Batman v Superman, Zack Snyder: "Ecco perché ho scelto di dirigerlo al posto de L'uomo d'acciaio 2"

Snyder torna sulla decisione di non realizzare il sequel con Henry Cavill ma puntare sul crossover

Batman v Superman, Zack Snyder: 'Ecco perché ho scelto di dirigerlo al posto de L'uomo d'acciaio 2'

Dopo il discreto successo de L'uomo d'acciaio, come ricorderete, la Warner Bros. annunciò il crossover Batman v Superman anziché puntare sul sequel diretto del film con Henry Cavill. In una nuova intervista, Zack Snyder ha spiegato le motivazioni di tale scelta editoriale.

Durante un'intervista a GQ, Snyder ha dichiarato di aver preferito puntare su Batman v Superman: Dawn of Justice perché semplicemente era la storia che voleva raccontare in quel momento. "Una volta che affermi che Bruce Wayne esiste nello stesso universo di Superman questo include anche Batman. Quindi non puoi far altro che esplicitare questo concetto".

Batman v Superman: Dawn of Justice, Ben Affleck in un'immagine tratta dal film
Batman v Superman: Dawn of Justice, Ben Affleck in un'immagine tratta dal film

Snyder non aveva escluso del tutto la realizzazione L'uomo d'acciaio 2 ma semplicemente lo aveva messo in pausa, perché la priorità era mostrare cosa ne pensasse Bruce Wayne di quanto accaduto a Metropolis: "Sentivo che dovevo sapere qual era l'opinione di Bruce su questa cosa, l'opinione di Bruce sulla quasi distruzione del mondo. E dipende davvero da quanto pensi che Batman sia importante nella Trinità".

"L'uomo d'acciaio 2 doveva essere realizzato prima"

Qualche tempo fa, lo sceneggiatore e produttore David S. Goyer ha ribadito in un'intervista che, secondo la sua opinione, la Warner Bros. avrebbe dovuto realizzare prima il sequel de L'uomo d'acciaio e successivamente dedicarsi al crossover con Batman.

L'uomo d'acciaio 2: Zack Snyder pensava a Brainiac come villain del sequel

"I dirigenti della Warner Bros. ci dicevano: 'Abbiamo bisogno del nostro MCU! Abbiamo bisogno del nostro MCU!' E io pensavo: 'Non affrettiamo le cose'", ha raccontato Goyer. "L'altra cosa difficile all'epoca era che i dirigenti alla Warner Bros. e alla DC continuavano a cambiare. Ogni 18 mesi arrivava qualcuno di nuovo. Ci sentivamo come scombussolati. Ogni nuova persona diceva: 'Faremo le cose in grande!'".