Fear The Walking Dead: uno spinoff che parte piano

Il nostro commento alle primissime battute dello spinoff di The Walking Dead, che ha l'onore e la responsabilità di nascere dalla costola dello show più seguito del momenti, e sembra prestare il fianco a critiche non dissimili...

Lo showrunner Dave Erickson, già produttore e sceneggiatore di Sons of Anarchy e Low Winter Sun, l'aveva detto fin da subito: "abbiamo scelto di avvicinarci alla storia in maniera lenta e graduale". D'altronde da uno show che nasce come costola di The Walking Dead era difficile aspettarsi una zombie series che fosse tutta azione. Eppure, ne siamo certi, le critiche a questo pilot di Fear the Walking Dead non solo non mancheranno, ma non saranno nemmeno troppo diverse da quelle che da anni vengono rivolte alla serie horror/apocalittica AMC: "Non succede niente", "Ma gli zombie dove sono?" etc etc...

Leggi anche: The Walking Dead: la serie dei record che non accontenta nessuno

Fear the Walking Dead: Kim Dickens e Cliff Curtis in un'immagine della serie
Fear the Walking Dead: Kim Dickens e Cliff Curtis in un'immagine della serie

Se da una parte tutte queste critiche possono certamente essere legittime, dall'altra possono anche essere interpretate come il più grande complimento che si possa fare ad uno spinoff, ovvero l'essere perfettamente coerente e fedele alla serie e all'universo a cui si ispira pur allontanandosene quanto possibile. Se infatti non c'è praticamente nulla (almeno per il momento) che possa direttamente legare le due serie, ad avvicinare questo Fear The Walking Dead allo show che da anni avvince milioni di telespettatori in tutto il mondo, c'è l'attenzione per i personaggi, il loro background e la loro psicologia ancor più che per gli eventi li coinvolgono.

L'inizio della fine

Fear the Walking Dead: Alycia Debnam Carey e Maestro Harrell interpretano Alicia e Matt Sale
Fear the Walking Dead: Alycia Debnam Carey e Maestro Harrell interpretano Alicia e Matt Sale

Come ormai sapranno probabilmente tutti, Fear The Walking Dead è sì uno spinoff ma è soprattutto un prequel: la storia prende il via quindi nel momento in cui l'apocalisse zombie non è ancora cominciata, ma si stanno manifestando i primi sintomi di quella che viene definita soltanto come una preoccupante influenza. L'atmosfera che si respira è più quella tipica da "thriller virale" - sullo stile dell'interessantissimo Contagion di Steven Soderbergh - che da survival horror vero e proprio. D'altronde la prima grande differenza tra le due serie AMC è proprio questa: in The Walking Dead i protagonisti sono dei sopravvissuti, persone che, per un motivo o per un altro, sono riusciti a scampare al pericolo iniziale e, sebbene dovranno superarne perfino di peggiori, fanno comunque parte di una elite, di una minoranza, di un gruppo di pochissimi (s)fortunati. Cosa sia successo a tutti coloro che non ce l'hanno fatta non ci è mai stato dato sapere, grazie all'espediente del coma del protagonista Rick che si risveglia in medias res.

Leggi anche: Uno zombie per tutte le stagioni: 10 declinazioni del morto vivente tra film e serie TV

Fear the Walking Dead: Cliff Curtis e Kim Dickens interpretano Travis e Madison
Fear the Walking Dead: Cliff Curtis e Kim Dickens interpretano Travis e Madison

Nel caso di questo spinoff nulla, o quasi, ci viene risparmiato: magari anche questa volta non sapremo niente della causa di questa letale epidemia, ma di certo assisteremo comunque in prima persona alla mutazione della società in cui viviamo noi spettatori in quella post-apocalittica e spaventosa che ha visto la trasformazione di persone normale in pistoleri (e balestrieri) spietati, pronti a tutto per vivere un giorno in più. Un'altra grande differenza è proprio qui, nel fatto che gli adulti protagonisti del nuovo show sono due insegnanti; non poliziotti quindi come Rick e Shane, non esperti nell'uso delle armi o in grado di gestire, anche psicologicamente, delle situazioni di stress, ma delle persone "normali" che nel momento in cui la fine sta per accadere inconsapevolmente continuano a preoccuparsi di problemi quotidiani che finiranno ben presto col diventare insignificanti.

Madison, Travis e il resto della loro famiglia diventeranno anche loro dei sopravvissuti? Questo è tutto da scoprire, ma di certo ci aspettiamo da questi personaggi una (graduale) trasformazione che finora non abbiamo potuto del tutto apprezzare negli altri personaggi della serie-ammiraglia.

