Eric Balfour, Haven's Bad Guy

Pensieri e opinioni dell'interprete del misterioso Duke di Haven, il più intrigante dell'affiatato trio di protagonisti della "soprannaturale" Haven, trasmesso in Italia da Steel.

Lo definiscono e si autodefinisce il cattivo ragazzo di Haven, la serie di SyFy (trasmessa in Italia da Steel) tra le novità della scorsa estate americana e già rinnovata per una seconda stagione: è il contrabbandiere Duke interpretato da Eric Balfour, che con gli altri due protagonisti dello show ha fatto un giretto nel Vecchio continente per promuovere la serie. Ecco qualche riflessione dell'attore sulla strana cittadina di Haven e sul beffardo Duke.

Cos'è per te Haven? Haven per me è la storia serializzata di tutti quelli, tra noi, che aspirano a una vita normale, felice e al sicuro. E la città di Haven, per le persone che ci vivono, rappresenta proprio questo desiderio, per questo la serie scatena forti sentimenti nel pubblico. Tutti gli abitanti della cittadina si illudevano di essere al sicuro - per loro era come essere bambini, illusi che i loro genitori fossero sempre in grado di proteggerli da ogni pericolo - come se Haven fosse una madre che li avvolge costantemente in un abbraccio rassicurante, tenendoli lontani da ogni pericolo. E quando il personaggio di Audrey Parker arriva in città, e questo velo che copre il luogo viene strappato via, tutto quello che hanno creduto per tanti anni si rivela infondato, è come se gli fosse arrivata addosso una Molotov che fa esplodere una serie di eventi soprannaturali.

Come una Molotov?

Tutte queste persone sono riunite in un posto e sono tranquille, e all'improvviso si ritrovano in mezzo ad una enorme esplosione. La gente si è chiesta: "Ma come mai gli abitanti di Haven non sembrano affatto sorpresi da tutto quello che succede?"; la verità è che lo hanno sempre saputo. L'unica vera sorpresa non sono gli strani eventi che si verificano, ciò che gli abitanti di Haven non si spiegano è perché questi siano tornati a verificarsi. É il fatto che la gente abbia nascosto questo segreto per generazioni che è veramente incredibile.

Cosa ci dici del "cattivo" Duke?

Ci stavo giusto arrivando. Duke per certi versi è il cattivo della serie. Mi piace moltissimo comunque, come mi piace il Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi, come adoro l'Han Solo di Guerre stellari o Batman. Per me esistono due tipi di fan dei fumetti, quelli che amano Superman e quelli che preferiscono Batman. Io Superman non l'ho mai capito. Lui è sempre e comunque buono. Lui vuole essere buono, senza riserve. Batman invece è un supereroe nato dal dolore di una perdita, e in qualche modo esige vendetta. Io trovo questo tipo di personaggio molto più interessante.

Quindi Duke è un po' come Batman, per questo ti piace?

Chi preferisce personaggi così sa che non scendono molto a compromessi. Chi non scende a compromessi piace alla gente, e Duke potrà anche essere un criminale, un contrabbandiere e un pirata, ma ha un codice molto chiaro: "Faccio questo perché ritengo sia giusto e non mi interessa cosa ne pensano gli altri. Ma se qualcuno si prova solamente a far del male ai miei amici o a qualcuno a cui voglio bene, io farò qualsiasi cosa per proteggerli." Così, anche se i buoni scendono a compromessi, non si può liquidare questo tipo di cattivo solo perché non lo fa, sarebbe sbagliato. Mi piacciono le persone che se ne fregano. Non mi dispiacerebbe essere Duke nella realtà.

Ci parli del rapporto tra Nathan e Duke? A quando risalgono i loro attriti?

La ruggine tra Nathan e Duke, lo si vede nel corso della stagione, ha radici antiche. C'è una relazione molto più complessa tra loro di quanto entrambi vogliano ammettere. Non posso dirvi se e quando verranno svelate le origini del loro attrito. Prima che gli sceneggiatori vi lascino sapere tutta la storia passerà un bel po' di tempo. Potreste scoprire che i due sono molto più simili di quando si possa pensare.

A che tipo di pubblico è rivolto Haven? Haven non è una serie di fantascienza vera e propria come Battlestar Galactica o Caprica, che si svolgono nel futuro. È un tipo di fantascienza più "terrestre", che può piacere a chi ha apprezzato X-Files o I segreti di Twin Peaks. Haven ha anche alcuni elementi da comedy, ma non di aperta comicità. Parliamo spesso tra noi del film Fargo, pensiamo a quel tipo di umorismo tipico delle piccole cittadine. Penso che lo show possa attirare vari tipi di pubblico, molto diversi tra loro. In America ce ne siamo già resi conto. Abbiamo spettatori giovani che amano la serie e il cast, e a cui piace molto il tono un po' canzonatorio che traspira dallo show. Poi abbiamo un pubblico più adulto che apprezza gli elementi mitologici e storici. Lo spettatore tipico di Haven è un giovane sui 25 anni, intelligente, che ama riflettere sulle cose e non gli piace che gli sia servito tutto su un piatto d'argento.

Qual è il segreto per capire e apprezzare Haven?

Per capire Haven bisogna prestare attenzione a tutti i dettagli, perché la serie si basa su una mitologia molto specifica creata per lo show. Sì, abbiamo un caso diverso ogni settimana, che cerchiamo di risolvere, ma c'è anche l'approfondimento e lo sviluppo dei personaggi, così che le persone che guardano Haven tutte le settimane possono affezionarsi gradualmente ai protagonisti e preoccuparsi per quello che succede loro. Questo è importante, perché così saranno ancora più presi quando i mondi di tutti e tre i personaggi principali verranno ribaltati alla fine della stagione.