I 20 film più belli del 2019

Ecco i 20 film più belli del 2019: da fenomeni come Joker e Parasite ad Avengers: Endgame e C'era una volta a... Hollywood, gli imperdibili del 2019 da vedere e rivedere.

Once Upon A Time In Hollywood Margot Robbie
C'era una volta a... Hollywood: Margot Robbie in una scena

La danza liberatoria del Joker su una scalinata di Gotham City e quella composta e maliziosa che va in scena alla corte d'Inghilterra ne La favorita; il ballo gioioso e spensierato di Sharon Tate in C'era una volta a... Hollywood e quello pervaso di oscura sensualità delle protagoniste di Suspiria; e poi ancora, un'estatica danza alla luce del tramonto in Burning, sulle note di Miles Davis, e lo sfrenato ballo di gruppo che si consuma durante un rituale in Midsommar. Ma la danza è soltanto uno dei fil rouge rintracciabili in alcuni tra i film più belli del 2019, nonché fra i titoli più importanti e significativi dell'annata di cinema che sta ormai per concludersi.

Joker Joqauin Phoenix Fuga
Joker: Joaquin Phoenix in fuga per le scale

Dall'Asia all'America, dall'horror alla commedia, nel nostro elenco abbiamo tentato di sintetizzare quanto di più fascinoso la settima arte ci abbia proposto a partire dallo scorso gennaio, facendo riferimento alla distribuzione italiana. Più che una vera e propria classifica, dunque, un'ideale antologia che prova a includere una pluralità quanto più possibile ampia di generi, di culture e di sensibilità. Tenendo conto delle opere a nostro avviso più belle, originali e coraggiose dell'anno, ma anche di quelle che hanno avuto il maggior impatto sul pubblico (e come al solito non potevano mancare all'appello Marvel e Disney) e, con un piccolo "salto nel buio", degli imminenti, potenziali successi di fine anno: titoli che non abbiamo ancora avuto occasione di vedere, ma che già sono destinati a lasciare un'impronta profonda sul 2019 cinematografico.

Ecco dunque, in ordine cronologico di uscita in Italia i 20 film più belli del 2019, ovvero secondo Movieplayer.it quei titoli imperdibili, da vedere o rivedere, di cui continueremo a parlare ancora a lungo o che potrebbero, chissà, esercitare una certa influenza sul cinema del futuro.

1. Suspiria

Suspiria Remake Luca Guadagnino Tilda Swinton
Suspiria

È stata un'operazione coraggiosissima, ai limiti dell'iconoclastia, quella intrapresa da Luca Guadagnino con il suo Suspiria, remake - o piuttosto una libera rielaborazione - del cult di Dario Argento: un progetto destinato inesorabilmente a discutere e a polarizzare le opinioni, ma che ci ha conquistato per l'originalità, l'oscura poesia e il macabro fascino.

Un horror d'autore che riscrive letteralmente codici e regole del genere d'appartenenza, infondendo una pluralità di suggestioni in un incubo tanto ammaliante quanto irresistibile. A sua volta, un futuro cult che ci auguriamo sarà riscoperto ed amato da intere generazioni di cinefili a venire.

Suspiria: perché il film di Guadagnino è l'horror più originale dell'anno

2. La favorita

La Favorita Rachel Weisz Olivia Colman
La favorita: Rachel Weisz e Olivia Colman in una scena del film

La corte britannica del diciottesimo secolo come il teatro di una sfibrante guerra privata, in cui la dimensione storico-politica si intreccia con una rivalità sentimentale (e sessuale) tutta declinata al femminile: quella fra due ambiziose cortigiane e la Regina Anna, a cui presta il volto una sontuosa Olivia Colman, premiata con l'Oscar come miglior attrice. Con La favorita, il regista greco Yorgos Lanthimos ha realizzato il suo capolavoro: una delle rappresentazioni del potere più feroci e grottesche del cinema contemporaneo (qui la nostra recensione de La favorita).

