Recensione Zack & Miri - Amore a... primo sesso (2008)

Chi si aspetta una commedia romantica inoffensiva farà forse meglio a rivolgersi altrove. Va detto però che se i dialoghi e certe situazioni non sono certo da educande, a stemperare il tutto c'è l'ironia giocosa, scorretta e sagace di Kevin Smith, supportata da un cast assolutamente irresistibile.

Two Stars are Porn

Due amici trentenni, una troupe sgangherata e un'idea "piccante" per far soldi rapidamente e risollevare le proprie condizioni finanziarie. Questa, in due parole è l'idea alla base di Zack & Miri - Amore a... primo sesso, la commedia "pornoromantica" diretta da Kevin Smith che arriva in Italia con tre anni di ritardo rispetto alla release americana, e quasi un anno dopo l'arrivo nelle sale italiane dell'ultimo film del regista, Poliziotti fuori - Due sbirri a piede libero, uscito la scorsa estate.
Zack e Miri si conoscono dai tempi della scuola, e da anni convivono come se fossero sposati, facendo anche non pochi salti mortali per pagare l'affitto e le bollette. Sono amici da così tanto tempo che tra loro non ci sono assolutamente segreti nè tabù. O meglio, ce n'è uno: l'amore. Ma non sarà facile riconoscerlo e affrontarlo con la stessa schiettezza e disinvoltura sulla quale è impostato il loro rapporto.
Quando la loro situazione economica precipita, e i due ragazzi si ritrovano senza acqua e senza luce, a Zack viene l'idea di produrre e interpretare - insieme a Miri, ovviamente - un film a luci rosse. E magari approfittare dell'attimo di popolarità che la sua amica sta vivendo grazie ad un breve video di lei in mutande che ha conquistato il popolo del web, per diventare ricchi come Bobby Long, loro ex-compagno di scuola, che adesso lavora come pornostar gay insieme al suo compagno.


Superate le comprensibili ritrosie iniziali di Miri, adesso non resta che mettere insieme una troupe e un cast valido per il loro film, una porno-parodia di Guerre Stellari che sfortunatamente non vedrà mai la luce a causa di uno spiacevole imprevisto. E allora tocca ripensare tutto daccapo, magari ambientando una nuova storia a luci rosse nel bar in cui Zack lavora, tra sacchi di caffè, forniture di panna fresca e corroboranti cappuccini. Ma portare a termine il loro progetto sarà davvero un'impresa, per tante ragioni.

Seth Rogen è assolutamente irresistibile nel ruolo di un ragazzone che si ritrova ad affrontare la scoperta di un sentimento forte (e ricambiato, seppur con meno schiettezza) per l'amica di sempre, una Elizabeth Banks che pian piano trova entusiasmo per il film che stanno realizzando, ma non è a suo agio nei panni della pornostar disinibita, al contrario delle due colleghe di set, l'iconica Traci Lords - ormai lontana dalle performance che fecero di lei una delle pornostar più amate degli anni '80, ma credibile nel ruolo della "professionista" Bubbles - e la bionda Katie Morgan, nuova leva nell'industria dei sogni proibiti. Non sono da meno gli altri compagni d'avventura, su tutti il "produttore" Craig Robinson, qui nel ruolo di Delaney, e il "pornodivo" Brandon Routh, un uomo di successo costretto a subire le scenate isteriche pubbliche del suo partner, Justin Long.

Chi si aspetta una commedia romantica inoffensiva farà forse meglio a rivolgersi altrove. Va detto però che se i dialoghi e certe situazioni non sono assolutamente da educande, a stemperare il tutto c'è l'ironia giocosa, scorretta e sagace di Kevin Smith, oltre che la tenerezza e la veracità del sentimento che emerge gradualmente tra i due protagonisti, e li metterà in difficoltà quando dovranno girare la loro scena a luci rosse, sdraiati su un sacco di caffè e impegnati a interpretare una provocante barista in tacchi alti e il paffuto ragazzo delle consegne. Irresistibili quanto impacciati, Zack e Miri scopriranno di essere poco credibili come pornostar e anche come amici, proprio perché destinati a stare insieme. Peccato che la conclusione (e il nuovo inizio) della loro storia sembri quasi precipitosa, come se a Kevin Smith interessasse più lo sviluppo della vicenda che l'epilogo, che si rivela piuttosto convenzionale.

Movieplayer.it

3.0/5