Derry Girls 3, la recensione: once a derry girl, always a derry girl

La nostra recensione di Derry Girls 3, la terza ed ultima stagione della teen comedy inglese disponibile su Netflix, che ci fa salutare per l'ultima volta Erin, Orla, Clare, Michelle e James.

It doesn't matter that you've got that stupid accent, or that your bits are different to my bits, because being a Derry Girl, well, it's a f***king state of mind

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Derry Girls: un'immagine della serie

Queste sono le parole che Michelle diceva a James nel finale della seconda stagione di Derry Girls, la teen comedy inglese tornata con la terza ed ultima stagione dal 7 ottobre su Netflix. Vogliamo ripescare queste parole nella nostra recensione di Derry Girls 3, perché oramai anche noi spettatori ci sentiamo delle Derry Girls onorarie. Le ragazze devono affrontare non solo gli ultimi anni di scuola superiore ma anche la prospettiva universitaria. Sullo sfondo i grossi cambiamenti storici che coinvolgono Irlanda del Nord e Regno Unito, nonché l'Accordo del Venerdì Santo e il referendum che fu importantissimo per il futuro del Paese. Cercando di non commuoverci troppo, immergiamoci nella recensione di Derry Girls 3.

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Derry Girls: un primo piano di Saoirse-Monica Jackson

Crescere vuol dire cambiare

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Derry Girls: Saoirse-Monica Jackson durante una scena della serie

Le Derry Girls sono cresciute eppure sono sempre le stesse. Sono rumorose, sguaiate, impertinenti, a volte fuori luogo, ma allo stesso tempo adorabili, dolci, piene di vita. Erin (Saoirse-Monica Jackson), sua cugina Orla (Louisa Harland), le loro amiche Clare (Nicola Coughlan) e Michelle (Jamie-Lee O'Donnell), sempre assieme a suo cugino inglese James (Dylan Llewellyn), stanno aspettando spasmodicamente i risultati che li faranno accedere all'ultimo anno di superiori e poi all'università. Così inizia la terza stagione, composta dai canonici sei episodi uniti eccezionalmente a una doppia puntata aggiuntiva e conclusiva. Un atto finale che vuole proprio dare uno sguardo al futuro delle nostre indomite protagoniste, dal punto di vista personale così come storico. L'egocentrica Erin, che continua a narrare alcuni degli eventi in prima persona, la spersa Orla, l'intelligente e chiacchierona Clare, la ribelle Michelle e il costantemente trattato male James, rappresentano tutti noi, che da adolescenti vogliamo cambiare il mondo, abbiamo fretta di crescere e allo stesso tempo vorremmo godercela ancora un po'. Questo valeva anche negli anni '90 quando è ambientata la comedy, rendendola storicamente accurata ma anche senza tempo. Quella nata dalla sagace penna di Lisa McGee, già dietro le scrittura di serie come Being Human e The White Queen, è insomma una grande lettera d'amore al futuro, degli anni '90 come di oggi.

(Dis)avventure quotidiane

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Derry Girls: Dylan Llewellyn in una scena della serie

La forza di Derry Girls continuano ad essere le (dis)avventure quotidiane delle protagoniste, che insieme a James si buttano a capofitto nella vita combinandone di tutti i colori, con buona pace dei genitori. Genitori che divengono ancora più protagonisti in quest'ultimo giro di boa, mostrando le proprie (dis)avventure quotidiane parallelamente a quelle dei ragazzi, arrivando anche a congiungersi in modo inaspettato. Una pura commedia degli equivoci che strizza l'occhio a family comedy come Modern Family. Ed è incredibile come le nostre Derry Girls non riescano quasi mai ad ottenerla vinta, come al concerto di Fat Boy Slim, in una vita che ti insegna continuamente a rialzarti. Una stagione che prevede anche dei cameo totalmente inaspettati e golosissimi, come quello di Liam Neeson nei panni di un poliziotto con cui il gruppo si ritrova ad avere a che fare. Visto che questa è la stagione di Derry Girls più rappresentativa del romanzo di formazione - si toccheranno argomenti forti e delicatissimi come la morte - non sorprende che protagonista di uno degli episodi più belli sia il treno, simbolo del viaggio per eccellenza. Torneranno i personaggi che abbiamo imparato ad amare nelle altre due annate, come Padre Conway (Peter Campion), prete giovane e affascinante, e Sorella Michael (Siobhan McSweeney), l'intrepida e adorabilmente cinica direttrice della scuola cattolica che frequentano le protagoniste insieme a James.

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Suonare gli anni '90

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Derry Girls: una foto della serie

Sarcastica, cinica, divertentissima, nostalgica, emozionante. È questa la comicità di Derry Girls, tipica del british humour che qui diventa irlandese. Traspare anche dalla colonna sonora del serial che si conferma pazzesca, utilizzando vari cult di quegli anni come le Spice Girls e i Take That, ma andando anche a scovare loro brani meno conosciuti e facendoli spesso sentire solamente in sottofondo. Quasi come se dovessimo diventare uno Shazam umano che gioca a indovinare il brano musicale che sta sentendo in lontananza prima che la scena passi. A chiudere sempre i Cranberries e Dolores O'Riordan. In quest'ultima stagione, in cui non ci si dimentica di nessuna storyline, sono riusciti addirittura a fare degli episodi a tema, come quello che strizza l'occhio agli horror, tra inquadrature, fotografia scura e movimenti di macchina, e quello dedicato ad Halloween. O ancora quello del ballo scolastico dedicato a un flashback del passato e incentrato più sugli adulti che sui ragazzi. Dedicato "a tutte le mamme" come appare scritto in sovrimpressione a fine puntata. Per ricordarci che Derry Girls parla di tutti noi. Indipendentemente da che età e accento abbiamo... e da cosa abbiamo nelle mutande.

Conclusioni

Abbiamo avuto la conferma della scrittura brillante di Lisa McGee, della sua comicità cinica e spassosissima, di una colonna sonora nostalgica ma azzeccatissima, nella nostra recensione della terza ed ultima stagione di Derry Girls. Una stagione finale che strizza l’occhio al passato ma guarda soprattutto al futuro con l’ultimo anno di superiori e le prospettive universitarie dei personaggi, insieme ad un importante momento storico per l'Irlanda del Nord, dedicando maggior attenzione e spazio agli adulti. Non potremo mai dimenticare le Derry Girls.

Movieplayer.it
4.5/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • La conferma di una comicità dolcissima e allo stesso tempo cattivissima.
  • Il maggior spazio dato agli adulti, dedicando loro un episodio.
  • I camei inaspettati e i ritorni graditi, la conferma di una colonna sonora pazzesca.
  • La chiusura di tutte le storyline.

Cosa non va

  • È un finale molto agrodolce.
  • Che sia l'ultima stagione.