3. Green Book

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Green Book: Mahershala Ali e Viggo Mortensen in una scena del film

Uno dei cosiddetti crowdpleaser della stagione 2018/2019: Green Book si è rivelarto un titolo capace di incantare tanto il pubblico (inclusa l'Italia, dove ha registrato un successo oltre ogni aspettativa) quanto gli addetti ai lavori, tanto da aver ricevuto l'Oscar come miglior film, nonostante le polemiche su un certo schematismo nell'affrontare il tema del razzismo. In abile equilibrio fra dramma e commedia, la pellicola di Peter Farrelly deve la propria fortuna a una scrittura brillante (nonché piuttosto 'furba') e all'efficace accoppiata di protagonisti, Viggo Mortensen e Mahershala Ali.

Green Book e gli altri: i film in cui le diversità uniscono

4. Captain Marvel

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Captain Marvel: una scena con Jude Law e Brie Larson

Nell'ennesima annata d'oro del Marvel Cinematic Universe, probabilmente la più proficua della sua storia (e di quella della Disney), Captain Marvel si è dimostrato un'altra scommessa vinta: oltre un miliardo di dollari d'incassi per il primo film della saga con una protagonista donna, la grintosa supereroina interpretata da Brie Larson. Il risultato: una delle opere più solide e convincenti di una serie cinematografica sempre più popolare, con un ottimo amalgama fra le varie componenti del racconto.

5. Noi

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Noi: Lupita Nyong'o, Evan Alex e Shahadi Wright Joseph in una scena del film

La conferma, dopo Scappa - Get Out, del talento del regista Jordan Peele, uno dei nuovi, grandi autori del cinema horror dei nostri tempi: ancora più cupo e adrenalinico, Noi si propone come un'altra riflessione sulle contraddizioni e le storture della società americana, in cui tuttavia la componente satirica cede il passo a quella più genuinamente orrorifica. E Lupita Nyong'o, in un memorabile doppio ruolo, ci regala una delle migliori performance del 2019.

Noi e Scappa - Get Out: l'America di Jordan Peele, tra metafora e orrore

6. Avengers: Endgame

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Avengers: Endgame, Robert Downey Jr. alla deriva nello spazio

Da Captain Marvel ad Avengers: Endgame, la seconda parte del dittico inaugurato da Avengers: Infinity War, ma soprattutto il film dei record: quasi tre miliardi di dollari in tutto il mondo (il maggior incasso di sempre) e un consenso pressoché unanime per questo titanico blockbuster diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo. Un'opera spartiacque nell'evoluzione del Marvel Cinematic Universe, come abbiamo evidenziato nella nostra recensione di Avengers: Endgame, ma anche un'ideale summa del cinecomic contemporaneo, celebrato in tutte le sue componenti in un'avventura epica e coinvolgente.

7. Dolor y gloria

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Dolor Y Gloria: una sequenza con Antonio Banderas

Il grande ritorno di Pedro Almodóvar con il film più personale e autobiografico della sua carriera: in Dolor y gloria, l'acclamato regista spagnolo adopera il volto di uno dei suoi attori-feticcio, un toccante Antonio Banderas, per mettere in scena un malinconico viaggio nei ricordi attraverso il quale esprimere il proprio punto di vista sul valore del tempo e della memoria e sul potere salvifico dell'arte. E ci offre uno splendido esempio di metacinema, nonché un'appassionata dichiarazione d'amore per la settima arte.

Dolor y gloria: Pedro Almodóvar, quando il metacinema rilegge la realtà

8. Il traditore

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Il Traditore: Fausto Russo Alesi e Pierfrancesco Favino in una scena del film

Alla soglia degli ottant'anni, Marco Bellocchio ha firmato il progetto forse più ambizioso di una filmografia sterminata: ne Il traditore la parabola del più noto pentito di Mafia della storia italiana, Tommaso Buscetta, interpretato con mimetismo sorprendente da Pierfrancesco Favino, è rievocata in un'opera che lascia ammirati per la capacità di fondere il crime drama e il ritratto intimista, un rigoroso realismo e quegli esplosivi momenti onirici che contraddistinguono da sempre il cinema di Bellocchio.

