Roma 2011: la sesta edizione del Festival è nel segno delle donne

Presentata a Roma l'edizione 2011 del Festival Internazionale del Film di Roma che vedrà sfilare sul red carpet tantissime donne, oltre a qualche grande nome del cinema mondiale al maschile tra cui Michael Mann, Wim Wenders e Richard Gere, che riceverà l'Acting Award. Madrina della kermesse la bellissima Luisa Ranieri.

Un'edizione da tappeto rosa più che da tappeto rosso, forse per caso, forse no. Quest'anno in particolare è massiccia la presenza femminile all'interno delle varie sezioni del Festival. Ad aprire le danze sarà The Lady, la cine-biografia di Luc Besson con protagonista Michelle Yeoh che racconta la vita di Aung San Suu Kyi, la pacifista birmana premio Nobel per la Pace che si è ribellata per tutta la vita contro la dittatura, e si chiuderà con la proiezione della versione restaurata di Colazione da Tiffany. Grazie al digitale 4k grazie la Nexo Digital ha portato infatti a nuova vita il capolavoro di Blake Edwards e ha permesso di riproporlo sul grande schermo in occasione del cinquantesimo anniversario dell'uscita nelle sale del film proprio a Roma, in contemporanea con l'apertura della mostra sulla vita romana della Hepburn dal titolo Audrey a Roma. "Mai come quest'anno la commistione tra film e selezionatori è stata fondamentale per portare a casa un programma di cui siamo orgogliosi e che ospiterà tantissime donne di cinema" - ha dichiarato il direttore artistico del festival Piera Detassis - "con una giuria presieduta da Ennio Morricone cui si affiancheranno oltre all'étoile Roberto Bolle, il produttore David Puttnam e l'artista visivo Pierre Thoretton anche tre donne di cinema, l'attrice Debra Winger, la regista Susanne Bier e Carmen Chaplin, nipote del grande Charile".

In tutte le sezioni c'è un omaggio al lavoro di grandi donne, del cinema e non, a partire dall'omaggio ad una grande del cinema italiano come Monica Vitti, che compie ottant'anni, e il documentario su Laura Betti intitolato La passione di Laura, che racconta della sua storia d'amore, finora sottaciuta, con Pasolini. Ma la vera sorpresa è arrivata nelle ore strettamente precedenti la presentazione, quando i selezionatori sono riusciti ad accaparrarsi un altro attesissimo film che si ricollega con una certa casualità al filo rosso di cui sopra. Si tratta di My week with Marilyn di Simon Curtis: il film presentato fuori concorso è interpretato da Michelle Williams e Kenneth Branagh e ricostruisce la settimana trascorsa sul set de Il principe e la ballerina in cui avvenne il fatidico incontro tra Marilyn Monroe ed il regista e interprete Laurence Olivier.

Tantissime le attrici che saranno a Roma nei giorni del Festival, da Michelle Yeoh a Noomi Rapace, protagonista dell'horror d'autore norvegese in concorso Babycall, da Micaela Ramazzotti protagonista de Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati che sarà in concorso, da Kristin Scott Thomas a Charlotte Rampling protagoniste di due film in concorso che sono rispettivamente the woman in the fifth e The eye of the storm di Fred Schepisi, da Maggie Gyllenhaal protagonista insieme a Rupert Everett del film in concorso Hysteria, che racconta le origini del vibratore come oggetto di piacere, ad Olivia Newton-John nel cast della commedia A few best men di Stephan Elliott. E poi ancora Isabelle Huppert e le protagoniste dei quattro film italiani in concorso e cioè Claudia Gerini, protagonista del film di Ilaria Spada Il mio domani, Cristiana Capotondi e Valeria Golino interpreti del film in concorso La kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, e ancora Carolina Crescentini che insieme a Pierfrancesco Favino è la protagonista de L'industriale, il film di Giuliano Montaldo presentato fuori concorso. A concludere il quadro dei quattro film italiani in concorso è l'esordiente Pippo Mezzapesa che presenterà Il paese delle spose infelici: "I film italiani presentati in questa edizione ci immergono in un immaginario viaggio dal nord al sud dell'Italia" - ha spiegato la Detassis - "in un periodo nero come quello della crisi economica, un viaggio attraverso l'infanzia con straordinarie storie in cui si inserisce di diritto anche il primo film americano di Roberto Faenza tratto dall'acclamato best-seller di Peter Cameron".

