Jacob Elordi: da Saltburn a Frankenstein, perché è il nuovo talento di Hollywood che ci sorprenderà di più

La filmografia di Jacob Elordi sta per prendere una svolta decisiva: dopo il successo di Saltburn, sarà a Cannes 2024 per il nuovo film di Paul Schrader e il mostro di Frankenstein per Guillermo Del Toro. Perché ci stupirà.

Una foto di Jacob Elordi

Gli adolescenti - e Leonardo DiCaprio, fan della prima ora della serie - si sono accorti della presenza scenica di Jacob Elordi grazie a Euphoria, in cui interpreta Nate Jacobs, il classico quaterback da liceo americano: bello, popolare e stronzo. Su quel set era in bella compagnia: i casting director di Euphoria si meritano infatti una medaglia per aver messo insieme alcuni dei talenti più amati e luminosi degli ultimi anni. Con Elordi ci sono infatti Zendaya, Sydney Sweeney, Storm Reid, Hunter Schafer e Lukas Gage, che si stanno prendendo prepotentemente la scena sia al cinema che in televisione.

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Jacob Elordi è Nate Jacobs in Euphoria

La consacrazione per il pubblico più giovane è arrivata con la trilogia Netflix The Kissing Booth (anche se lui l'ha recentemente rinnegata e non a torto), in cui è, ancora una volta, il rubacuori della scuola: Noah Flynn. Si è messo poi in mezzo a Ben Affleck e Ana De Armas in Acque profonde di Adrian Lyne, ma la svolta cinematografica è arrivata nel 2023. È volato infatti alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare Priscilla di Sofia Coppola, in cui è un Elvis inedito, più oscuro e inquietante, e, soprattutto, ha dato pepe alle vacanze di Natale di tutto il mondo con Saltburn di Emerald Fennell. Esattamente come il protagonista Oliver (Barry Keoghan), chiunque ha perso la testa per lui.

E per ora molti hanno l'idea che Jacob Elordi sia semplicemente questo: un bel ragazzo che piace ai ragazzini. E, premesso che non ci sarebbe niente di male a essere "soltanto" questo, siamo convinti in realtà che l'attore australiano abbia molto di più da offrire. Sarebbe infatti perfetto per interpretare un giovane James Bond o un supereroe, invece sta facendo scelte molto interessanti. Sarà presto al Festival di Cannes 2024 per presentare insieme a Paul Schrader il suo nuovo film Oh, Canada! (tra i nostri film più attesi di questa edizione di Cannes), in cui recita insieme a Richard Gere e Uma Thurman, ed è stato scelto da Guillermo Del Toro come creatura di Frankenstein al posto di Andrew Garfield, che ha dovuto lasciare la produzione. Capiamo quindi perché Jacob Elordi nei prossimi anni sarà l'interprete emergente di Hollywood che ci stupirà di più.

Jacob Elordi: dall'Australia a Hollywood

Nato a Brisbane, in Australia (ha la nazionalità e la presenza scenica giuste: lo vedremmo bene come giovane James Bond), Jacob Elordi è uno di quegli interpreti che ha sempre saputo di voler fare l'attore, cominciando a recitare fin dal liceo. Dopo un paio di corti, nel 2017 è arrivata la prima particina a Hollywood, anche se non accreditato: è un soldato tra la folla nel film Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar. C'è stato poi Swinging Safari di Stephan Elliott, commedia con Guy Pearce e Kylie Minogue, e, nello stesso anno, il 2018, il successo, rapidissimo: è Noah Flynn in The Kissing Booth, film Netflix a cui sono seguiti ben due sequel (The Kissing Booth 2 e The Kissing Booth 3).

Jacob Elordi qui è il classico bello della scuola che tutte sognano, compresa Elle (Joey King), che è innamorata di lui nonostante sia il fratello maggiore del suo migliore amico, Lee (Joel Courtney). L'attore ha però recentemente rinnegato la trilogia, definendola, in un'intervista, ridicola. Da allora ha infatti scelto con molta più cura i propri ruoli. Una decisione intelligente.

Euphoria: Jacob Elordi non è come Nate Jacobs

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Jacob Elordi

Se proprio doveva interpretare il bello e insopportabile della scuola, allora è meglio che l'abbia fatto in Euphoria: la serie creata da Sam Levinson è infatti, come dicevamo, la fucina da cui sono usciti i più grandi talenti hollywoodiani degli ultimi anni. Jacob Elordi è Nate Jacobs, il quaterback della squadra di football desiderato da tutti. Praticamente uno stereotipo vivente. Il suo personaggio è reso più complesso da problemi di gestione della rabbia, legati a insicurezza in campo sessuale. Questo però non lo rende certo più simpatico. L'attore qui dimostra già la propria bravura: dal vivo Elordi parla con tono calmo, sereno, non fa mistero della propria sensibilità e, anzi, ha dichiarato di avere un lato femminile molto forte che non nasconde, per cui al liceo è stato spesso preso in giro dai compagni. Insomma una persona apparentemente risolta con la propria identità, tutto il contrario del suo personaggio.

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Jacob Elordi in Euphoria

Euphoria e le altre serie tv e film sui teenager che ci hanno sconvolto

E la sensibilità di Elordi è proprio ciò che lo rende diverso: nonostante abbia il fisico del classico eroe protagonista, forte e virile, nei suoi occhi c'è una vulnerabilità quasi infantile. Questa combinazione è la sintesi perfetta della sua generazione, molto più abituata a parlare di rapporto con l'altro sesso e salute mentale.

