Sono del 1993, sono romano e sono laureato in psicologia. Cito queste cose perché sono quelle con le quali faccio più fatica a rapportarmi. L’altra è il cinema, probabilmente questo è il motivo per cui me ne occupo. Me ne occupo precisamente dal finire del 2016, quindi vivendo uno dei periodi più scellerati della critica italiana, sempre da freelance, alternando esperienze tra varie testate e dividendomi tra tutti i media dell’uomo moderno, nel mezzo occasionalmente aiuto a organizzare rassegne e faccio da giurato. Da qualche tempo ho trovato casa su Movieplayer, dove mi lancio principalmente in riflessioni e approfondimenti che rispecchiano la mia incapacità ad uscire da questa relazione tossica, seguono interviste e recensioni. La speranza è sempre che tutto ciò sia utile a chi legge. Quello che scrivo il più delle volte inizia abbastanza bene, ma dopo un po’ si inizia a perdere, le cose buone di solito stanno là. Un’operazione faticosissima di cui spero di non stancarmi mai.
News e articoli
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Room 999, la recensione: 30 registi e il destino del cinema
La recensione di Room 999, il documentario di Lubna Playoust che, ispirandosi al film di Wim Wenders, decide di interrogare di nuovo 30 registi sul destino della Settima Arte. Al cinema.
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Una spiegazione per tutto, recensione: il fallimento di un Paese diventa un racconto generazionale
La recensione di Una spiegazione per tutto: il film di Gábor Reisz mescola cronaca e trattato di un fallimento privato, divenendo metafora di un Paese interno. Al cinema
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Challengers: tra classico e contemporaneo, Luca Guadagnino alla corte di Hollywood
Challengers per Luca Guadagnino rappresenta la possibilità di entrare in contatto con Hollywood. Un immaginario essenziale per la Storia del cinema che il regista ha saputo tradire e rispettare, cercando un suo sguardo tra classico e contemporaneo.
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Roma città aperta, un monumento morale alla memoria del nostro Paese
Roma città aperta di Roberto Rossellini è più di un'opera filmica o di un miracolo creativo, ma è il simbolo collettivo della resurrezione del cinema e del popolo Italiano dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un monumento morale ai fondamenti della Repubblica del nostro Paese.
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La moglie del presidente, la recensione: Catherine Deneuve è eccezionale anche all'Eliseo
La recensione de La moglie del presidente, opera prima di Léa Domenach: una commedia vestita da biopic sull'importanza dell'immagine politica, che rilegge un pezzo di storia francese dal punto di vista femminile grazie ad una Catherine Deneuve in gran forma. Al cinema.
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Civil War: un'America depressa e impaurita nel film di Alex Garland
Civil War di Alex Garland è un film che utilizza la rappresentazione di una guerra per rivelare il drammatico passaggio di testimone tra generazioni, evidenziando il rischio di rimanere chiusi in un circolo vizioso.
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Augure - Ritorno alle origini, la recensione: verità e inferno nel cinema lisergico di Baloji
La recensione di Augure - Ritorno alle origini: una pellicola complessa, visivamente spettacolare e dalla forte connotazione politica quella diretta da Baloji. Al cinema.
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Ghostbusters: da Legacy a Minaccia Glaciale, il nuovo ciclo e l’elaborazione del lutto
Il nuovo ciclo di Ghostbusters? Sembra ruotare intorno al concetto di memoria, presentandosi come una continua elaborazione del lutto. Come ci suggeriscono le dediche alla fine dei due film...
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Ripley: tutti i volti (al cinema) del personaggio inventato da Patricia Highsmith
Prima di Ripley, la miniserie Netflix creata da Steve Zaillian con Andrew Scott, il personaggio di Patricia Highsmith è comparso più volte sul grande schermo, interpretato da grandi attori. Ecco quali sono.
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Gli agnelli possono pascolare in pace, la recensione: una novella sull'importanza del dialogo
La recensione de Gli agnelli possono pascolare in pace: il ritorno alla regia di Beppe Cino con Maria Grazia Cucinotta è una novella tradizionale che però pecca nella resa cinematografica, fermandosi a metà tra l'antico e il demodè.
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I Misteri del Bar Étoile, la recensione: se un film noir diventa comicità slapstick
La recensione de I Misteri del Bar Étoile: il film della coppia belga Dominique Abel e Fiona Gordon, come sempre anche interpreti, è un noir in cui malinconia, solitudine e abbandono vengono raccontati attraverso slapstick e surrealismo. Al cinema.
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Il giardino delle vergini suicide: se non c’è spazio per l’innocenza nell’America moderna
Per la nostra rubrica Prime Volte, dedicata alle opere prime di grandi autori e grandi autrici, parliamo de Il giardino delle vergini suicide, esordio di Sofia Coppola. Un esordio atipico, perché già espressione estremizzata della sua poetica cinematografica.
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Orlando, My Political Biography, la recensione: raccontarsi è il primo passo per riconoscersi
La recensione di Orlando, My Political Biography, il debutto dietro la macchina da presa del filosofo e attivista queer Paul B. Preciado per un documentario che, attraverso l'idea di scrivere lettera post-mortem a Virginia Woolf, diventa manifesto politico e umano. Al cinema.
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Il teorema di Margherita, la recensione: la matematica come chiave per capire la vita
La recensione de Il teorema di Margherita: il film di Anna Novion è un coming of age strutturalmente classico, ma brilla soprattutto grazie alla prova di Ella Rumpf.