9. Toy Story 4

Toy Story 4
Toy Story 4: un'immagine del film

Un'impresa tutt'altro che semplice, a quasi un decennio di distanza dall'indimenticabile terzo capitolo, ma che la Disney Pixar ha saputo affrontare a testa alta, confezionando uno dei migliori film d'animazione degli ultimi anni. Perché Toy Story 4 prosegue la vicenda di Woody, Buzz e dei loro amici giocattoli senza tradire lo spirito della serie, ma proseguendo con estrema coerenza quel discorso sul trascorrere del tempo e sulla ricerca dell'identità avviato fin dal mitico capostipite del 1995.

Toy Story 4, analisi del finale: la Pixar è morta, lunga vita alla Pixar!

10. Midsommar - Il villaggio del dannati

Midsommar Il Viaggio Dei Dannati 8
Midsommar - Il viaggio dei dannati: un'immagine del film

Come per il già citato Jordan Peele, un'altra, fascinosissima opera seconda da parte di un autore che sta contribuendo a rinnovare i canoni del cinema horror: stiamo parlando di Ari Aster, che a un anno da Hereditary - Le radici del male è tornato ad intrigarci con un film inquietante ed atipico come Midsommar - Il villaggio del dannati. E anche in questo caso l'orrore, un orrore che stavolta si manifesta alla luce del sole della campagna svedese, assurge a potente metafora di spettri privati e di dinamiche relazionali irrimediabilmente malate.

Midsommar, la Director's Cut: le scene aggiunte migliorano il film?

11. C'era una volta a... Hollywood

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C’era una volta a… Hollywood: Brad Pitt e Leonardo DiCaprio in un'immagine del film

Senz'altro uno dei film-evento del 2019: un cult annunciato, a partire dalla presenza di una coppia di divi del calibro di Leonardo DiCaprio e Brad Pitt, diretti da un Quentin Tarantino alle prese con uno dei suoi lavori più particolari, elaborati e nostalgici. Ambientato nella Los Angeles del 1969, C'era una volta a... Hollywood è la gioiosa celebrazione dell'ultima "età dell'innocenza" di un'America dai tratti quasi fiabeschi: un mondo 'altro', in cui la magia e lo stupore del cinema offrono un'alternativa agli orrori in procinto di consumarsi nel corso della famigerata estate di sangue di Bel Air del 1969.

12. Burning - L'amore brucia

Burning - L'amore brucia: un'immagine del film
Burning - L'amore brucia: un'immagine del film

Già salutato dalla critica come una delle opere più importanti del 2018, Burning - L'amore brucia è approdato in ritardo (nel 2019) nelle sale italiane, ottenendo comunque uno spiraglio di meritata visibilità. Perché l'ultima fatica del regista coreano Lee Chang-dong, che adatta un racconto di Haruki Murakami, è un magnifico noir che sfugge a ogni categoria: un affresco di quotidiana alienazione in cui si mescolano conflitti sociali e suggestioni psicologiche, chiamando costantemente in causa lo spettatore e avvolgendolo nella sua struttura labirintica e serpentina.

13. Joker

Joaquin Phoenix Joker
Joker: Joaquin Phoenix in una foto del film

Un fenomeno atteso con largo anticipo, ma ciò nonostante una delle più clamorose sorprese del 2019, a partire da quel Leone d'Oro che, alla recente Mostra di Venezia, ha spiazzato praticamente chiunque. Perché il Joker di Todd Phillips, al di là dell'entusiasmo suscitato fra il pubblico (equivalente a un miliardo di dollari al box office), si è dimostrato da subito una nuova pietra miliare nel rapporto fra il cinema e l'immaginario fumettistico, fra l'autorialità e i codici del cinecomic. E la magnetica performance di Joaquin Phoenix è una di quelle prove d'attore già entrate negli annali.

Joker: il film che ridefinisce il cinecomic

14. The Irishman

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The Irishman: Robert De Niro e Joe Pesci in una foto dal film

E a proposito di pietre miliari del 2019, tale locuzione si può applicare senz'altro pure a The Irishman, anche solo per come un titolo del genere punta a ridefinire il ruolo di Netflix nel cinema contemporaneo. Ma il nuovo capolavoro di Martin Scorsese è, prima di tutto, lo struggente canto funebre di un genere e di un'epoca, raffigurati in una lotta impari contro il tempo e la storia e incarnati dai volti di mostri sacri quali Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci: volti segnati dalle rughe o ringiovaniti da effetti digitali che assumono la valenza di vane maschere indossate al cospetto degli spettri del passato e dei demoni della coscienza.

