La mia Africa, Meryl Streep ricorda quando Robert Redford le lavò i capelli nel fiume "Non volevo che finisse"

A Cannes 2024, Mery Streep ha avuto occasione di ripensare al suo passato cinematografico e a un momento intimo tricologico con Robert Redford sul set de La mia Africa.

La mia Africa, Meryl Streep ricorda quando Robert Redford le lavò i capelli nel fiume 'Non volevo che finisse'

Meryl Streep ha rievocato un momento intimo di uno dei suoi film più celebri. Sul palco di Cannes 2024, dove si è recata per ritirare la Palma d'Oro alla Carriera, l'attrice ha ricordato sospirando i dettagli di una scena in cui Robert Redford le lava i capelli in un fiume del Kenya nel drammatico La Mia Africa, del 1985.

Streep ha specificato che il suo compagno di sé non è stato un parrucchiere provetto fin da subito: "Roy Helend, il mio parrucchiere e truccatore, si è avvicinato e ha detto, 'Bob, fai così'. Quando lo fa per me è la parte migliore della giornata. E così Redford ha appreso la lezione ed è stato fantastico. Alla quinta ripresa mi sono sentita così amata".

La mia Africa: una scena con Meryl Streep e Robert Redford
La mia Africa: una scena con Meryl Streep e Robert Redford

Nella scena in questione il cacciatore interpretato da Robert Redford si offre di lavare i capelli annodati della baronessa (Meryl Streep). "È una scena di sesso, in un certo senso, perché è molto intima", ha detto la Streep. "Abbiamo visto così tante scene di persone che fanno sesso, ma non vediamo quell'amore, quel tocco, quella cura. Bellissimo. Non volevo che finisse quel giorno, malgrado gli ippopotami".

I ponti di Madison County: Meryl Streep aveva una controfigura nella scena di nudo allo specchio

Meryl Streep e la natura selvaggia

Girare La mia Africa non è stato semplice, vista l'immersione totale nella natura selvaggia africana a cui sono stati chiamati gli attori.

"L'animale che uccide più persone in Africa è l'ippopotamo", ha spiegato Streep. "Se ti metti tra un ippopotamo e l'acqua, ti caricano e hanno queste mascelle enormi. Quindi stavamo girando nel fiume e gli ippopotami erano proprio sopra di noi. Non so se lo mostrano nel film, non ricordo. Ma ne ero consapevole".

Oltre a lottare contro gli ippopotami selvatici, La mia Africa ha richiesto l'arrivo di diversi leoni dalla California. "Credevamo che fossero addomesticati. Non lo erano" ha puntualizzato l'attrice, che ha dovuto inoltre fare i conti con una miriade di insetti, attirati dalle luci necessarie per le riprese in notturna: "Arrivava di tutto, pipistrelli, insetti e tutto il resto. Durante un ciak mi sono sentita entrare qualcosa nella parte posteriore del mio colletto... non sapevo se mi avrebbe morso".

Dopo aver coraggiosamente ignorato l'insetto e completato la ripresa, l'attrice ha detto al truccatore Roy Helland che c'era qualcosa nella sua camicetta: "Mi ha dato uno schiaffo e poi lo abbiamo tirato fuori, lo abbiamo sollevato ed era questo insetto grande quanto la mia mano. E non mi ha morso! Quindi non avrei dovuto ucciderlo".