My Hero Academia 7, l'arrivo di Star and Stripe tra sorprese e (possibili) errori della nuova stagione

Ripercorriamo insieme gli ultimi eventi dell'anime grazie all'arrivo della settima stagione di My Hero Academia, concentrandoci anche sulla supereroina più potente d'America e il suo Quirk, che potrebbe nasconderebbe anche una svista concettuale di fondo.

My Hero Academia 7, l'arrivo di Star and Stripe tra sorprese e (possibili) errori della nuova stagione

Il 2024 è un anno importante per gli amanti di alcuni dei manga più letti degli ultimi tempi. Per bocca dei loro stessi autori, infatti, sia Jujutsu Kaisen di Gege Akutami che My Hero Academia di Kohei Horikoshi termineranno proprio quest'anno, raggiungendo la loro naturale conclusione. Mentre del primo attendiamo però l'arrivo della terza stagione - ancora senza data - dove inizierà la saga finale, la settima stagione di My Hero Academia è già cominciata con il primo e sensazionale episodio, entrando di fatto nel suo grande arco conclusivo anche in chiave animata. Un racconto di formazione e responsabilità, di amicizia e trasformazione, tanto positivo quanto spietato, avvincente ed emozionante come pochi altri shonen mainstream della sua generazione, sfruttando soprattutto tanti personaggi differenti.

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Un'impressionante immagine di My Hero Academia 7

È raro trovare un prodotto di questo genere in grado di dare il giusto risalto pure se momentaneo a decine e decine di protagonisti differenti, ed è forse questo uno dei meriti più essenziali del lavoro di Horikoshi nel fumetto. L'anime è invece riuscito a valorizzare quando e dove possibile l'azione delle battaglie, i tanti e particolari quirk dei personaggi, le diverse metamorfosi evolutive di eroi, villain e atmosfera, anch'essa elemento fondamentale del racconto. E ci riesce tutt'ora, presentandoci con My Hero Academia 7 una delle supereroine più importanti e intense della storia in una puntata d'apertura di stagione fondamentale. Ma prima di parlare di questo, nel bene e nel male, vediamo in breve dove eravamo rimasti. [ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]

Solo tre giorni

Lo Yuei è ormai zona fortificata. Il ritorno di Midoriya nei sicuri confini del liceo/città non è stato dei più facili, dopo il pattugliamento in solitaria all'esterno, in un Giappone ormai distrutto dalla potenza dei villain. Gli eroi sono pronti, però, a ri-organizzarsi per la battaglia decisiva. Alla fine della sesta stagione abbiamo scoperto grazie ad All Might e al suo incontro con Stein una pericolosa rivelazione: che la trasformazione completa di Tomura Shigaraki in All For One sarà completata in appena tre giorni. Gli hero credevano di avere molto più tempo per prepararsi alla scontro decisivo, ma la preoccupante agenda dei nemici mette a rischio tutti i piani fino a lì edificati da All Might, Hwaks, Endeavor e Best Jeanist, che si vedono costretti a chiedere aiuto ai supereroi internazionali, pregando per un intervento esterno su territorio giapponese.

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My Hero Academia 7: una scena

Le più grandi nazioni del mondo, da oriente a occidente, sono però spaventate dall'incremento delle azioni dei villain all'interno dei propri confini, convinte di dover preservare la deterrenza e la potenza dei rispettivi super per eventuali problematiche nazionali. Il Giappone è di fatto isolato, se non fosse per una luce di speranza che viene direttamente dalla Terra degli Heroes, gli Stati Uniti d'America. È infatti lì che risiede la supereroina più forte di tutte, seconda solo ad All Might, che per dovere, responsabilità e amicizia nei confronti dell'uomo e del supereroe che ha ispirato il suo cammino da hero, decide di non obbedire agli ordini dei piani alti e intervenire prima che la situazione precipiti, non solo per il Giappone ma per il mondo intero.

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Stelle e strisce

Quella di Star and Stripe, alter ego di Cathleen Bate, è una delle invenzioni più felici di Horikoshi in termini di sviluppo concettuale del personaggio. È diretta emanazione degli ideali e delle azioni del Number One Hero, che rappresenta infatti la sua ispirazione, il modello da seguire per essere la versione migliore di se stessa in chiave supereroistica. Così come le "antenne" della giustizia di All Might (i suoi capelli) hanno aperto la strada all'eroico cammino di Cathleen, una volta risvegliato il suo incredibile quirk e divenuta la seconda hero più potente della Terra, Star and Stripe decide di tingersi di biondo e acconciarsi esattamente come All Might ma con ben otto "antenne" in testa, così da trasmettere ancora più speranza e ancora più giustizia del suo idolo.

