Recensione Come ti spaccio la famiglia (2013)

Come ti spaccio la famiglia fa ridere, e molto, trovando il giusto equilibrio tra humor garbato e battute politically uncorrect.

La famiglia prima di tutto

Non sempre le commedie americane realizzate su commissione riunendo un cast di nomi roboanti funzionano. Per dirla tutta, spesso qualitativamente si rivelano una delusione. Come ti spaccio la famiglia, infausto titolo italiano del più immediato We're the Millers, rappresenta una felice eccezione che mette d'accordo pubblico e critica. Il film, divertente e ricco di ritmo, può contare su diversi elementi che giocano a suo favore. Innanzi tutto una manciata di interpreti che si amalgamano alla perfezione grazie all'intelligenza del regista Rawson Marshall Thurber, autore semisconosciuto con all'attivo il demenziale Palle al balzo e il drammatico I misteri di Pittsburgh. Con due star come Jennifer Aniston e Jason Sudeikis a disposizione, e con l'aggiunta dela follia comica di Ed Helms e di un gustosissimo Nick Offerman, Thurber si è guardato bene dal seguire rigidamente i dialoghi del copione lasciando mano libera alla creatività individuale. L'ampio uso dell'improvvisazione si percepisce chiaramente, soprattutto quando entrano in scena due vecchie volpi della commedia come Sudeikis e Helms, è la risata è assicurata. In più il regista può contare sulla volontà di Jennifer Aniston di cancellare definitivamente, a 44 anni compiuti, l'etichetta di fidanzatina d'America che si è trascinata addosso finora. Dopo la dentista ninfomane di Come ammazzare il capo... e vivere felici! (che vedeva nel cast anche Jason Sudeikis), la sua spogliarellista hot farà sussultare i maschietti sulla poltrona in una scena bollente di cui non anticipiamo troppo per non rovinare l'effetto sorpresa.


Tra i meriti di Come ti spaccio la famiglia vi è la scelta di porre al centro dell'attenzione uno dei temi sacri della società americana: la famiglia tradizionale, quella composta da padre, madre e (almeno) due figli. L'assunto da cui parte il film sostiene che una famiglia in vacanza in Messico nel weekend del 4 luglio non darà nell'occhio neppure se il suo scopo recondito è far entrare negli USA un'ingente quantità di marjiuana. Convinto di ciò, il piccolo spacciatore David spinge altri tre disperati a fingersi suoi parenti per portare a termine una missione che frutterà loro denaro a palate. La 'famiglia' in questione combinerà un sacco di guai, ma anche villeggianti ben più tradizionali riveleranno inediti lati oscuri scardinando simpaticamente la visione perbenista made in USA. D'altra parte il contrabbando di marjiuana non è propriamente un'attività tipica dell'americano medio, ma tutto è rappresentato in modo giocoso e surreale visto che lo scopo primario è ridere. E Come ti spaccio la famiglia fa ridere, e molto, trovando il giusto equilibrio tra humor garbato e battute politically incorrect.

Una commedia sulla famiglia, ma non per la famiglia, visto che negli USA il film è uscito con il rating R a causa degli ammicamenti sessuali, della volgarità e del tema (la scelta di mostrare un gruppo di spacciatori di droga come eroi del film). Moralismi e finale buonista a parte, il meccanismo di Come ti spaccio la famiglia gira dall'inizio alla fine mantenendo un ritmo comico elevato grazie alla varietà di registro degli interpreti che passano con nonchalance da scontri verbali a gag fisiche. Forse tra i quattro protagonisti la meno vivace è Emma Roberts. Il suo volto malinconico sembra più adatto a dramedy giovanilistici dal tono dolce-amaro, mentre Will Poulter ben figura nei panni del 'figlio' stupidotto e si dimostra capace di tener testa a Jason Sudeikis nei duetti comici. Ma i momenti più genuinamenti irresistibili sono quelli in cui entra in scena la famiglia di camperisti composta da Nick Offerman e Kathryn Hahn. Irresistibili i loro momenti a luci rosse in tenda con i Miller e il provvidenziale intervento nel luna park. Tra tante trovate divertenti, qualche battuta scontata sfugge anche a Thurber che però si fa perdonare regalando degli esilaranti blooper durante i titoli di coda con una speciale serenata. E il divertimento è garantito.

Movieplayer.it

3.0/5