Extraordinary, intervista al cast: "Avere un superpotere non ci completa come esseri umani"

Pronti a scoprire cosa si fa ad essere straordinari in un mondo di persone straordinarie? Lo abbiamo chiesto a Máiréad Tyers (Jen), Sofia Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash), Luke Rollason (Jizzlord), il cast di Extraordinary, la nuova serie originale british Disney+, disponibile dal 25 gennaio sulla piattaforma.

Extraordinary, intervista al cast: 'Avere un superpotere non ci completa come esseri umani'

L'ultimo arrivo in ordine di tempo su Disney+, a rimpolpare l'offerta british della piattaforma, è Extraordinary, la comedy creata dalla giovane e promettente Emma Moran, che presenta un mondo fatto di persone con un superpoteri in cui solamente la protagonista Jen non li ha e inizia un percorso alla scoperta di se stessa per scoprirne il motivo (qui potete leggere la nostra recensione). Ad aiutarla (o a provare a farlo) gli amici e coinquilini Carrie, Kash e Jizzlord. Li abbiamo incontrati su Zoom in occasione del lancio della nuova serie ed ecco cosa ci hanno raccontato Máiréad Tyers (Jen), Sofia Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash), Luke Rollason (Jizzlord) in questa intervista al cast di Extraordinary.

Extraordinary, la nuova serie british Disney+

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Extraordinary: un momento della serie

Solitamente nelle serie sui supereroi c'è un singolo individuo oppure un ristretto gruppo di persone che ha i poteri, mentre tutti gli altri no. In Extraordinary l'esatto opposto. Come si fa ad essere straordinari in un mondo di persone straordinarie?

Luke Rollason: Io direi che proprio perché hanno tutti un potere diventa parte del loro quotidiano. Molto spesso diventa addirittura il loro lavoro, come chi può sputare fuoco e chi può volare, trattando i propri poteri come la cosa più noiosa al mondo (ride). È come se lo show volesse dirci che forse il desiderio irrefrenabile di avere un superpotere non è ciò che ci appagherà e completerà alla fine come esseri umani. Nelle storie sui supereroi la persona che acquisisce un potere è solitamente il prescelto, ma in realtà in questo show la vita non cambia più di tanto. Ad esempio, nel caso di Kash rimani una persona che commette continuamente errori ed è profondamente pigra. La riprova che la capacità di riportare indietro il tempo non ti rende necessariamente una persona capace o speciale. Extraordinary racconta insomma una versione mondana dell'essere supereroi.

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Extraordinary: una scena della serie

Dato che i superpoteri vengono dati in mondo casuale alle persone quando compiono 18 anni nel mondo di Extraordinary, se i vostri personaggi avessero potuto scegliere, quale potere avrebbero preferito secondo voi?

Sofia Oxenham: Ottima domanda. Io lo so! (ride) Se Carrie schioccasse le dita, ogni oggetto nella stanza andrebbe magicamente al suo posto lasciando tutto perfettamente pulito. La nuova Mary Poppins insomma.

Bilal Hasna: Io penso che Kash vorrebbe il superpotere di Gregor, ovvero la supervelocità, dato che è la sua nemesi sostanzialmente nella serie. Anche perché quel potere ai suoi occhi permette all'aminemico di fare cose più fighe e che gli danno fastidio, come ad esempio girarli intorno velocemente. Però in fondo credo che il suo superpotere gli piaccia.

Luke Rollason: Per me è difficile rispondere perché so molto poco della vita del mio personaggio prima di essere un gatto ma dalle poche cose che gli abbiamo visto fare, direi assolutamente il potere di aprire la scatoletta di tonno con le dita. Il personaggio sceglierebbe quello per sentirsi dire dagli altri "ma sei idiota?" (ride)

Máiréad, per quanto riguarda Jen, secondo te cosa le piacerebbe, dato che è l'unica senza poteri e su questo si basa lo show?

Máiréad Tyers: Penso che Jen vorrebbe un superpotere che le permetta di non doversi preoccupare mai più dei soldi. Oppure non doversi preoccupare mai più del bucato, di avere panni sporchi per casa. O ancora farsi la doccia in un battibaleno senza bagnare o sporcare, in modo da essere sempre pulita e attraente.

Bilal Hasna: O non soffrire mai il dopo sbornia.

Sofia Oxenham: Quello sarebbe meraviglioso! (ridono tutti)

Extraordinary: la prima clip esclusiva della serie britannica in arrivo su Disney+ (VIDEO)

Super poteri super assurdi

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Extraordinary: un'immagine della serie

A proposito, qual è il superpotere più assurdo che vi ha fatto trasalire quando avete letto la sceneggiatura?

Luke Rollason: Il ragazzo che può toccare le persone e far avere loro un orgasmo.

Bilal Hasna: Il ragazzo che può creare qualsiasi cosa in 3D dal suo sedere... purché siano aerodinamici (ride).

Luke Rollason: L'uomo che può trasformare qualsiasi cosa (o persona) in un pdf. Per fortuna non lo vediamo mai in azione e ho il terrore solo all'idea (ride).

Sofia Oxenham: Quello che si vede all'inizio del primo episodio: la cacca del cane si dissolve automaticamente nel terreno.

Máiréad Tyers: Pensa però se quella cacca riappare automaticamente da qualche altra parte...

Luke Rollason: ... come attraverso un portale. Aiuto! (ride)

Extraordinary, la recensione: essere straordinari in un mondo di persone straordinarie

Extraordinary, intervista al cast: diventare un gatto

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Extraordinary: una scena

Luke, ho amato molto il tuo personaggio e vorrei sapere come ti sei preparato ad essere un gatto in versione umana, nelle movenze, nella postura, e soprattutto nel non sapere nulla di come funziona il mondo umano intorno a te.

Luke Rollason: Verrebbe da pensare che sia molto difficile, sapendo anche così poco del suo background, ma in realtà è stato molto più semplice di quanto sembri. (ride) Penso che per tutti e quattro sia stata la prima esperienza in una serie di così larga scala e con personaggi così sfaccettati. Ogni giorno mi sentivo emozionato di essere su quel set e c'era qualcosa che ti faceva sentire come se fossimo sempre in diretta. Jizzlord è così, non ha idea di cosa stia succedendo, viene travolto dalle situazioni e dagli eventi. Gli altri dovevano far finta di abitare da anni in quell'appartamento, mentre per me era tutto un "oddio dove sono le cose e come funzionano?" (ride).
Lo stesso vale per la postura da gatto rannicchiato che si guarda intorno spaurito. È stato un ruolo da sogno in fin dei conti, perché il mio background era meno improntato sul sapere degli avvenimenti ma più basato sulla preparazione teatrale e sulla comicità fisica del momento. Stranamente, il non sapere niente di niente mi ha aiutato molto e mi ha fatto sentire proprio come il mio personaggio, diventando sostanzialmente lui.