Four Weddings and a Funeral, la recensione: il romanticismo moderno di Mindy Kaling

La recensione di Four Weddings and a Funeral, la serie di Mindi Kaling in catalogo su StarzPlay dal 27 Febbraio 2020.

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Four Weddings and a Funeral: Nathalie Emmanuel e Nikesh Patel in una scena della serie

Un ragazzo corre all'impazzata per riuscire a prendere un aereo al fine di dichiarare i propri sentimenti al grande amore della sua vita. No, non è la scena topica dell'ennesima commedia romantica al cinema, anche se con le romcom ha tutto a che fare. È una delle caratteristiche che ritornerà nella nostra recensione di Four Weddings and a Funeral, la miniserie creata da Mindy Kaling liberamente ispirata all'omonimo film del 1994 diretto da Mike Newell con Hugh Grant e Andie MacDowell, in onda negli Usa su HULU e arrivata da noi il 27 febbraio su Starzplay.

Tutto e il contrario di tutto di una commedia romantica

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Four Weddings and a Funeral: John Reynolds in una scena della serie

La miniserie in 10 episodi non è un remake del film originale, un cult per il genere, ma trae semplicemente ispirazione dal suo soggetto e dalla sua struttura giocando con lo spettatore sulle proprie caratteristiche. Un gruppo di amici newyorchesi si ritrova a Londra per il matrimonio di uno di loro, da qui nascerà una sequela di eventi che porterà ognuno di loro alla ricerca della propria anima gemella attraverso altri tre matrimoni e, ahimè, un funerale. Come per il titolo della pellicola originale, non è detto che le suddette cerimonie coinvolgano in prima persona uno dei protagonisti, ma da spettatori siamo sicuri che vi parteciperanno in qualche modo e che saranno scenario di decisioni e colpi di scena importanti.

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Four Weddings and a Funeral: Nathalie Emmanuel e Rebecca Rittenhouse nella serie

Quindi mentre prosegue nella visione il pubblico si chiederà di chi sarà il prossimo matrimonio (e funerale), mentre assiste a tutte le caratteristiche della commedia romantica cinematografica - lui, lei, l'altro, l'altra, i migliori amici che forse sono qualcosa di più, la coppia improbabile, la coppia snob, quella "cafona". Gli stilemi del genere si incastrano e alternano per dare vita a un quadro pittoresco dell'amore negli anni 2000. Tra app per incontri, matrimoni in larga scala, cerimonie rustiche, divari tra classi sociali, Four Weddings and a Funeral riflette in modo leggero non solo sul romanticismo contemporaneo, ma anche sulla nostra società e sull'intrattenimento televisivo, facendo il verso ai reality amorosi come The Bachelor o ancora a quelli più "cafoni" come Jersey Shore.

Il romanticismo moderno di Mindy Kaling

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Four Weddings and a Funeral: Nathalie Emmanuel e Nikesh Patel in una foto di scena della serie

Quanti di noi quando sono stati invitati a un matrimonio di amici o conoscenti non hanno storto la bocca per l'impegno del regalo da dover fare o soprattutto per la sequela di domande, sia che si vada accompagnati o da single, che spaziano dal "E allora a quando il vostro matrimonio?" a "ma non è ora che ti accasi anche tu?". Four Weddings and a Funeral si fonda proprio sul cinismo che non riesce a smettere di sognare tipico della scrittura di Mindy Kaling - con tanti riferimenti alla cultura pop, giochi di parole, e qualche guest presa in prestito dai film cult del genere, come Dermot Mulroney (Il matrimonio del mio migliore amico).

