Cannes 2023, giorno 1: quando l'importante è esserci

Pronti, partenza, via. È iniziato Cannes 2023. Una festa, più che un festival, dove l'industria cinematografica si autocelebra: giornalisti, addetti stampa, arrampicatori sociali. Pronti a sbracciare su una Croisette gremita. Di star, e di clochard. Vi raccontiamo il giorno 1, segnato da Maïwenn e Johnny Depp.

Cannes 2023, giorno 1: quando l'importante è esserci

Accredito al collo, programma alla mano e lo sguardo fisso sulle prévisions météorologiques, dato che questo maggio sembra piuttosto un novembre inoltrato. Frustrazioni meteorologiche a parte, è stato letteralmente sfoderato il red carpet di Cannes 2023, che ha aperto les portes con l'anteprima mondiale di Jeanne Du Barry - La favorita del re di Maïwenn, accolto in modo più o meno caloroso da quella stampa (francese) che, ufficiosamente, ha dribblato l'embargo - di regola, scadrebbe dopo la prima proiezione del pubblico, ma spesso l'opinione sull'apertura viene giornalisticamente "anticipata". Anticipazioni, dribbling e le puntualissime polemiche. La prima? Arriva da Adèle Haenel, la splendida giovane in fiamme di Céline Sciamma, che è tornata ad attaccare un'industria cinematografica che "tutela gli stupratori".

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Cannes 2023: uno scatto del tappeto rosso

Un j'accuse fortissimo, pubblicato su Telerama e riportata da Variety: "[...] In un contesto storico di grandi sconvolgimenti, attendiamo di vedere se i big del cinema si aspettano uno spiegamento di forze dell'ordine per far sì che tutto avvenga come di consueto sul red carpet del Cannes Film Festival. Nel frattempo si uniscono tutti per salvare la faccia di Depardieu, Pokanski e Boutonnat. Li innervosisce e li disturba che le vittime facciano troppo rumore; preferirebbero che continuassimo a scomparire e a morire in silenzio [...]". Pronta la replica di Thierry Frémaux: "Le persone usano Cannes per parlare di certi problemi ed è normale perché diamo loro una piattaforma, ma le sue accuse sono radicalmente false".

La favorita di Maïwenn

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Jeanne Du Barry - La favorita del Re: Johnny Depp, Maïwenn in un'immagine

Comunque sia, parlando nel confine strettamente cinematografico, se Maïwenn e Johnny Depp - che interpreta Luigi XV - hanno scaldato ma non più di tanto (qui la nostra recensione), il Day Zero di Cannes 76, più che un Day One, è stato il pretesto per sbirciare gli angoli del Festival, le location principali, i volti che troveremo e ritroveremo in questi dieci, fitti, giorni. Lo sapete, noi di Movieplayer.it, tra social e magazine, seguiremo da molto vicino i film e le star che sfileranno sulla Croisette, e dunque eccoci con quello che sarà il primo di un appuntamento fisso. Il caro vecchio diario che diventa esperienza redazionale, a caccia di momenti, di notizie, di storie. Prima cosa, l'atmosfera sembra molto rilassata, andante. Di festa. Ecco, Cannes, più che un festival, è una festa. Ma non la festa del cinema in senso stretto, bensì la festa di chi frequenta il cinema: press office, fotografi, addetti stampa, giornalisti, cinephiles, manager, star(lette), arrampicatori/trici sociali. Tutti rigorosamente tirati a lucido, mascherando le occhiaie imbarcate sul volo Wizz Air.

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Cannes 2023: uno dei grandi brand presenti sulla Croisette

Un ecosistema, un campionario, un mondo nel mondo incontrato sulla Croisette divenuto il palcoscenico di una sfilata a cielo aperto: dal Hotel Carlton a Le Majestic, turisti e viveur con la camicia sbottonata si mischiano a chi, fin dalle prime ore dell'alba, ha preso posto a bordo red carpet, in attesa che passi qualcuno o qualcosa. L'importante, alla fine, è dire di "esserci", fermandosi sul momento attraverso l'obbiettivo filtrato di un iPhone. Tempi moderni, tempi ristretti, tempi da fast food. Ma Cannes, con le vetrine di Gucci e Dior che risplendono di luce propria, risponde solo e soltanto alle (sue) regole auree, sottoposte all'unico grande requisito: apparire.

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Michael Douglas e Catherine Deneuve

Un'apparenza tracotante, spensierata, leggera. Leggera come è stata leggera Chiara Mastroianni, madrina del Festival che, sul palco della Sala Lumiere, canta un malinconico Luigi Tenco, prima di lasciare spazio a Michael Douglas e Catherine Deneuve. A proposito di apparenza: quella di Cannes nasconde il classismo lavorativo (il colore degli accrediti stampa potrebbe essere un punto di riflessione), nasconde le enormi blatte che si insinuano nei portoni dei condomini, e nasconde le profonde disparità sociali di una Francia che lotta contro riforme e riformisti.

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Cannes 2023: uno scatto dalla Croisette

Infatti, sotto le palme del Cinéma de la plage (l'iconico schermo in spiaggia, che proietta grandi classici) incontriamo numerosi clochard, a ricordarci che la fortuna è questione di prospettive, e che l'apparenza è la via più veloce per la superficialità. Immagini stridenti, un montaggio d'attrazione degno di Ėjzenštejn. Anche perché, mentre lo show si accende, la cronaca cinematografica non è mai stata tanto invadente: il rumore dei picchetti degli sceneggiatori in sciopero non si ferma ad Hollywood e anzi si sente forte fino a qui. "Mia moglie sta manifestando con il mio bambino di sei mesi legato al suo petto", ha spiegato in conferenza Paul Dano, membro della WGA, e nella Giuria di Cannes, "Sarò lì al picchetto con loro quando tornerò a casa". Del resto, l'importante è... esserci.