15. Parasite

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Parasite: Lee Sun-kyun e Cho Yeo-jeong in una scena

Fin dalla nostra recensione di Parasite in occasione della sua trionfale presentazione al Festival di Cannes, dove si è aggiudicato la Palma d'Oro, il film di Bong Joon-ho si è imposto all'attenzione del pubblico internazionale come una delle opere più emblematiche dei nostri tempi e di una società ancora segnata da un classismo invalicabile. Un classismo che, in Parasite, si trasforma nello spunto narrativo per una girandola di inganni, colpi di scena ed esplosioni di violenza, serviti dalla mano sapiente del regista coreano in un infallibile mix di ironia, dramma e thriller.

Parasite: il fascino discreto della borghesia nel capolavoro di Bong Joon-ho

16. Storia di un matrimonio

Marriage Story
Storia di un matrimonio: Scarlett Johnasson e Adam Driver in un'immagine del film

Un altro, meraviglioso film da festival destinato a rimanere nella mente e nel cuore del pubblico: è Storia di un matrimonio, ovvero la tenerissima, esilarante, dolorosa cronaca di una separazione secondo la penna arguta e lo sguardo, lucido ma al contempo affettuoso e partecipe, del regista e sceneggiatore Noah Baumbach. Altra punta di diamante del catalogo Netflix, costituito da un vero e proprio saliscendi emotivo, il film si avvale di un cast in stato di grazia, in cui a svettare è un Adam Driver semplicemente mostruoso.

Storia di un matrimonio, la recensione: l'amore secondo Noah Baumbach

17. Cena con delitto

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Cena con delitto: Daniel Craig in un'immagine del film

In Italia avremo l'occasione di vederlo solo da dicembre, a una settimana di distanza dall'esordio in patria, eppure Cena con delitto, parodia del murder mystery firmata da Rian Johnson, è già stato accolto dalla stampa americana come uno dei film più belli del 2019. Dotata di un ricchissimo cast corale, capitanato dal detective Daniel Craig, questa commedia nera con sfumature di giallo ha galvanizzato la critica e si prepara ad imporsi come uno dei titoli più popolari dell'annata.

18. Star Wars - L'ascesa di Skywalker

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Star Wars: L'ascesa di Skywalker, una foto tratta da Vanity Fair

In quanto a popolarità, tuttavia, se c'è un film che non teme confronti è proprio Star Wars - L'ascesa di Skywalker, vale a dire l'episodio numero nove della saga cinematografica più amata di ogni tempo e il capitolo conclusivo della nuova trilogia inaugurata sei anni fa sempre dal regista J.J. Abrams. La curiosità nei confronti di questo epilogo non potrebbe essere più alta... e comunque vada, non c'è dubbio sul fatto che su un film del genere avremo occasione di discutere molto a lungo.

19. Pinocchio

Pinocchio
Pinocchio: una delle prime immagini del film

Un altro titolo inserito "a scatola chiusa", ma del resto è impossibile non riporre fiducia in uno dei massimi autori dell'odierno cinema italiano, Matteo Garrone, perfino quando il progetto appare tanto rischioso: una nuova trasposizione del classico di Carlo Collodi. Dovremo aspettare ancora qualche settimana per conoscere l'esito di questo Pinocchio, ma il talento registico di Garrone e la partecipazione di interpreti quali Roberto Benigni e Gigi Proietti costituiscono degli ottimi presupposti.

20. Ritratto della giovane in fiamme

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Ritratto della Giovane in fiamme: una scena con Adèle Haenel

E sempre a fine anno debutterà nelle sale italiane una pellicola che è risultata fra le più applaudite del Festival di Cannes 2019 e una delle più elogiate da parte dalla critica nell'arco dell'intero anno: Ritratto della giovane in fiamme, l'intensa storia d'amore fra una ragazza in procinto di sposarsi e la pittrice ingaggiata per dipingerne il ritratto. Un melodramma di ambientazione settecentesca scritto e diretto dalla regista francese Céline Sciamma che, a quanto pare, stando alle recensioni entusiastiche da Cannes, ha realizzato uno dei film più belli del 2019.