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Mirabile Visione: Inferno, la recensione: quando Dante legge il presente
Il 25 marzo 2024, in occasione del Dantedì, Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, torna al cinema il docufilm Mirabile Visione: Inferno, prodotto da Starway Multimedia e diretto da Matteo Gagliardi. Ne parliamo nella nostra recensione.
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Quarto potere e l'illusione della narrazione secondo Orson Welles
I falsi miti, la propaganda, la manipolazione: Quarto potere di Orson Welles torna al cinema e ci ricorda quanto l'illusione sia (ancora) insita nella narrazione della politica moderna.
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Denis Villeneuve prima di Dune? August 32nd on Earth, una ode alla Nouvelle Vague
La nostra rubrica Prime Volte, dedicata alle opere prime dei grandi autori, ci porta ad occuparci stavolta di August 32nd on Earth, l'opera prima di Denise Villeneuve. Un testo ricco di indizi su quello che sarebbe stato il futuro del regista...
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Se solo fossi un orso, la recensione: un coming of age sulla natura conflittuale della Mongolia
La recensione di Se solo fossi un orso: commovente, delicato e potente, l'opera prima di Zoljargal Purevedash è un coming of age universale che descrive le contraddizioni e la natura conflittuale della Mongolia, divisa tra modernità e tradizione. Al cinema.
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Ferie d’agosto e Un altro ferragosto: i film a confronto per un'Italia senza futuro
Ferie d'agosto e Un altro ferragosto, le due opere consequenziali di Paolo Virzì, hanno raccontato la fine e l'inizio di una stagione politica del nostro Paese, interrogandosi sulla ciclicità di alcuni elementi e lasciando un buco nero riguardo il futuro. Analizziamo le similitudini.
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Quando il cinema racconta il mondo del porno: 8 titoli di una relazione inaspettata
Se Supersex racconta la storia vera di Rocco Siffredi in forma seriale, il cinema si è spesso occupato del mondo del porno attraverso film che hanno saputo raccontarne sfumature e situazioni. Ecco otto film che esplorano l'argomento.
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Il castello di Cagliostro e di quando Hayao Miyazaki rivedeva Lupin
La nostra rubrica Prime Volte, dedicata alle opere prime dei grandi autori, si apre con Lupin III - Il castello di Cagliostro, che ha segnato l'esordio di Hayao Miyazaki, tornato eccezionalmente al cinema in uscita evento.
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La zona d'interesse e Il nastro bianco: quando il cinema è cronaca del male
Il nastro bianco di Michael Haneke e La zona d'interesse di Jonathan Glazer rappresentano due parti consequenziali di un discorso improntato sulla narrazione del male insito nell'umanità. Reinventando le regole della rappresentazione dell'orrore nel cinema contemporaneo.
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Paolo e Vittorio Taviani: 5 film per ricordare il loro (grande) cinema
Dopo Vittorio si è spento anche Paolo Taviani. Dunque, ricordiamo il loro punto di vista artistico, stilistico, politico e letterario attraverso 5 titoli della loro filmografia.
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Celine Song prima di Past Lives: dall'off-Broadway a Čechov versione The Sims 4
Past Lives è il debutto alla regia di Celine Song, divenuta tra le registe più promettenti del panorama cinematografico mondiale. Ma da dove nasce la sua poetica?
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Suspiria di Dario Argento: un film che racconta la nascita del mondo moderno
Dario Argento con Suspiria muove i primi passi nell'horror non realistico, raccontando il passaggio tra il vecchio e il nuovo mondo. Guardando alla tradizione ma puntando sul femminile. Un film immortale che torna al cinema in edizione restaurata 4K dal 12 al 18 febbraio grazie a Cat People.
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Mr. & Mrs. Smith o dell’ultima evoluzione di Donald Glover
Da Atlanta a Community fino a Mr. & Mrs. Smith: Donald Glover supera la prova di maturità, ricalibrandosi per trasformare l'immaginario dietro la serie Prime Video. Un'operazione non facile, data la sua natura di remake.
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Povere Creature! e la genesi del mostro secondo Yorgos Lanthimos
La favorita, Povere Creature! e il surrealismo contemporaneo: le origini del mostro femminile secondo la poetica di Yorgos Lanthimos, tra analisi autoriali e lo studio della letteratura gotica.
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The Holdovers, Paul Giamatti e il ruolo più importante di una straordinaria carriera
The Holdovers - Lezioni di vita è il punto più alto della straordinaria carriera di Paul Giamatti, uno dei più bravi caratteristi del cinema americano, arrivato ora alla meritata consacrazione definitiva, a prescindere dall'eventuale vittoria ai Premi Oscar.
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Better Call Saul, una serie strepitosa che non ha mai vinto nulla. Perché?
La stagione 2023 dei premi televisivi ha definito Better Call Saul come "la serie più bella che non ha mai vinto nulla". Come è possibile? Forse perché la serie è pensata per essere qualcosa che si vuole emancipare da un certo, esclusivo, filone produttivo (di cui fa parte Breaking Bad...).
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Ted Lasso e Chi segna vince: la rivoluzione (al cinema e in tv) parte dai coach
Come dimostrano Ted Lasso e Chi segna vince, l'universalità delle storie sportive è perfetta per il cinema o la serialità. Soprattutto, quando viene raccontato il dolore come viatico per l'ipotetica vittoria.