Jeremy Irons e Melanie Laurent: Treno di notte per Lisbona a Berlino

Il nostro incontro con il regista Bille August e il cast del film del suggestivo melodramma tratto dal celebre romanzo di Pascal Mercier.

Un mistero da risolvere, una storia d'amore impossibile, la Resistenza, un tentato suicidio, un professore svizzero dall'esistenza noiosa e abitudinaria, un'avventura da vivere fino in fondo. Questi sono gli ingredienti di Treno di notte per Lisbona, nuovo adattamento letterario firmato dal danese Bille August e interpretato da uno straordinario cast internazionale che riunisce il grandissimo Christopher Lee, il divo Jeremy Irons, la bionda francese Melanie Laurent, Jack Huston e la tedesca Martina Gedeck. Tanti personaggi le cui vicende si intrecciano tra passato e presente in una Lisbona attraente e misteriosa, teatro dell'adattamento del romanzo di Pascal Mercier. Prima della premiere del film, evento speciale della Berlinale, il regista e il cast ci hanno resi partecipi di questa magnifica esperienza vissuta nel suggestivo Portogallo raccontandoci la genesi della pellicola.

I misteri di Lisbona sono il vero tema di Treno di notte per Lisbona. La città ha fornito un'ispirazione speciale per il film?
Bille August: Assolutamente sì, Lisbona è l'anima del film. Io amo questa città e per me è stata una grande fonte di ispirazione.

La resistenza, la rivoluzione e i problemi esistenziali sono temi chiave del tuo cinema che ritornano in molte pellicole. Guardando Treno di notte per Lisbona viene spontaneo un paragone con La casa degli spiriti. Avevi in mente il tuo precedente adattamento mentre giravi il film?
Bille August: Molti ingredienti del film erano già presenti libro. Raimund Gregorius, il protagonista della storia, conduce un'esistenza noiosa e priva di emozioni finché non trova la ragazza sul ponte e per la prima volta prova passione, curiosità, stupore. La resistenza è parte della storia, ovviamente, ma non ne è il focus. Il vero cuore del film è il cambiamento che avviene nella vita. Il mio non è un film politico, ma intimista.

Gli interpreti del film hanno letto il libro prima di avvicinarsi ai loro personaggi?
Jeremy Irons: Ho letto il libro quando Bille mi ha chiesto di fare il film e ho scoperto che per molte persone che conoscevo era il libro preferito. E' un romanzo stupendo. Però film e libri sono due forme artistiche completamente diverse perciò, più che farmi influenzare dal romanzo, mi sono basato sulla sceneggiatura che è lievemente diversa.

Martina Gedeck: Non avevo letto il libro prima della proposta di recitare nel film, ma quando l'ho letto mi è piaciuto molto. Nella sceneggiatura il mio personaggio ha maggior spazio che nel romanzo e questo mi ha fatto piacere.

Jack Huston: Anche a me il romanzo è piaciuto moltissimo.

Melanie Laurent: Io non ho letto il libro, ma mi sono basata solo sulla sceneggiatura. Però ho fatto molta ricerca storica sull'epoca e sul terribile periodo del fascismo in Portogallo per entrare in sintonia con la storia.

Quale è stata la vera sfida nell'interpretare questo film?
Melanie Laurent: La vera sfida è riuscire a rendere omaggio a eroi per cui nutro un'immensa ammirazione. Loro hanno rischiato la propria vita per difendere il loro paese e la libertà dei loro concittadini. Io non ho idea di cosa significhi essere torturati e non cedere per non coinvolgere altre persone. Per un'attrice è un'opportunità unica.

Cosa si prova a realizzare un film su un passato così drammatico in un momento storico confuso come quello che stiamo vivendo oggi?
Bille August: La vera ragione per cui volevo girare Treno di notte per Lisbona era mostrare un uomo alla ricerca della propria identità, ma naturalmente l'aspetto storico mi interessava quanto quello personale. Raimund prende una decisone incredibile: molla tutto e salta su un treno in corsa attirato da un libro antico. Io ero molto attratto da questo tipo di storia.

