Gravity: ecco cos'è la sindrome di Kessler di cui si parla nel film

In Gravity di Alfonso Cuarón si parla della Sindrome di Kessler: un evento con conseguenze spaventosamente catastrofiche.

La cascata di detriti che viene menzionata in Gravity è una possibilità più che reale ed è nota come sindrome di Kessler, dal nome dello scienziato della NASA Donald J. Kessler che per primo propose la teoria nel lontano 1978.

Gravity: George Clooney a bordo della nave spaziale in una scena del film
Gravity: George Clooney a bordo della nave spaziale in una scena del film

Una sindrome di Kessler a cascata, riguardante un oggetto delle dimensioni della Stazione Spaziale Internazionale, innescherebbe una catastrofica reazione a catena di detriti: i detriti in orbita renderebbero impossibile il lancio di missioni di esplorazione spaziale o satelliti per svariati decenni.

Il problema dei rifiuti spaziali è molto difficile da risolvere in maniera diretta visto che le piccole dimensioni e le alte velocità che caratterizzano la maggior parte dei detriti rendono praticamente impossibile il recupero e l'eventuale smaltimento.

La pellicola ha ottenuto 10 candidature ai Premi Oscar aggiudicandosi ben sette statuette: miglior regia ad Alfonso Cuarón, migliori effetti speciali, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior colonna sonora, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.

Gravity: George Clooney nello spazio in una scena del film
Gravity: George Clooney nello spazio in una scena del film

Su Rotten Tomatoes Gravity ha ottenuto un punteggio di approvazione del 95% basato su 354 recensioni, con un punteggio medio di 9/10. Il consenso critico del sito ha dichiarato: "Gravity di Alfonso Cuarón è un thriller fantascientifico inquietante e teso, diretto in modo magistrale e visivamente sbalorditivo".