La Regina delle Lacrime, la recensione del finale: solo gioia per la nuova hit coreana

Grandi emozioni per gli ultimi episodi de La Regina delle Lacrime, di cui vi parliamo nella nostra recensione finale. Su Netflix.

La Regina delle Lacrime, la recensione del finale: solo gioia per la nuova hit coreana

Si è ormai concluso La Regina delle Lacrime, K-Drama con Kim Soo Hyun (It's Okay Not To Be Ok, Hotel Del Luna) e Kim Ji Won (The Heirs, Fight For My Way) prodotto da Studio Dragon che negli ultimi mesi ha tenuto gli spettatori di tvN e Netflix incollati agli schermi; ma cosa ha attratto il pubblico fino a far registrare ascolti così alti, tanto da superare quelli di illustri predecessori come Crash Landing On You e Goblin? Scopriamolo insieme in questa recensione finale de La Regina delle Lacrime.

Una famiglia complicata, ma pur sempre una famiglia

Regina Delle Lacrime 2
Il gran finale de La regina delle lacrime

Le vicende della famiglia Hong, proprietaria del grosso conglomerato sudcoreano noto come Queens Group, e in particolare della primogenita di casa, Hong Hae-In (Kim Ji Won) e di suo marito Baek Hyun-woo (Kim Soo Hyun), hanno continuato a intrattenere gli spettatori di tutto il mondo, e a generare grande interesse e coinvolgimento in una storia che ha trovato la sua conclusione con il sedicesimo episodio (già disponibile su Netflix). Nei primi episodi de La Regina delle Lacrime avevamo infatti imparato a conoscere man mano i vari personaggi e a cercare di capire le ragioni dietro i loro comportamenti (specialmente dietro la crisi che aveva portato all'allontanamento tra Hae-in e Hyun-woo), a chiederci come i protagonisti avrebbero affrontato non solo la questione della malattia di lei, ma anche del divorzio voluto da lui (e tenuto nascosto fino all'ultimo momento), oltre ovviamente a tutte le situazioni collaterali che sono andate convergendo con il passare del tempo.

Regina Delle Lacrime 1
Kim Soo Hyun e Kim Ji Won

Dopo un inizio più "raccolto", lo show sembra aver premuto sull'acceleratore, senza mai togliere il piede dal pedale: ogni episodio ha portato con sé rivelazioni e colpi di scena, mettendo in pratica molti dei cliché del genere, e non risparmiando nessun colpo. Incidenti di ogni sorta, tradimenti da ogni lato, conflitti e risoluzioni hanno costellato ogni ora di programmazione, dandosi efficientemente il cambio e non lasciando mai il tempo di annoiarsi a uno spettatore che, ormai, sente quasi di far parte essi stesso di questa strampalata famiglia in cui tutti odiano tutti, ma tutti amano tutti. Perché dopo 16 episodi si arriva a tifare per gli Hong pur con tutte le ombre che si portano dietro, e a volere che le loro sofferenze possano finalmente avere fine anche quando non si è sicuri che si possa passare sopra o perdonare quanto accaduto in passato.

La Regina delle Lacrime, la recensione dei primi episodi: un altro K-Drama da non perdere?

Il passato è passato, ma il futuro è qui

Regina Delle Lacrime 6
Tra passato e futuro

"Il passato è passato" afferma a un certo punto uno dei personaggi della serie, riprendendo quello che è un po' un mantra di questa serie. Non solo perché quello che cercano di fare Hae-in, Hyun-woo e gli altri protagonisti de La regina delle lacrime è lavorare e impegnarsi per costruire un futuro migliore - e nel caso specifico della coppia, lottare per averne uno in primis, vista la situazione - ma anche per dare un nuovo standard alla produzione di contenuti di matrice sudcoreana. Per anni i titoli più altisonanti tra questi sono stati grandi successi di pubblico come Crash Landing On You o Goblin, e poche serie negli ultimi anni erano state in grado di far parlare di sé come queste ormai vecchie hit (stiamo parlando rispettivamente di produzioni del 2019 e addirittura del 2016). E in un momento in cui il K-Pop, i K-Drama, la K-Beauty e in generale la cultura coreana sono al centro dell'attenzione, sappiamo come sia difficile rimanere sempre sulla cresta dell'onda (anche se l'Hallyu sembra averne tutti i presupposti).

Regina Delle Lacrime 4
Foto di gruppo in un momento della serie

Per questo, il team dietro La Regina delle Lacrime non sembra essersi risparmiato, e ha dato fondo a tutte le cartucce a sua disposizione, dalle scelte di scrittura alle performance degli attori, passando per il reparto musicale, quello dei costumi e, ovviamente, le location e le scenografie (bellissimi, ad esempio, i paesaggi nelle scene in Germania). Non è dunque da ricercare in unico fattore il merito del successo che ha avuto e sta ancora avendo (e, magari, continuerà ad avere) La Regina delle Lacrime, quanto in uno sforzo collettivo per portare sullo schermo sì uno show ben realizzato, ma soprattutto una storia e dei personaggi in grado di restare a lungo nei cuori di tutti.

Conclusioni

La Regina delle Lacrime è stata fin da subito una serie che aveva tutti i presupposti per colpire e affondare, e così è stato. Con i suoi 16 episodi, il K-Drama distribuito da Netflix ha regalato un ottimo argomento di conversazione non solo per noi che ve ne stiamo parlando in questa recensione finale de La Regina delle Lacrime, ma soprattutto per gli spettatori che hanno avuto modo di appassionarsi e affezionarsi ancora una volta a personaggi così lontani, ma in fondo così simili a loro, e voler restare al loro fianco dall'inizio alla fine, con tutti i loro pregi e i loro difetti.

Movieplayer.it
4.0/5

Perché ci piace

  • La solidità dimostrata dal team produttivo e creativo della serie.
  • Le prove del cast, capaci di catturare l'attenzione dello spettatore per tutta la durata del racconto.
  • L'intreccio e le storie dei personaggi sono sviluppati in modo interessante.

Cosa non va

  • Soffre di una maggior lentezza nei primi episodi, per poi aumentare il ritmo dopo i primi 3/4.
  • La quantità di eventi drammatici che si susseguono potrebbe sembrare esagerata in alcuni momenti.