Un cinema di sentimenti solidi quello di Peter Cattaneo che, con la semplicità che si addice alle più dolci delle poesie, porta in scena le commoventi e ispiranti memorie di Tom Michell ne Il professore e il pinguino. Presentato al Toronto Film Festival e accolto con discreto calore (del resto, come si fa a non voler bene ad un pinguino?), il titolo si aggiunge al nutrito filone cinematografico con protagonisti dei professori, idealisti, avanguardisti e coraggiosi. La eco di Robin Williams ne L'attimo fuggente, ovviamente, è presente e, a volte, è pure un filo ingombrante, tuttavia il film di Cattaneo ha la capacità di sfruttare un'improbabile e sorprendente storia d'amicizia per calcare, senza sbafare, la turbolenta epoca storica vissuta dall'Argentina nella primavera del 1976.
Il professore e il pinguino: un'amicizia inaspettata al centro del film

Scritto da Jeff Pope, e come detto tratto dall'omonima opera letteraria, Il professore e il pinguino racconta del professor Tom Michell - interpretato da un credibilissimo Steve Coogan - arrivato in un esclusivo istituto maschile per insegnare inglese ai ragazzi e allenare la squadra di rugby. Il clima politico in Argentina è incandescente per via del colpo di stato perpetrato da Jorge Rafael Videla - con il supporto degli Stati Uniti - atto a destituire Isabel Martínez de Perón. Nonostante Michell sia supportato dal presidente Buckle (Jonathan Pryce), fatica ad entrare in contatto con gli studenti.

Ad aiutarlo, arriverà inaspettatamente un tenero pinguino, che Tom trova ricoperto di petrolio su una spiaggia in Uruguay. Salvato da morte certa, il pinguino Juan Salvador, così chiamato da Sofia (Alfonsia Carrocio), attivista politica e nipote della governante Maria (Vivian El Jaber), diventerà un punto di riferimento per Tom, aiutandolo ad instaurare un rapporto con gli alunni.
Un buddy movie alternativo

Se Il professore e il pinguino non è una commedia nel senso stretto del termine - tanto che i sorrisi, più che altro, assomigliano a delle leggere smorfie-, potrebbe però assomigliare ad una sorta di buddy movie alternativo, mosso da un'atmosfera adorabile. Un'atmosfera leggera, quasi rarefatta, in netto contrasto con il contesto storico-politico-sociale che smuoveva l'identità argentina, lungo un golpe che portò i militari al governo per ben sette anni. Per assurdo, il contrasto cercato dall'onesto Cattaneo, che ben conosce le regole che indirizzano le storie d'amicizia tra uomo e animale, risulta efficace per cristallizzare ed enfatizzare l'identità di un Paese scosso dal sangue, dalla repressione e dagli arresti preventivi.
Il lato politico
Un testo e un contesto presente nel film (non sarebbe potuto essere altrimenti, dando alla storia una contro-lettura contemporanea), e suggerito nelle dinamiche che indirizzano l'evoluzione umana e professionale di Tom Michell, che porta con sé il fardello di un trauma insuperabile. Perché poi ricordiamo: la semplicità non va scambiata con la facilità, e il film di Cattaneo, in due ore scarse, riscrive la figura del pinguino, sganciandola dall'archetipo di essere il "solito" uccello buffo (diversi pinguini si sono prestati al ruolo di attore, il resto del lavoro è stato affidato al montaggio e alla capacità di Coogan di restare nel ruolo).

Juan Salvador per Tom diventerà infatti una sorta di taciturno analista capace di sciogliere una spessa scorsa di cinismo e disillusione, portandolo ad aprirsi al mondo. Una chiave di lettura non da poco, per un'opera sincera e delicata, che pone l'accento sull'empatia e sulla bontà, senza rinunciare ad essere indirettamente politica.
Conclusioni
Peter Cattaneo si affida a Steve Coogan e a un tenero pinguino per raccontare la storia vera del professor Tom Michell. Dietro la dolcezza, la poesia e la leggerezza di un'amicizia inaspettata, il film mostra con fermezza e onestà un lato politico, soffermandosi sull'oscuro contesto sociale vissuto in Argentina nel 1976. Tra commozione, sorrisi e poesia.
Perché ci piace
- Il pinguino è irresistibile.
- Steve Coogan, sempre in parte.
- La credibilità scenica.
- Dolcezza e poesia, ma anche un lato politico.
Cosa non va
- Forse, leggermente lungo.