Alla base del film vi è una produzione veramente internazionale e anche il cast ha una provenienza molto varia. Come mai questa scelta?
Bille August: Ho avuto la fortuna di riunire un cast perfetto. La vera difficoltà è stata riuscire a uniformare gli accenti. Al di là di questo non mi interessava concentrarmi tanto sull'identità personale dei singoli, ma sulle relazioni tra i personaggi. Questo lavoro, però, mi ha permesso di imparare tante cose sulla storia del Portogallo. Quanto al lavoro con gli attori, c'è stata una preparazione molto lunga. Prima di girare gli interpreti mi hanno fatto domande interessanti sui loro personaggi a cui non sempre sono stato in grado di rispondere, ma spero che si siano comune trovati bene.

Melanie Laurent: Lavorare con Bille è stato meraviglioso. Io recito da quando avevo quattordici anni, ma non mi ero mai trovata su un set così ricco con un regista così attento. E' stata un'esperienza molto stimolante.

Jack, il tuo personaggio aderisce alla resistenza pur provenendo da una famiglia alto-borghese, che non si oppone al regime.
Jack Huston: Amadeu all'inizio agisce per un senso di colpa. Di base è apolitico, è un pensatore, un filosofo, ma viene influenzato dalla situazione e dall'ideologia dell'amico Jorge. Entra nella resistenza perchè si sente in colpa per aver curato il capo della polizia odiato dal popolo, ma una volta entrato nel movimento trova l'amore. E' stato un personaggio interessante da interpretare perché, più che un rivoluzionario, è una persona che si scava una nicchia nella realtà dell'epoca cercando di rispettare i propri principi.

Come hanno reagito i portoghesi al vostro arrivo e alla notizia dell'ambientazione storica del film che, in Portogallo, è un tema molto sentito?
Melanie Laurent: Non ci sono state particolari reazioni, anche se sono consapevole che è un momento radicato nella storia portoghese e nella memoria. Le persone sono state fantastiche con noi e devo dire che siamo rimasti stupiti dall'incredibile accoglienza, dal calore e dalla gentilezza dei portoghesi.

Come ha reagito Pascal Mercier alla visione del film?
Bille August: Pascal Mercier ha letto la sceneggiatura e gli è piaciuta molto. Ci ha fatto visita sul set durante le riprese e quando il film è finito abbiamo organizzato una proiezione privata per lui. Gli è piaciuto talmente tanto che mi ha scritto una lunga lettera e mi ha permesso di pubblicarla. L'unica domanda alla fine della visione è stata: 'Quando potrò rivedere il film?'

Come mai l'unica parte di Lisbona che si vede nel film è quella antica?
Jeremy Irons: La parte antica della città contiene lo stesso mistero e la stessa bellezza del romanzo. Il mio personaggio ha lo sguardo di un turista che si ritrova in un luogo esotico e sconosciuto quindi necessitavamo di location suggestive.

Jeremy, quale è il tuo rapporto con Lisbona?
Jeremy Irons: Mi sono riinnamorato di Lisbona durante le riprese. Ha recuperato una qualità della vita altissima rispetto all'isteria degli anni '90. Mi piacciono le città vicine all'acqua e stavolta ho imparato ad apprezzare anche la parte più turistica della città che in passato non mi attirava troppo. Per me è stato come sposarmi per la seconda volta con la città. In più lavorando in compagnia di un cast straordinario, con un regista che sa ciò che vuole e con una crew in gamba non ho fatto nessuna fatica. Abbiamo girato velocemente Se il film avrà successo faremo Treno di notte per Lisbona 2.

Il finale del film è aperto. Ma tu, nei panni di Raimund, cosa preferiresti fare, restare a Lisbona o fare ritorno alla tua vita in Svizzera?
Jeremy Irons: Se Martina Gedeck volesse mettersi insieme a te anche tu vorresti restare a Lisbona.