Michael J. Fox critica chi ottiene la fama con i social media: "Negli anni '80 dovevamo avere talento"

In una nuova intervista Michael J. Fox ha fatto un paragone tra gli anni '80 e la società contemporanea, sottolineando che ora si ottiene la fama anche senza talento.

Michael J. Fox critica chi ottiene la fama con i social media: 'Negli anni '80 dovevamo avere talento'

Michael J. Fox, intervistato dal magazine People, ha spiegato perché pensa chi chi è diventato famoso negli anni '80 fosse più "tosto" rispetto a chi lo diventa ora nell'epoca dei social media.
La star di Ritorno al Futuro ha infatti sottolineato che c'è una differenza rispetto a quanto accadeva in passato, criticando la rapidità con cui ora si può ottenere la fama.

Il paragone compiuto dalla star

Still Michael J Fox
Still: un film di Michael J. Fox: un primo piano di Michael J. Fox

L'attore Michael J. Fox ha ricordato il momento in cui ha ricevuto un Oscar alla carriera e qualcuno gli ha detto che era famoso in stile anni '80: "Ho pensato: 'Wow, è figo'. Famoso in stile anni '80. Giusto, eravamo diversi. Eravamo più tosti. Non avevamo i social media, non avevamo niente di quella spazzatura. Eravamo semplicemente famosi. Lasciati ad arrangiarci. Ed era un periodo fantastico".
Fox ha poi ribadito la differenza tra il passato e la situazione attuale: "All'epoca dovevi avere talento. Quello aiutava".

L'interprete di Marty McFly ha ricordato che dovevano impegnarsi, guardare gli altri attori e trascorrere del tempo con i colleghi, parlando della recitazione e studiando. Ora, invece, la situazione è molto diversa. Fox ha ribadito: "Ora le persone dicono semplicemente: 'Di chi è il tuo maglione? Che maglione stai indossando? E che cosa è quel passo di danza?'. E sei la persona più famosa al mondo".

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Fox, recentemente, ha spiegato che, nonostante sia alle prese con le conseguenze del morbo di Parkinson, in futuro potrebbe tornare su un set se trovasse un progetto che lo interessa. La star del cinema ha recitato recentemente nella serie The Good Fight, in alcuni episodi andati in onda nel 2020, ed è stato il protagonista del documentario Still, prodotto per Apple TV+. A rendere difficile il suo coinvolgimento in film o serie tv sono tuttavia i suoi problemi di memoria che lo hanno ostacolato, non riuscendo a memorizzare gli elementi legali e altri dettagli della storia.