L'Italia 'Cafonal' di Paolo Sorrentino

Il regista de Il Divo ha anticipato che gli piacerebbe portare sul grande schermo un ritratto dell'Italia cafona immortalata dalle immagini forti e imbarazzanti raccolte in Cafonal, il libro di Roberto D'Agostino e del fotografo Umberto Pizzi.

In attesa che Il Divo approdi nelle sale americane, a maggio, Paolo Sorrentino pensa già al suo prossimo lavoro che si preannuncia decisamente interessante e che è destinato a far discutere. Il regista de Le conseguenze dell'amore ha anticipato al Corriere della Sera che la sua prossima pellicola - che vorrebbe produrre con la Indigo Film - potrebbe ispirarsi alle foto raccolte nel libro Cafonal - Gli italiani nel mirino di Dagospia, firmato da Roberto D'Agostino e dal reporter Umberto Pizzi.

"Sfogliando il libro, ma guardando anche alcuni programmi televisivi e leggendo i giornali, sono rimasto affascinato dall'universo della mondanità globale di oggi" - ha spiegato Sorrentino - "omologata al gusto televisivo, e che si ispira al gossip di Dagospia, ma anche a una classe dirigente certo non solo romana, a un universo strampalato che mi fa pensare a che punto siamo arrivati". Il regista però pur facendo riferimento alla La Dolce Vita di Federico Fellini, "Cantore della mondanità degli anni '60", e volendo spiegare il divismo meno affascinante dei giorni nostri, ha già chiarito che non accetta alcun paragone con il film interpretato da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg.

A sfogliare le pagine di Cafonal, si resta affascinati e schifati dagli scatti più forti che riguardano politici, i sedicenti vip della televisione, del cinema e dello sport, ex-glorie di Cinecittà sorpresi alle feste e agli eventi mondani in pose e smorfie grottesche, mentre tuffano il naso tra i seni della soubrette di turno o si ingozzano avidamente al buffet. (nella foto, che fa parte del volume, l'attrice Silvana Pampanini)