I fantastici 5: presentata al Festival di Venezia la nuova serie con Raoul Bova

La nuova serie con Raoul Bova, intitolata I fantastici 5, è stata presentata durante la giornata di oggi presso l'80esima edizione del Festival di Venezia.

I fantastici 5: presentata al Festival di Venezia la nuova serie con Raoul Bova

Si è tenuto oggi 7 settembre nella cornice del Festival di Venezia, presso La Villa dell'Hollywood Reporter, la presentazione della serie I fantastici 5, alla presenza dei protagonisti Raoul Bova, Fiorenza D'Antonio, Enea Barozzi, Chiara Bordi, Vittorio Magazzù, della sceneggiatrice Elena Bucaccio, del produttore Luca Bernabei e delle atlete paralimpiche Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini.

I Fantastici 5 è una serie tv in 8 puntate da 50 minuti prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo e con Raoul Bova, Gianluca Gobbi, Francesca Cavallin, Gaia Messerklinger, Chiara Bordi, Vittorio Magazzù, Fiorenza D'Antonio, Enea Barozzi, Rachele Luschi e Giulia Patrignani.

I fantastici 5 racconta l'attività sportiva, le difficoltà, le passioni e le relazioni di un gruppo di atleti disabili della Società Sportiva di Atletica Leggera Nova Lux, e del loro allenatore, Riccardo Bramanti, interpretato da Raoul Bova.

Riccardo ha dedicato la sua vita alle sue più grandi passioni: l'atletica e l'allenamento, anche a costo di trascurare la moglie e le figlie, Anna e Giorgia, con cui Riccardo fatica ad entrare in sintonia. Già perché circa quattro anni prima il matrimonio di Riccardo non ha retto e, a seguito della separazione dei genitori, le due ragazze si sono trasferite in Germania con la madre.

Dopo la morte della madre, avvenuta circa sei mesi fa, Anna e Giorgia sono tornate a vivere con Riccardo, ma per lui è stato come accogliere in casa due sconosciute: le ha lasciate che erano bambine, ora sono due adolescenti pronte a diventare donne.

Oggi ritroviamo Riccardo intento a guidare un gruppo di giovanissimi atleti under 12 in un modesto campetto di provincia. Una semplice telefonata però, sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l'atletica paralimpica italiana. I quattro velocisti che Riccardo dovrà allenare, continuamente sotto i riflettori di stampa sportiva e non, si devono preparare agli Europei che si svolgeranno di lì a tre mesi.

Sono: Greta, amputata e con una protesi alla gamba sinistra; Christian, sulla sedia a rotelle; Elia con difficoltà neuronali legate al movimento; Marzia, non vedente. Insieme a loro c'è anche Laura, ragazza amputata ad una gamba appena arrivata al centro ma di cui Riccardo intuisce subito le potenzialità. Quattro superstar e una giovane promessa: per Riccardo non è un'occasione, è LA occasione che stava aspettando per rilanciarsi ad alti livelli.

Il rapporto con i ragazzi però tarda a sbocciare. Riccardo scopre di non godere della fiducia né di Sofia Calabresi (interpretata da Francesca Cavallin), presidente della società, che gli impone un ruolo più da "controllore" che da allenatore, né degli atleti, schivi ed individualisti, presi da problemi personali e medici, da vicende amorose e legali, alla continua ricerca della propria identità. Riccardo scopre presto come per quei ragazzi la parola "sport" faccia rima con "tutto"; decide quindi di allenarli prima di tutto per trasmettere la sua passione per lo sport, che non deve mai diventare ossessione.

Inizia così il viaggio di Riccardo, supportato da due figure: Freddie, l'amico di vecchia data e attuale medico della società, uomo dal cuore buono e dai modi buffi - oggi in carrozzina - che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio; e Alessandra, tutta coraggio e spavalderia, fisioterapista della Nova Lux amputata ad una gamba. Non ama i freni inibitori e trascinerà con sé anche Riccardo, facendogli riscoprire la bellezza di prendere la vita con più leggerezza.

Riuscirà Riccardo a rendere questo gruppo di singoli una squadra? Potrà un allenatore "di bambini", trascinare quattro giovani atleti professionisti sul tetto d'Europa? Riuscirà a reinstallare in loro la felicità di praticare sport? E lui? Recupererà il rapporto con le figlie, riscoprendo verità dimenticate e ritrovando la sua felicità?