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Four Weddings and a Funeral: Nathalie Emmanuel e Rebecca Rittenhouse una scena della serie

Anche al centro del film vi era un gruppo affiatato di amici: se lì erano Charles, Tom, Gareth, Matthew, Fiona, David, Rossella (con l'outsider Carrie), qui abbiamo Maya, Ainsley, Duffy, Craig, Zara, Gemma (con l'outsider "Kash con la Kappa", come recita il titolo del primo episodio) ma nella miniserie il "gioco delle coppie" è al suo massimo. La scrittura di Mindy Kaling celebra e allo stesso tempo prende il giro le commedie romantiche che ci hanno accompagnato negli anni d'oro - da Il matrimonio del mio migliore amico a Love Actually - L'amore davvero - proprio come aveva già fatto nella sua serie The Mindy Project, dove la ginecologa da lei interpretata doveva rimettere in sesto il "progetto" della propria vita professionale ed amorosa. L'amicizia è quindi un tema portante tanto quanto l'amore in questa miniserie e viene celebrata al suo massimo con i personaggi di Ainsley e Maya.

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Four Weddings and a Funeral: Londra in un'immagine tratta dalla serie

Four Weddings and a Funeral è ambientato tra Londra e New York, ma è all'aplomb british che Kaling e il suo "storico" collaboratore Matt Warburton tendono ad affidarsi per raccontare questa storia. Nell'omaggiare il film del 1994, oltre a soggetto e struttura il duo di sceneggiatori prende in prestito anche uno degli interpreti per un cameo, e condisce la trama di temi come immigrazione - non poteva essere altrimenti visto il background da sceneggiatrice donna di origini indiane e in carne di Kaling - e politica, ma in modo leggero rispettando il genere in cui si iscrive. La scenografia, la fotografia e i costumi patinati rendono la visione serena, sicuramente lontano dai Gallagher di Shameless, e in cui gli scossoni saranno sentimentali e non visivi. La sfera omosessuale dell'amore è presente più sullo sfondo, come lo era nel film del 1994, anche se porta ad alcune svolte importanti nella trama.

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Chi è Mindy Kaling?

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Four Weddings and a Funeral: una scena della serie

Forse in molti si chiederanno chi è la creatrice di questa miniserie, Mindy Kaling, purtroppo ancora poco conosciuta in Italia e forse un po' l'erede di Tina Fey. Dopo essere stata sia davanti che dietro la macchina da presa in The Office, remake americano di grande successo dell'omonima comedy inglese, che le ha fatto saltare la gavetta di molti comici americani, il SNL, ha avuto la propria comedy personale The Mindy Project, in onda per sei stagioni prima su FOX e poi su HULU. Più di recente, potreste averla vista fare una comparsata con un personaggio un po' alter ego di se stessa in The Morning Show su Apple Tv+ o ancora al cinema accanto a Emma Thompson nel film E alla fine arriva Katherine (Late Night), di cui è anche sceneggiatrice.

Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione di Four Weddings and a Funeral senza corsa all’aeroporto ma apprezzando questa trasposizione a episodi del soggetto del film del 1994, senza farne un remake e attualizzandolo alla contemporaneità. La miniserie contiene tutti i pregi e i difetti della scrittura di Mindy Kaling, ovvero il celebrare e il prendere in giro allo stesso tempo ciò che contraddistingue il genere della commedia romantica, e la società in cui viviamo; l’essere irriverente e allo stesso tempo rispettosa; il creare personaggi ben caratterizzati per poi rischiare di farne una macchietta; aprire forse troppe sottotrame non riuscendo poi a dare il giusto spazio a tutte. Nel complesso un piacevolissimo intrattenimento per chi ama il genere e, in un freddo weekend, vuole stare sotto le coperte a mangiare gelato e gustarsi una storia che, almeno quella, sa che finirà bene.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • I pregi della scrittura di Mindy Kaling, ovvero il celebrare e allo stesso tempo prendere in giro le caratteristiche delle commedie romantiche.
  • Il non essere stato un remake del film originale ma aver solo preso spunto dal soggetto e dalla sua struttura.
  • L’aver attualizzato e modernizzato la storia condendola di temi attuali, come l’immigrazione, ma in modo “leggero” nel rispetto del genere in cui si iscrive.

Cosa non va

  • I difetti della scrittura di Mindy Kaling, ovvero il mettere spesso troppa carne al fuoco e troppe sottotrame, e l’allungare eccessivamente il brodo il alcune sequenze.