Recensione Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto (2006)

La leggenda di Hokuto ripropone le atmosfere ed i disegni degli originali anni '80, non modificandone lo stile nè le tecniche di realizzazione. Vantaggio per i fan della serie, svantaggio per tutti quelli che si aspettavano forse qualcosa di nuovo da questo ritorno.

Il Guerriero torna a combattere sul grande schermo

Venticinque anni. Tanti sono passati da quando, per la prima volta, Buronson e Tetsuo Hara diedero forma a quello che si sarebbe poi rivelato uno dei più grandi eroi classici dell'universo fumettistico orientale. E' all'inizio degli anni ottanta che nasce il mito di Ken il guerriero, che vive e viaggia, oltre che lungo gli episodi a fumetti, in tre serie di cartoni animati, proposti più e più volte dai canali televisivi nostrani, creatori di un vero e proprio universo di fans che ha reso il personaggio uno dei più amati ed immediatamente riconoscibili anche per i meno avvezzi al genere. Quasi nessuno avrà dunque difficoltà a individuare qualche coordinata elementare nel trovarsi di fronte al lungometraggio editato per celebrare il venticinquennale della nascita dell'eroe, primo di una serie di cinque episodi, i restanti quattro dei quali ancora non è chiaro se troveranno una propria distribuzione al cinema o se usciranno direttamente per il mercato dell'homevideo.

Se dunque, da un lato, Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto si appresta a consolidare e rilanciare la mitologia di un personaggio in qualche modo già consolidato nell'immaginario collettivo, d'altra parte la decodificazione del film non sarà altrettanto immediata.
La leggenda di Hokuto riprende e riassume, a grandi linee, tutta la prima parte della prima stagione della serie animata, aggiungendo qualche elemento nuovo e, ovviamente, tagliando ed elidendo qua e là particolari e situazioni caratterizzanti della storia. Nonostante la breve introduzione e qualche raccordo narrativo gestito in voice-off, lo svolgimento di fatti e situazioni rischia a più riprese di risultare criptico per i non addetti ai lavori.

Ken, Raoul e Toki, i tre fratelli protagonisti della storia, mantengono le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità, e si scontrano tra di loro, e poi insieme contro il malvagio imperatore Sauzer e il suo progetto di mausoleo per il quale barbaramente impiega la manodopera di bambini. La pellicola ha una sua valenza se affrontata singolarmente, ma il finale aperto è un chiaro segnale di come il progetto colleghi in maniera organica tutti e cinque i film di prossima uscita.

Ken il Guerriero - La leggenda di Hokuto ripropone le atmosfere ed i disegni degli originali anni '80, non modificandone lo stile né le tecniche di realizzazione. Vantaggio per i fan della serie, svantaggio per tutti quelli che si aspettavano qualcosa di nuovo da questo ritorno.
Anche il tasso di violenza scema leggermente, probabilmente per passare il vaglio di possibili censure.
Sostanzialmente però, il ritorno del Guerriero sullo schermo è un revival fedele nei modi e nelle forme di una leggenda già precisamente e sapientemente codificata. Difficilmente deluderà gli appassionati, così come sarà arduo che possa attirare nuovi adepti nelle lande di questo desolato mondo apocalittico.