Charlie Kaufman agli sceneggiatori: "Non lavorate in funzione del box-office"

Lo sceneggiatore Premio Oscar per Se mi lasci ti cancello si è rivolto ai colleghi spronandoli a lavorare senza il pensiero fisso degli incassi.

Charlie Kaufman agli sceneggiatori: 'Non lavorate in funzione del box-office'

Lo sceneggiatore di Se mi lasci ti cancello e Essere John Malkovich, Charlie Kaufman, ha preso di mira i "piani alti" di Hollywood nel corso di un suo intervento ai Writers Guild Awards la scorsa notte, dove è stato premiato con il massimo riconoscimento del settore.

"Siamo portati a credere che quello che facciamo sia secondario rispetto a quello che fanno loro", ha detto Kaufman, riferendosi ai dirigenti che prendono decisioni per paura al fine di conservare il proprio posto di lavoro. "Il nostro lavoro consiste nel riflettere il mondo che ci circonda, nel dire ciò che è vero di fronte a tante bugie. Il resto è solo una vetrina, nel migliore dei casi, e un trionfo della volontà, nel peggiore", ha detto.

Kaufman ha poi citato l'opera della poetessa Adrienne Rich: "So che l'arte non significa nulla se si limita a decorare la tavola del potere che la tiene in ostaggio". La sala si è ammutolita mentre Kaufman continuava: "Il mondo è bello. Il mondo è incredibilmente complicato. E noi abbiamo l'opportunità di esplorarlo. Se rinunciamo a questo per un contentino, allora siamo uguali a quei dirigenti".

"Ho perso la palla al balzo, ho sprecato anni cercando l'approvazione di persone che avevano i soldi. Non lasciatevi intrappolare nel loro mondo fatto di numeri al box-office. Non si lavora per gli incassi. Lavorate per il mondo. Rendete onesta la vostra storia e raccontatela. Ci hanno ingannato facendoci credere che non potevamo farcela senza di loro. La verità è che loro non possono fare nulla di valido senza di noi", ha detto Kaufman.

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Kaufman ha infine ringraziato la WGA per averlo spinto a riflettere sulla natura della scrittura a Hollywood con la decisione di conferirgli lo Screenwriting Laurel. Gli ha dato "l'opportunità di riflettere su ciò che è importante per me nel lavoro che facciamo".