Elordi e il cinema indie: The Sweet East e He Went That Way

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Jacob Elordi in The Kissing Booth 3

Dalle produzioni patinate di Netflix e HBO, Jacob Elordi si è tuffato nel cinema indie, scegliendo di prendere parte alle opere prime di due registi: The Sweet East di Sean Price Williams, presentato nella sezione Quinzaine des Cinéastes al Festival di Cannes 2023, e He Went That Way, prima e ultima pellicola di Jeffrey Darling, scomparso nel 2022, mentre faceva surf.

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Jacob Elordi

The Sweet East, Simon Rex: "Ora mi godo il silenzio"

Il primo è una storia di formazione, in cui la protagonista, Lillian (Talia Ryder), si separa dai suoi compagni di classe durante una gita scolastica a Washington D.C. per viaggiare verso l'East Coast. Nel cast anche Simon Rex e Ayo Edebiri, la mitica Sydney della serie The Bear (recensione qui).

Il secondo invece è ispirato romanzo Luke Karamazov di Conrad Hilberry, incentrato sul serial killer statunitense Larry Lee Ranes. Elordi ha proprio il ruolo dell'assassino, che in He Went That Way si chiama Bobby Falls. Un addestratore di animali, Jim Goodwin (Zachary Quinto), lo fa salire a bordo come autostoppista senza sapere di chi si tratti. Nella vita reale questo incontro è accaduto sul serio: il vero Jim è infatti Dave Pitts. Presentato al Tribeca Film Festival, in questo film l'attore cambia ancora, dimostrando di poter dialogare con efficacia con il proprio lato oscuro.

Priscilla: Jacob Elordi è un Elvis inedito

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Jacob Elordi è Elvis in Priscilla

Dopo il successo di pubblico e critica dell'Elvis interpretato da Austin Butler (candidato all'Oscar per questa interpretazione) nell'omonimo film di Baz Luhrmann, Sofia Coppola ha realizzato un film perfettamente speculare. Se infatti nel film del regista c'era poco spazio per Priscilla, qui Coppola la rende protagonista, restituendoci un'immagine non esattamente luccicante del Re. Se la Priscilla di Cailee Spaeny è infatti ingenua e quasi assente, l'Elvis di Elordi è possessivo, manipolatore, egoista. Lo vediamo imporre alla sua fidanzata bambina modo di vestire, capelli, trucco, frequentazioni e perfino letture. Priscilla è come un fantasma a Graceland, di cui il marito si ricorda soltanto quando torna a casa (sempre per brevi periodi). Non era facile raccontare in questo modo una vera e propria icona americana, ormai quasi una divinità per gli Stati Uniti.

Elvis e Priscilla, Austin Butler vs Jacob Elordi: chi è il miglior Re del Rock'n'Roll?

Saltburn e la "Jacob Elordi" mania

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Jacob Elordi in Saltburn

In Saltburn di Emerald Fennell Elordi recita accanto a un altro grande talento della sua generazione: Barry Keoghan. Se però il personaggio del collega, Oliver, è molto più forte nella sua caratterizzazione, quello di Elordi, su carta, poteva essere l'ennesimo bello superficiale desiderato da tutti e per nulla intenzionato a innamorarsi di qualcuno in particolare se non di se stesso. Invece, come ha confermato la stessa regista Emerald Fennell in un'intervista, Elordi è riuscito a lavorare su ciò che non era scritto in sceneggiatura, ritagliandosi degli spazi di fragilità e ambiguità che rendono il personaggio molto più complesso. E poi, certo, il fatto che sia stata istantaneamente creata una candela al profumo di "acqua del bagno di Jacob Elordi" andata subito esaurita, ha definitivamente confermato che ci troviamo di fronte a uno dei nuovi sex symbol di Hollywood.

Saltburn: spiegazione del finale, la scena della vasca e il ballo di Barry Keoghan

Oh, Canada di Paul Schrader al Festival di Cannes 2024

Oh Canada
Jacob Elordi in Oh, Canada

Maggio 2024 è cruciale per Elordi: l'attore è infatti nel cast del nuovo film di Paul Schrader, preso in concorso al Festival di Cannes 2024. Non si tratta soltanto della grande opportunità di aver vissuto il set di un grande maestro del cinema insieme delle star quali Richard Gere (che torna a lavorare con il regista dopo American gigolo) e Uma Thurman.

Dopo Priscilla, questa è l'occasione per confermare di essere un attore di serie A, in grado di abbracciare sia il cinema commerciale che quello d'autore. Jacob Elordi è il giovane Leonard Fine, interpretato da adulto da Gere: scrittore che, per evitare di andare a combattere in Vietnam, è scappato in Canada.

Frankenstein di Guillermo Del Toro

Il regista Guillermo Del Toro sul set di Hellboy 2
Guillermo Del Toro

Sofia Coppola, Paul Schraeder e ora Guillermo Del Toro: quando i grandi autori del cinema cominciano a sceglierti vuol dire che hai qualcosa. E se Del Toro, che sogna di fare il suo film su Frankenstein da tutta la vita, ti vuole per interpretare il suo mostro preferito, vuol dire che del talento lo devi avere.

Guillermo Del Toro: 50 anni di mostri

Inizialmente per la parte era stato scelto Andrew Garfield, ma, dopo la sua rinuncia, è stato preso proprio Jacob Elordi come sostituto. Una decisione sorprendente: non soltanto perché Elordi non è ancora un attore dalla lunga carriera come il collega, ma anche per il fatto che sia molto più giovane. Che tipo di Mostro di Frankenstein sarà il suo? Sicuramente imponente, visti gli 1,96m di altezza. Ma, come dicevamo, chissà che non sia anche una creatura romantica, vista la malinconia che spesso c'è negli occhi dell'attore australiano.