Locarno 2012, giorno 8: Gael Garcia Bernal dice No

Arriva a Locarno l'attore e produttore messicano, amatissimo dal pubblico, che presenterà il drammatico No di Pablo Larrain. In concorso le visioni poetiche di Jem Cohen.

L'ospite di oggi al Festival di Locarno è l'attore messicano Gael Garcia Bernal. La star, in Svizzera per ritirare l'Excellence Award, si recherà in Piazza Grande per introdurre il bellissimo No. La pellicola, presentata in anteprima mondiale al Cannes Film Festival pochi mesi fa, conclude la trilogia sulla dittatura cilena firmata da Pablo Larrain. No è un biopic incentrato sulla figura di René Saavedra, giovane pubblicitario responsabile della campagna a favore del no nel referendum per la rielezione di Pinochet del 1988. Contro ogni probabilità e a dispetto delle minacce e pressioni provenienti dall'entourage di Pinochet, Saavedra riuscirà a coniare una serie di slogan positivi e ironici incentrati sul concetto di felicità che ridaranno speranza a un paese senza libertà. Da non perdere per lo straordinario lavoro di Pablo Larrain nella ricostruzione visiva del look di un'epoca che si riflette nell'aspetto dei personaggi, nella fotografia sgranata, nell'ambiente, nel formato televisivo della pellicola e nella perfetta alternanza tra vere immagini di repertorio e sequenze girate ex novo.

I film in concorso oggi sono tre. Il primo, Somebody Up There Likes Me, è una commedia surreale indie diretta da Bob Byington. Keith Poulson interpreta un uomo incapace di invecchiare. Senza una ragione tutti intorno a lui mutano mentre il suo aspetto rimane lo stesso. Tra matrimoni falliti, divorzi a tutto spiano, paternità e inconsistenza esistenziale, alla fine, insieme all'amico cameriere, decide di mettersi in proprio e aprire una catena di locali che vendono solo pizza e gelato. Nel cast l'inconfondibile Nick Offerman, star di Parks and Recreation. Ancora Stati Uniti, stavolta in veste di co-produttori insieme all'Austria del poetico Museum Hours. Il videoartista Jem Cohen sceglie la via del cinema narrativo, ma non troppo, per mostrare l'incontro tra un garbato custode del Kunsthistorisches Museum di Vienna e una misteriosa visitatrice straniera, in città per visitare la cugina in coma. L'occasione permetterà ai due conoscenti di esplorare angoli di una città elegante e decadente. Torniamo in Francia col drammatico La fille de nulle part di Jean-Claude Brisseau. Il film, in anteprima mondiale, vede protagonista lo stesso regista nei panni di un professore di matematica vedovo, ormai in pensione, che trascorre le giornate scrivendo un libro sul funzionamento della mente. Un giorno l'uomo si imbatte in Dora (Virginie Legeay, giovane vagabonda ferita, e decide di accoglierla in casa sua per curarla. Dopo l'arrivo della ragazza, però, strani fenomeni iniziano a verificarsi nella dimora del professore. Un dramma paranormale casalingo e artigianale con implicazioni filosofiche. Curiosi i fantasmi in salsa francese.