Il coraggio di cambiare

Una trasformazione che dovrà coinvolgere anche la città di Los Angeles, visto che l'ambizioso setting scelto per questo spinoff non è certo un caso: spostandosi dal lato opposto degli Stati Uniti rispetto ai dintorni di Atlanta a cui eravamo abituati, i produttori dello show hanno implicitamente alzato il livello di (potenziale) spettacolarità per il futuro; infatti una cosa è scappare e sopravvivere agli attacchi degli zombie nei boschi della Georgia, tutt'altra cosa sarà farlo per le affollatissime strade di LA. Anche qui si tratta di una scelta piuttosto rischiosa ma che può certamente dare i suoi frutti; anzi tra tutte le novità dello show introdotte fino a questo momento, questa del cambio di scenario ci sembra anche quella pù potenzialmente riuscita e suggestiva come dimostrato dalla bella scena iniziale in cui si passa, in pochi minuti, da un luogo apparentemente isolato come una chiesa abbandonata ad una strada affollata nel mezzo della metropoli californiana.

Leggi anche: The Walking Dead: le scene più scioccanti di una serie dura a morire

Fear The Walking Dead: Kim Dickens in una scena del pilot
Fear The Walking Dead: Kim Dickens in una scena del pilot

Presto ancora per parlare del cast, ma di certo possiamo dire di aver apprezzato, e molto, la presenza della brava Kim Dickens, un'attrice che a 50 anni compiuti ha finalmente una grande opportunità da protagonista ma che già in passato ha spesso brillato anche se in ruoli secondari sul piccolo (Deadwood, Treme, Lost, Friday Night Lights) e sul grande schermo (The Blind Side, A qualsiasi prezzo, L'amore bugiardo - Gone Girl). Per il momento la sua Madison Clark ci è sembrato il personaggio migliore, il più "umano" e fragile, ma anche più combattivo. Siamo davvero curiosi di vedere cosa ne sarà di lei non solo nei prossimi episodi ma soprattutto nella seconda stagione, già annunciata, che dovrebbe offrire spunti ancora più interessanti e drammatici. Detto questo, vi prego non uccidetecela. Non subito almeno!

Poco horror, molto family drama

Le premesse quindi per fare di questo Fear una serie interessante ci sono senza alcun dubbio, quello che rimane da capire è quanto i "difetti" che citavamo in apertura possano pesare sul giudizio e l'interesse del pubblico e soprattutto quanto possano andare ad affievolirsi con il trascorrere di questa brevissima (6 episodi soltanto) prima stagione. Di certo il versante più horror ed action è destinato ad aumentare nei prossimi episodi, visto che l'epidemia è già cominciata e, sappiamo bene anche da The Walking Dead, sarà rapida e letale e impossibile da fermare. Il timore quindi di avere pochi zombie su schermo proprio non c'è, d'altronde fin dal titolo la serie promette di tornare a farci preoccupare proprio dei morti, e non tanto dei viventi come invece avviene per il gruppo di Rick.

Leggi anche: The Walking Dead: 10 cose che (forse) non sapete sulla serie zombie

Fear the Walking Dead: Kim Dickens, Frank Dillane e Cliff Curtis di fronte a un cadavere
Fear the Walking Dead: Kim Dickens, Frank Dillane e Cliff Curtis di fronte a un cadavere
Fear The Walking Dead: Frank Dillane nel pilot
Fear The Walking Dead: Frank Dillane nel pilot

L'unica vera perplessità riguarda l'aspetto familiare della vicenda, perché se è sicuramente interessante vedere al centro della vicenda una famiglia "moderna e disfunzionale", le tante problematiche accennate in questa prima ora (la dipendenza dalla droga del figlio, gli atti di ribellione della figlia, l'altra famiglia di Travis e il rapporto difficile con ex moglie e l'altro figlio) sicuramente avranno delle conseguenze anche nei prossimi episodi e il rischio che il tono da "family drama" possa appesantire e fagocitare gli aspetti più spettacolari dello show è assolutamente reale. Ma se la AMC riuscirà anche questa volta a trovare il perfetto equilibrio tra il prodotto di genere e quello più autoriale il successo è certamente assicurato.

E in Italia?

La locandina italiana di Fear The Walking Dead
La locandina italiana di Fear The Walking Dead

UPDATE: Dal 17 marzo, Fear the Walking Dead è in onda su Paramount Channel.

Un successo che però in Italia potrebbe tardare ad arrivare vista la paradossale situazione dei diritti: lo scorso 30 giugno il canale Horror Channel (di proprietà proprio della AMC) annunciava di aver firmato un contratto esclusivo per la prima TV italia di Fear The Walking Dead (Fear the Walking Dead in esclusiva su Horror Channel Italia!) con trasmissione in differita di sole 24 ore rispetto agli Stati Uniti.

Gioia e tripudio dei fan, peccato che esattamente il giorno dopo, 1 luglio, il canale non fosse più disponibile su Sky e che quindi questa prestigiosa esclusiva sia diventata un'arma a doppio taglio: da un lato un modo per Horror Channel per fare pressione grazie ai propri fan e a trovare un accordo con Sky per tornare sulla piattaforma, dall'altro l'impossibilità per il pubblico italiano di godersi lo spinoff di uno dei maggiori successi seriali dell'ultimo decennio.

Movieplayer.it

3.5/5