Revenge: Commento all’episodio 4x08, Contact

Dopo il fatidico confronto della settimana scorsa, David Clarke svela a sua figlia Emily Thorne alcuni segreti sul proprio passato, mentre una torbida minaccia sembra mettere in pericolo l'uomo e tutte le persone legate a lui.

Il plot

David Clarke fa portare Victoria Grayson in ospedale, dopo che la donna è stata colpita da una violenta scossa elettrica; mentre Victoria giace priva di coscienza, David si confronta nuovamente con sua figlia, la quale gli rinfaccia di non essersi mai fatto vivo. David le rivela di essere stato tenuto prigioniero molti anni da un misterioso rivale di Conrad Grayson, per poi liberarsi e tornare allo scoperto solo dopo che la sua reputazione era stata ristabilita.

Intanto, alcuni individui mascherati penetrano nella stanza di Victoria per aggredire David, ma il provvidenziale intervento di Emily li mette in fuga. Nella stazione di polizia fa il suo ingresso un agente dell'FBI, Kate Taylor, per un'indagine di omicidio; l'agente Taylor sceglie come suo braccio destro Jack Porter. Daniel, invece, è sempre più scioccato dal comportamento di Louise Ellis, che si introduce nella doccia insieme a lui, e dichiara che lei non sarà più sua cliente. Anche Nolan Ross si rende conto della follia di Louise e accetta di collaborare con Margaux LeMarchal per neutralizzarla, a patto che quest'ultima riabiliti il nome di Nolan.

Commento all'episodio

Revenge: Emily VanCamp e James Tupper in Contact
Revenge: Emily VanCamp e James Tupper in Contact

Un ottavo episodio altalenante per la quarta stagione di Revenge: dopo i colpi di scena della scorsa puntata, in Contact prosegue infatti il faccia a faccia fra Emily e suo padre David, con l'introduzione di un nuovo subplot relativo ad un oscuro avversario del quale non si sa ancora pressoché nulla. L'ennesimo espediente sensazionalistico e inverosimile, che tuttavia prendiamo per buono e che potrebbe servire a smuovere un po' le acque negli Hamptons. Contact, in effetti, comincia a mostrare qualche segnale di stanchezza, mentre il nucleo narrativo rimane il difficile ed aspro confronto fra padre e figlia, incapaci di un vero ritrovamento a causa dei rispettivi segreti che li tengono separati.

Revenge: Gabriel Mann ed Elena Satine in Contact
Revenge: Gabriel Mann ed Elena Satine in Contact

Il punto debole dell'episodio, comunque, è costituito dalla storyline sempre più assurda sul triangolo Daniel / Margaux / Louise: un personaggio, quest'ultimo, totalmente delirante, al quale la serie riserva (ancora una volta) sequenze da pessima soap opera, bizzarre allucinazioni stile Psycho e orribili immagini photoshoppate con la testa di Victoria. Difficile che la storyline di Louise possa apportare ancora molto a Revenge, e la speranza è che gli autori la facciano giungere al capolinea il prima possibile. A tale scopo potrebbe risultare utilissimo pure il contributo di Nolan, al quale (come al solito) è riservata la battuta più divertente dell'episodio, rivolta all'improbabile poliziotto Jack Porter: "Don't cry for me, Sergentina".

I momenti bislacchi dell'episodio

Revenge: l'attrice Emily VanCamp nell'episodio Contact
Revenge: l'attrice Emily VanCamp nell'episodio Contact

La sequenza della doccia con Daniel e Louise è fin troppo scialba e banale per poter essere presa in considerazione; invece, come massimo momento bislacco della settimana non potevamo non citare la furibonda lotta all'interno della camera d'ospedale di una Victoria priva di sensi, attorno al cui capezzale si consuma il furioso corpo a corpo fra David, i suoi sconosciuti aggressori mascherati e - ovviamente - una Emily che salta fuori come l'Uomo Ragno (da sotto un letto!), sfodera mosse degne di un ninja e sgomina questi non troppo abili sicari in quattro e quattr'otto... indossando, manco a dirlo, la sua leggendaria tuta nera da combattimento!

What's next

La sequenza finale di Contact, accompagnata dalle note di una canzone dal titolo emblematico, No Rest for the Wicked di Lykke Li, ci lascia con un clamoroso cliffhanger: Emily ha sequestrato uno degli aggressori ed ora lo tiene prigioniero a Grayson Manor, pronta addirittura a torturarlo per avere delle risposte. Risposte per le quali dovremo attendere il prossimo episodio...

Conclusioni

Revenge: Karine Vanasse e Gabriel Mann in una scena dell'episodio intitolato Contact
Revenge: Karine Vanasse e Gabriel Mann in una scena dell'episodio intitolato Contact

Gravato da diversi subplot non particolarmente accattivanti o avvincenti (quello relativo a Louise e Daniel e l'ingresso sulla scena dell'agente dell'FBI Kate Taylor), Contact non si impone certo come un episodio troppo brillante né avvincente nella narrazione di Revenge, pur riservando ugualmente diversi momenti degni di nota e una sequenza dal tono perfino action, con Emily in versione guerriera ninja, da perfetto guilty pleasure.

Movieplayer.it

2.5/5