Molto più nel segno delle donne rispetto al passato anche la sezione L'Altro Cinema - Extra la cui giuria sarà presieduta da Francesca Comencini e che vedrà sfilare tantissime registe donne, come ha spiegato il curatore della sezione Mario Sesti: "Roma può vantare il primato di essere uno tra i pochi festival al mondo ad avere un concorso di documentari internazionale vero, quest'anno con addirittura cinque registe donne, una presenza irriducibile, potente e misteriosa che quest'anno si fa sentire con la presenza di grandi e bravissime autrici che presentano qualcosa di davvero diverso e lo fanno con grande personalità". Dodici documentari in concorso tra cui spiccano quello di Sabina Guzzanti su Franca Valeri intitolato Franca la prima, il documentario di Davis Guggenheim intitolato From the sky down, in cui si racconta la figura di Bono degli U2, quello dell'esoridiente Heidi Rizzo dal titolo Grazia e furore che racconta di due ragazzi salentini innamorati della boxe thailandese combattono tra un piatto di orecchiette e l'altro, ed è sempre in concorso il documentario Dead men talking che narra di una giornalista cinese che in patria intervista i condannati a morte una settimana prima della loro esecuzione. Fuori concorso da segnalare Project Nim di James Marsh sullo scimpanzè cresciuto da una famiglia americana negli anni '70 e l'opera di una regista argentina di origine italiana, Laura Citarella, che ci offre con Ostende un interessante esordio, definito come una sorta di remake moderno de La finestra sul cortile. Ancora una regista donna per un documentario su Bobby Fischer, considerato il più grande talento degli scacchi di tutti i tempi dopo solo tre partite giocate, un documentario in cui si narra di una genialità vissuta quasi come una forma di maledizione, di una personalità imprigionata nella convinzione dell'impossibilità di trovare la felicità.
L'Altro cinema - Extra si avvarrà anche quest'anno di un'apertura molto popolare con la Masterclass del grande Michael Mann, un regista che ha rivoluzionato il serial-tv con Miami Vice, il primo ad usare il digitale in maniera artistica in un film d'azione splendido come Collateral, il re del crime-movie e del noir metropolitano, capace di sfornare film diversissimi come L'ultimo dei Mohicani e Heat - La sfida. Un genio, come ha dichiarato il curatore Mario Sesti che insieme a lui preparato la lezione di cinema: "E' il più americano tra i registi americani contemporanei, uno che se sente pronunciare la parola 'stile' si irrita, un intellettualista integerrimo, un perfezionista che si è presentato con due cartelle piene di appunti sulle clip da me selezionate estratte dai suoi film, per questo sono sicuro che il risultato sarà al limite della perfezione in questo frangente".
I duetti, parte ormai fondamentale e integrante del Festival Internazionale del Film di Roma, saranno ben tre quest'anno con una pre-apertura che vedrà di fronte Penelope Cruz e Sergio Castellitto, un attore molto popolare in italia e un'attrice molto conosciuta che incarna sia il prototipo europeo come icona dei film d'autore ma allo stesso tempo incarna anche l'attrice hollywoodiana di grandi blockbuster. Un duetto che si raddoppierà con la presenza in sala di Emile Hirsch e Margaret Mazzantini che insieme alla Cruz e a Castellitto andranno a completare il quartetto creativo che sta completando l'adattamento cinematografico di Venuto al mondo, l'ultimo romanzo della Mazzantini che sta per essere portato sul grande schermo. Secondo duetto sarà quello tra Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio, due artisti che hanno lavorato molto bene insieme e che nel rispetto della tradizione chiacchiereranno tra loro e con il pubblico, con l'ausulio di una divertente selezione di clip estratte dai rispettivi film. Terzo duetto sarà quello tra due volti giovani del nostro cinema, Valeria Solarino e Vinicio Marchioni che, come ha spiegato Sesti "si sono mostrati entusiasti all'idea di confrontarsi e rapportarsi con il loro lavoro in maniera diversa per mezzo di una formula ormai rodata che diventa un piccolo spettacolo dal vivo davanti ad un pubblico voglioso di interagire".
