South Park censurato in Cina, i creatori rispondono: "Anche noi non amiamo libertà e democrazia"

South Park è stato censurato in Cina dopo un episodio considerato offensivo dalle autorità e i creatori della serie animata hanno risposto con un messaggio molto ironico.

South Park è la più recente vittima della censura cinese dopo un episodio in cui Randy Marsh va all'estero e viene arrestato, episodio che ha portato alla rimozione della serie online, suscitando la perplessità dei fan che risiedono in Cina.

Al centro della polemica c'è la puntata di South Park intitolata Band in China in cui Randy Marsh parte per la Cina per vendere marijuana e viene in seguito arrestato, ritrovandosi alle prese con un duro trattamento. Tra i prigionieri ci sono anche Pooh e Pimpi, vietati in Cina dopo i paragoni apparsi online tra il simpatico orsetto e il leder cinese Xi Jingping. Nella puntata si mostra poi un produttore che vuole realizzare un film sul nuovo gruppo metal di Stan Marsh, che deve però adattarsi alle richieste per evitare la censura cinese.
Ogni riferimento alla serie è scomparso dai social media, i video e gli episodi sono stati rimossi dal servizio di streaming Youku e su Baidu's Tieba ogni discussione riguardante lo show non è accessibile presentando un messaggio di errore che dichiara "In base alle leggi e ai regolamenti in vigore, questa sezione è temporaneamente chiusa".

La serie di Comedy Central è quindi "scomparsa" dai social media e dai siti cinesi e i creatori della serie animata, Trey Parker e Matt Stone, hanno dichiarato online: "Come l'NBA, accogliamo i responsabili della censura cinese nelle nostre case e nei nostri cuori. Anche noi amiamo di più i soldi rispetto alla libertà e alla democrazia. Xi non somiglia affatto a Winnie Pooh. Sintonizzatevi sul nostro episodio numero trecento questo mercoledì alle 10. Lunga vita al Grande Partito Comunista Cinese! Possa il raccolto di sorgo di questo autunno essere generoso! Ora va bene Cina?".