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Una scena della settima stagione di My Hero Academia

Una fan divenuta supereroina con sforzo, dedizione e sacrificio, in modo non dissimile da Izuku, sviluppando per altro uno dei poteri più devastanti e metafisici dell'intero tracciato narrativo di My Hero Academia: il New Order. Il suo quirk è semplicemente brillante e racchiude sempre in senso concettuale, in astratto, lo strapotere decisionale e tutte quelle ingerenze internazionali dell'America nel mondo, concentrando in questa abilità la capacità tutta statunitense di fare il bello e il cattivo tempo ovunque decida di rivolgere lo sguardo. Fortunatamente Stire and Stripe è un personaggio positivo a tutto tondo, per cui non veicola critiche o esagerazioni particolari, attestando però di fatto la potenza del tocco e della parola americana, che in quanto nazione più potente del mondo può settare nuovi standard da seguire, un nuovo ordine da rispettare.

Regole e problemi del Nuovo Ordine

In sostanza, il New Order di Star and Stripe funziona esattamente come il comportamento USA nei paesi e nei mercati internazionali. Cathleen può infatti imporre a un oggetto o a una persona che tocca e di cui pronuncia il nome delle nuove regole, con la sola limitazione di due "nuovi ordini" alla volta. Al di là degli oggetti inanimati, che hanno un nome comune e sono privi di qualsivoglia coscienza, una delle debolezze del New Order risiede nel nome con cui una persona si identifica, che deve combaciare alla perfezione con la percezione di Star and Stripe e del bersaglio. Torna così forte e prepotente la questione identitaria anche in questo caso, nobilitando la centralità dell'auto-determinazione e del cambiamento al di là di qualsiasi imposizione interna (nel caso di Tomura, ad esempio, da parte di All For One) o esterna (da Star and Stripe).

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My Hero Academia 7: un momento dell'anime

Arriviamo così alla fine a quello che non possiamo che considerare un errore nella costruzione della supereroina e del suo qurik, forse una svista di Horikoshi, forse un disinteresse artistico in nome di un glorioso impatto scenico altrimenti impossibile. Una delle due imposizioni di cui può disporre grazie al New Order, infatti, Star and Stripe la tiene costantemente attiva su se stessa per avere forza, velocità e percezioni sovrumane vicine a quelle di All Might. Questo significa che in battaglia può disporre de facto di una solo nuova imposizione alla volta oltre alla regola fissa su di sé. Nel manga e nel primo episodio di My Hero Academia 7, quando tocca l'aria e impone un ordine, quella stessa regola scompare nel momento esatto in cui tocca i laser e ne impone un'altra a un nuovo oggetto. La "vecchia" regola non svanisce poi lentamente, diminuendo d'efficacia, ma totalmente e nell'immediato, come nota anche Shigaraki. È una debolezza e in quanto tale deve avere dei limiti ben chiari: due regole attivi contemporaneamente, una delle due sempre attiva su di lei, l'altra variabile.

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My Hero Academia 7: un'immagine dell'anime

Peccato che un attimo dopo le spiegazioni Horikoshi contravvenga alle stesse limitazioni imposte al New Order, persino sfacciatamente. Come? Quando Star and Stripe solidifica l'atmosfera in una forma gigantesca di sé, facendole imitare i suoi movimenti. Fin qui tutto bene, le regole attive sono due e non ci sono problemi, che invece arrivano quando chiede ai suoi compagni aviatori di sparare i laser contro di lei, toccandoli e imponendo un nuovo ordine ("si uniranno in un solo e potente raggio che stringerò nel mio pugno"). Il dilemma risiede nel fatto che l'atmosfera della vecchia regola continua ad essere solidificata nella forma di Star and Stripe stringendo il gigantesco fulmine creato dalla nuova imposizione. In quel momento sono praticamente attive tre regole, il che va contro la struttura concettuale del New Order poco prima spiegata. Certo, la sequenza è entusiasmante, ma a che prezzo? Se conoscete poi il prosieguo della storia, risulta una svista - o una scelta - ancora più seccante, ma di questo ne parleremo forse più avanti.