Tra gli Eventi Speciali in programma l'incontro con Wim Wenders che racconterà la sua visione sul futuro del cinema e presenterà in anteprima italiana il suo Pina 3D, poi sarà la volta del documentario dedicato al povero Stefano Cucchi intitolato 148 Stefano. Mostri dell'inerzia, una ricostruzione doviziosa dei fatti tragici accaduti ad un ragazzo come tanti cui si aggiunge il documentario di Francesco del Grosso intitolato 11 metri dedicato alla figura del calciatore Agostino Di Bartolomei, grande simbolo del tifo romanista e artefice insieme a tutta la gloriosa formazione giallorossa del secondo scudetto della storia dell'AS Roma. "Una personalità assolutamente incodificabile all'interno del mondo sportivo quella di Di Bartolomei" - ha dichiarato Mario Sesti - "racchiusa in un film che raccoglie i momenti avversi della sua vita e ripercorre tutti i suoi successi fino al tragico giorno del suo suicidio". Un evento che sarà presenziato dalla società gioallorossa che ha garantito una presenza importante come quella del capitano della Roma Francesco Totti.
Uno degli appuntamenti clou sarà l'Evento Halloween - Lezione di horror che a mezzanotte della notte delle streghe prevede un incontro con il regista malese James Wan che presenterà in anteprima il suo Insidious e racconterà la sua carriera nell'horror estremo iniziata con la regia del primo capitolo della saga di Saw - L'enigmista. Ma non è ancora finita, perchè ci saranno anche gli ultimi due lavori di Steven Spielberg e Martin Scorsese, due film per ragazzi presentati fuori concorso in Alice nella Città: Le avventure di Tintin: Il segreto dell'Unicorno e Hugo Cabret 3D di cui ci verranno mostrati in anteprima solo i primi quindici minuti. Ultimi ma non meno importanti i vamipiri di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 e la versione in 3D de Il Re Leone, reduce da una straordinaria seconda release negli Stati Uniti..
In ultima battuta vogliamo parlare dell'interessantissima sezione Occhio sul mondo - Focus, quest'anno dedicata alla Gran Bretagna con ampio spazio al cinema e alle arti visive come ha spiegato la curatrice della sezione Gaia Morrione: "Avremo un Focus ribelle e patriota dedicato alla tradizione sovversiva britannica fatta di matrimoni reali e guerriglia urbana". La rassegna si avvarrà di una retrospettiva intitolata Punks and Patriots scelta da sei protagonisti della cultura britannica che sono il regista Terence Davies, il musicista Michael Nyman, lo scrittore Hanif Kureishi e il regista David Hare che presenterà il suo nuovo film, il thriller di spionaggio Page Eight. I quattro saranno protagonisti di due incontri moderati dal critico cinematografico inglese Jonathan Romney cui si vanno ad aggiungere due selezionatrici Tilda Swinton e Joanna Hogg. "I film scelti metteranno in luce la contrapposizione fra la sovversiva cultura giovanile degli anni settanta e il mainstream della produzione culturale britannica" - ha dichiarato la Morrione - "sei film punk e sei patriot scelti dagli ospiti cui si aggiungerà una vetrina di sette film in anteprima italiana diretti da registi emergenti come da registi già famosi, e un ampio spazio alle arti visive con una mostra in anteprima in Italia e un red carpet d'autore".
La mostra ufficiale della sesta edizione del Festival di Roma s'intitolerà invece Raise the Dead, realizzata da Douglas Gordon, star mondiale della video installazione per la prima volta in Italia che rivisiterà una sequenza di foto di celebri protagonisti del cinema italiano e allestirà 24 Hours Psycho Back and Forth and To and Fro, un'installazione particolare dedicata alle sequenze del film di Alfred Hitchcock. Uno sguardo finale non poteva che andare al tappeto rosso della sesta edizione del Festival sarà reso unico dal famoso Simon J. Lycett, celebre collaboratore della famiglia reale per quel che riguarda gli allestimenti floreali e mago delle istallazioni che proporrà un red carpet come un'opera vera e propria, piena di senso dell'umorismo e di ironia graffiante.