Supernatural 14: la nuova stagione fatica a decollare

Dean e Sam continuano a fronteggiare l'arcangelo Michele in una stagione che porta a casa la prima tranche di episodi con non poca fatica.

Supernatural: Jensen Ackles, Misha Collins e Jared Padalecki nell'episodio Let the Good Times Roll
Supernatural: Jensen Ackles, Misha Collins e Jared Padalecki nell'episodio Let the Good Times Roll

La corsa di Supernatural continua a sembrare inarrestabile: cambiano gli sceneggiatori, qualche attore se ne va, qualcun altro ritorna, ma The CW continua a puntare ogni anno su un serial che festeggerà a breve il traguardo del trecentesimo episodio con una guest star d'eccezione. Jeffrey Dean Morgan tornerà a vestire i panni di John Winchester per una puntata speciale. Sarà una riunione di famiglia piuttosto imbarazzante visto che sua moglie Mary (Samantha Smith) negli ultimi tempi sembrerebbe essersi presa una sbandata per Bobby (Jim Beaver). Come avrete intuito, la quattordicesima stagione di Supernatural ha cercato di cambiare un po' lo status quo ma i risultati sono stati piuttosto deludenti. E visto che la stagione si interrompe con lo stesso cliffhanger con cui si era conclusa la precedente, chi scrive questa recensione di Supernatural 14 non può fare a meno di pensare che gli autori abbiano finito le idee.

Morti e risorti

La scorsa stagione si era conclusa con un certo coraggio: Dean (Jensen Ackles) ha ceduto il suo corpo all'arcangelo Michele per sbarazzarsi una volta per tutte di Lucifero (Mark Pellegrino). Ovviamente era difficile credere che gli autori si sarebbero giocati definitivamente le loro carte migliori, ma non ci aspettavamo che Dean tornasse in sé letteralmente in due puntate e che Nick, il tramite di Lucifero, fosse ancora vivo. Su quest'ultimo gli sceneggiatori hanno cominciato a imbastire una sottotrama davvero inquietante che però, procedendo a singhiozzi, da un episodio all'altro ha perso subito mordente, rimanendo temporaneamente incompiuta.

Supernatural: Mark Pellegrino, Alexander Calvert e Jared Padalecki nell'episodio Let the Good Times Roll
Supernatural: Mark Pellegrino, Alexander Calvert e Jared Padalecki nell'episodio Let the Good Times Roll

Molto più godibile, invece, la crescita di Jack (Alexander Calvert). Il figlio di Lucifero, avendo perso i poteri di Nefilim, ha intrapreso un percorso di crescita che in un certo senso ha influenzato ogni dinamica di gruppo. Attraverso il nuovo cacciatore, ansioso di imparare il mestiere e di dimostrare il suo valore anche nei limiti della forma umana, gli autori sono riusciti a delineare nuovi aspetti di personaggi che ormai conosciamo da anni come Dean, Sam (Jared Padalecki) e ovviamente Castiel (Misha Collins). Forse la soluzione di far morire Jack e riportarlo subito in vita può sembrare frettolosa, ma la puntata "Byzantium" riesce a coinvolgere gli spettatori proprio grazie all'empatia instaurata col giovane attore, sempre più a suo agio nella parte dopo un inizio non proprio memorabile.

Supernatural: Alexander Calvert nell'episodio Let the Good Times Roll
Supernatural: Alexander Calvert nell'episodio Let the Good Times Roll

La puntata incentrata su Jack e sul suo temporaneo trapasso è servita a reintrodurre nella storia, con l'aiuto indiretto di Nick, anche il Nulla che avevamo incontrato la scorsa stagione quando Castiel è risorto. Non è ancora chiara la natura di questa entità che sembrerebbe presiedere l'Aldilà degli angeli, ma è probabile che si tratti del vero avversario che i nostri dovranno affrontare. Va benissimo: è un nemico inquietante, potentissimo e temibile che potrebbe scuotere l'ormai trita e ritrita guerra contro angeli e demoni.

Michele contro tutti

Supernatural: Jared Padalecki in una scena dell'episodio Let the Good Times Roll
Supernatural: Jared Padalecki in una scena dell'episodio Let the Good Times Roll

La stagione, come dicevamo, è cominciata e proseguita senza una direzione precisa, seminando alcune comparse - Felicia Day, Kim Rhodes[, David Haydn-Jones - senza dare troppo rilievo a nessuna di esse. Se le solite puntate "leggere" ci hanno divertito il giusto - Mint Condition, in particolare - non possiamo che essere rimasti delusi dai mefistofelici piani di Michele, arcangelo potentissimo che si è semplicemente messo a potenziare i soliti vampiri e licantropi. Sono creature banali, facili da rappresentare sul piccolo schermo con budget ristretti, ma ormai non suscitano alcun stupore. In generale, non ci è sembrato che la sceneggiatura sia riuscita a valorizzare il nuovo avversario dei Winchester, e nel corso di questi primi nove episodi abbiamo riscontrato un netto calo di inventiva e fantasia: due caratteristiche che hanno fatto spiccare Supernatural nei suoi anni migliori.

Supernatural: Jim Beaver nell'episodio Let the Good Times Roll
Supernatural: Jim Beaver nell'episodio Let the Good Times Roll

Le cose potrebbero cambiare quando Supernatural tornerà a gennaio con la seconda tranche di episodi. Il midseason finale - decisamente più avvincente rispetto agli episodi precedenti - ha riportato Dean al punto di partenza: nuovamente posseduto da Michele, si appresta a scatenare un esercito di mostri su Kansas City, e nessuno dei nostri eroi sembrerebbe essere in grado di fermarlo. A questo punto, però, è difficile credere che gli autori avranno il coraggio di andare fino in fondo e dividere definitivamente Sam e Dean. Servirà, insomma, una trovata più interessante del solito, un colpo di scena che possa davvero catturare l'attenzione degli spettatori. Al momento ci sembra solo di girare in cerchio.

Movieplayer.it

2.0/5