Monkey Man: Jordan Peele e l'importanza di trovare il ritmo sul set

"Quando fai un film devi organizzare tutto alla perfezione. E poi, quando sei lì, devi essere pronto a buttare via tutto se non sta funzionando": intervista a Jordan Peele, tra i produttori di Monkey Man: il film di Dev Patel è arrivato in sala grazie a lui.

Monkey Man: Jordan Peele e l'importanza di trovare il ritmo sul set

L'amicizia nella vita è importante. Nel cinema può diventare fondamentale. È il caso di Dev Patel che, una volta finite le riprese del proprio film d'esordio come regista, a marzo 2021, si è visto negare da Netflix la distribuzione di Monkey Man, giudicato troppo controverso per il pubblico indiano. È qui che è entrato in gioco Jordan Peele, geniale regista di Get Out e Nope, che, grazie ai suoi rapporti con Universal Pictures, è riuscito a portare la pellicola al cinema.

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Monkey Man: una scena action del film

In sala dal 4 aprile, Monkey Man è la storia di Kid, interpretato dallo stesso Patel: combatte in incontri truccati, in cui è pagato per perdere. In realtà è un modo per raccogliere informazioni sulle persone coinvolte nella morte di sua madre, uccisa da un poliziotto corrotto al servizio di un'azienda edilizia. Kid combatte con una maschera di scimmia proprio perché da piccolo la mamma gli raccontava la storia di Hanuman, metà uomo e metà scimmia.

La scimmia è un animale che ritorna: il film di Patel si chiama Monkey Man, la casa di produzione di Jordan Peele si chiama Monkeypaw Productions e nel terzo film di Peele c'è uno scimpanzé, Gordy, che è molto importante. È una coincidenza ma Hanuman e Gordy sono legati in qualche modo? Per il regista, come ci dice nella nostra intervista, sì: "Penso di sì. C'è qualcosa dei primati che è rilevante dal punto di vista cinematografico. King Kong, 2001, Il pianeta delle scimmie. C'è qualcosa in questo animale che è vicino agli esseri umani che penso riveli qualcosa dell'umanità. È il confine tra l'umanità e ciò che è diverso".

Monkey Man: intervista a Jordan Peele

Hanuman mostra il potere delle storie: Kid trova il suo simbolo e anche il suo scopo proprio grazie al mito che la madre gli raccontava da bambino. Quanto sono importanti le storie per Jordan Peele? "Le storie sono tutto per me. La religione come la conosciamo è una storia. Il cinema e il teatro sono stati, per molti versi, la mia chiesa quando ero un bambino. Mi sedevo con degli sconosciuti in sala e, alla fine del film, non eravamo più estranei in un certo senso. Avevamo vissuto un'esperienza insieme. Per me questo è il potere delle storie: ci ricorda che siamo connessi".

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E, da bravo produttore ma soprattutto da regista e appassionato, sottolinea quanto sia importante vedere un film come Monkey Man al cinema: "Potrai sempre vedere i film a casa, ma c'è solo una possibilità limitata di vederlo condividendo l'esperienza. Esultare da solo sul divano non è divertente allo stesso modo".

Jordan Peele e il segreto e il ritmo sul set

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Monkey Man: Dev Patel in un frame del film

Tutti i film d'azione hanno una grande scena di allenamento. E qui ce n'è una molto bella perché l'eroe trova il proprio ritmo grazie al suono della musica. Quanto è importante trovare il nostro ritmo? Per Peele: "Il ritmo di un regista quando le cose vanno bene è raro, è da inseguire. Quando fai un film devi organizzare tutto alla perfezione. E poi, quando sei lì, devi essere pronto a buttare vita tutto se non sta funzionando. Cambiare e adattarti. Quando trovi un ritmo da regista vuol dire che stai improvvisando in modo aggressivo! È quello che ha fatto Dev con Monkey Man. Si percepisce l'incompletezza della sua regia: ogni momento è unico e speciale. Percepisci che sta cercando di capire la scena".

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Jordan Peele è come Rod di Get Out

Alpha, il mentore di Kid, gli dice che "devi distruggere per poter crescere". Peele è d'accordo? "Per permettere al dolore di insegnarti devi prima distruggere te stesso. Una cosa del genere. Non voglio affrontare il dolore! La connessione spirituale del film è davvero speciale: parla di abbandonare il proprio ego in nome di un bene più grande. Questo è un arco universale proprio di alcune delle storie migliori".

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Monkey Man: Dev Patel in un'immagine

All'inizio parlavamo di amicizia: tra Patel e Peele chi è Rod, il personaggio di Scappa - Get Out che diventa fondamentale? Per il regista: "Sono chiaramente io Rod. E lui è Chris, se ti riferisci a Get Out. Se fossi un protagonista come Dev dirigerei me stesso in uno dei miei film. Ma non lo sono. Quindi non lo farò. Abbiamo un legame fantastico e per me è importante aiutarlo. Come tutti i registi è stato consumato da questo progetto, recita anche, quindi gli ho ricordo di divertirsi. Tutti hanno bisogno di un Rod! Ma il motivo per cui Rod funziona è perché ognuno di noi ha un Rod. Tutti hanno un amico che alla fine gli guarda le spalle, che li fa ridere ogni volta".