Il Blu-ray di Il buono il matto il cattivo

Ottima edizione in alta definizione per questo divertente western alla coreana: il reparto tecnico è di alto livello, addirittura straordinario il reparto extra.

Scoppiettante, divertente e ben realizzato: funziona alla grande il western alla coreana Il buono il matto il cattivo, diretto da Kim Ji-woon che ha cercato di dare un'impronta orientale al cinema di Sergio Leone, infarcendolo di ironia e gag a volte surreali.
Il film è ambientato nella Manciuria degli anni '30, nella quale tre temibili pistoleri (un killer dal sogghigno inquietante, un cacciatore di taglie e un ladro-rapinatore) sullo sfondo della lotta d'indipendenza di Corea dal Giappone, lottano per accaparrarsi una misteriosa mappa che dovrebbe indicare un immenso tesoro.
Tanta azione, scene frenetiche e un pizzico di humour rendono il film sicuramente godibile, confermando il talento del regista coreano.

Ora Il buono il matto il cattivo viene proposto anche in alta definizione per la collezione Far East Film di Tucker Film (e distribuzione CG Homevideo) e conferma la qualità dei prodotti usciti finora per questa collana, proponendo un ottimo reparto tecnico e una sezione extra davvero straordinaria.

Il video propone subito un quadro dal croma rigoglioso e dal dettaglio elevato, apprezzabile anche nelle lunghe panoramiche iniziali, negli interno del treno e in tutti i primi piani, porosi, definiti e con incarnati molto naturali. Il film prosegue sempre su questo alto livello di qualità per tutta la sua durata, con alcune flessioni solo in alcune scene meno illuminate, dove il nero tende un po' a inghiottire i particolari circostanti con conseguente perdita di dettaglio. Poca cosa in un contesto molto valido.

Buone notizie anche dal reparto audio, che propone anche in italiano una traccia DTS-HD decisamente valida e coinvolgente, capace di offrire un'ampia spazialità a tutto campo, con un asse posteriore molto attivo e dettagliato a supporto del fronte anteriore. La dinamica è buona, gli effetti panning continui e precisi, le entrate del sub puntuali ma mai invadenti.

Addirittura eccezionale il reparto extra, che parte con un'intervista all'espeerto Emanuele Sacchi di circa 24 minuti, per poi proporre un incredibile e curatissimo making of che dura addirittura un'ora e mezza e sviscera mille argomenti sul film fra interviste e riprese sul set. Si prosegue ancora con una serie di interviste a regista e cast (19 minuti), una serie di finali alternativi (7') e i trailer della Far East Film Collection.