John Cleese: dopo la difesa a J.K. Rowling, nuove accuse di transfobia su Twitter

John Cleese, veterano dei Monty Python, che aveva difeso J.K. Rowling, ha postato una serie di tweet discutibili sulla questione dei diritti dei trans.

Monty Python e il sacro Graal
Monty Python e il sacro Graal

John Cleese, veterano dei Monty Python, ha postato una serie di tweet discutibili sulla questione dei diritti dei trans. Il noto comico inglese è già stato oggetto di controversie quando ha firmato una lettera in difesa di J.K. Rowling, più volte criticata per affermazioni ritenute transfobiche (Cleese è apparso nei primi due film di Harry Potter nei panni di Nick Quasi-Senza-Testa).

In una serie di risposte a critiche di altri utenti di Twitter, Cleese ha da un lato affermato di avere una conoscenza superficiale delle problematiche transgender, e di essere maggiormente preoccupato da questioni legate alla corruzione e alla violenza delle forze dell'ordine, e dall'altro ha scritto alcune battute di dubbio gusto: quando gli è stato chiesto perché non può lasciare che le persone trans siano quello che vogliono essere, ha risposto "Sotto sotto io voglio essere una poliziotta cambogiana. È concesso, o è poco realistico?"

Animali fantastici: perché affidare a J.K. Rowling la sceneggiatura è stato un errore

Brian di Nazareth
Brian di Nazareth

Non è la prima volta che John Cleese si fa notare per affermazioni forti e discutibili: nel 2016 è stato fra coloro che hanno apertamente sostenuto la Brexit, dicendo di non avere fiducia nell'Unione Europea. Per lo stesso motivo, dalla fine del 2018 vive sull'isola di Nevis, nei Caraibi, perché non sopporta più Londra, città che si era opposta alla Brexit, e ha affermato, sulla base di testimonianze di amici che ancora ci vivono, che la capitale britannica "non è più una città inglese", allusione alla popolazione multiculturale che è stata apertamente contestata dal sindaco Sadiq Khan.

Più recentemente Cleese ha apertamente criticato la BBC per la decisione provvisoria di rimuovere un episodio della sitcom Fawlty Towers a causa di una sequenza contenente epiteti razzisti. Cleese, che in passato aveva autorizzato un montaggio alternativo senza le parole incriminate (per consentire la messa in onda durante la fascia protetta), ha difeso la scena in questione spiegando che il linguaggio forte sottolineava la natura bigotta del personaggio che lo usava.