (Salvi ad un certo punto grida pure "a me Rocco Siffredi me stira le mutande!"), passando per un 'improbabile' Biagio Izzo in versione femminile.

Autoreferenziale al massimo (la colonna sonora del film è il tormentone della prima edizione di X-Factor, qualcuno degli attori del film è stato anche a L'Isola dei Famosi o ha rischiato di finirci), farcito di una comicità spesso spicciola che però si fa in qualche momento da parte per lasciar posto a qualche gag davvero esilarante e condito qui e là con citazioni cinefile da brividi e ammiccamenti politici. Su Obama naturalmente, ma anche su Berlusconi. E se nel primo caso c'è l'aggravante dell'intenzionalità, nel secondo c'ha decisamente messo lo zampino la 'fortuna'. E quella si sa, aiuta gli audaci. Un pizzico meglio di Matrimonio alle Bahamas ma da guardare ugualmente a cervello spento.

Movieplayer.it

1.0/5