True Detective: ascolti da record e indizi sul futuro della serie

Durante una serie di interviste l'autore della hit series ha commentato il finale di stagione e il tema che ha scelto per il futuro dello show.

Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli del finale della prima stagione di True Detective, di non proseguire nella lettura di questa news. La HBO non sbaglia un colpo e questo ormai è un dato di fatto, ma con True Detective ha veramente sfondato: non solo la premiere della serie è stata il miglior debutto degli ultimi tre anni ma con il finale ha battuto tutti i suoi precedenti record di ascolti, arrivando addirittura a 'crashare' il sito di streaming on-line del canale a causa delle numerose richieste per visionare l'ultimo episodio di una delle più brillanti crime series mai scritte. Il totale dei ratings ha superato gli undici milioni di spettatori, senza contare le altre piattaforme di trasmissione o gli utenti che hanno preferito registrare l'episodio per poi guardarlo in un secondo momento. Il serial creato da Nic Pizzolatto e interpretato magistralmente da Matthew McConaughey e Woody Harrelson ha creato un'onda d'urto non indifferente sul web, scatenando teorie, discussioni, ossessive ricerche di indizi, interi forum e siti dedicati alla mitologia della serie, al simbolismo, allo splendido lavoro compiuto dal regista Cary Fukunaga e perfino alla palette di colori scelta per l'ambientazione (verde e oro bruciato).

Leggi il nostro commento all'ultimo episodio Form and Void:
True Detective: un finale spiazzante per l'ultimo capolavoro HBO

Come sempre accade con serie che catturano così tanta attenzione, il finale scatena sempre una ridda di commenti contrastanti e anche in questo caso c'è chi ha trovato da ridire sulle domande prettamente inerenti al caso rimaste senza risposte, ma l'autore ha dichiarato che "non è tanto la conclusione che conta, ma il viaggio dei due protagonisti". Durante un'intervista rilasciata a Entertainment Weekly, Pizzolatto ha parlato dell'episodio Form and Void (un riferimento alla Genesi) e della sua decisione di non uccidere i due protagonisti "sarebbe stato molto facile ucciderli, avevo anche un'idea alternativa, avevo pensato di farli sparire senza traccia o addirittura implementare un elemento sovrannaturale. Ma alla fine queste scelte sarebbero state scelte troppo facili e uccidere i personaggi è diventato quasi un trend, un modo facile e veloce per ottenere una risposta emotiva e catartica dal pubblico. Se avessi scelto di seguire quella strada avrei fatto un disservizio alla storia. Quello che mi interessa come autore è aver lasciato questi due uomini in uno stato mentale diverso da quello da cui siamo partiti. C'è stata un'effettiva crescita dei personaggi". Questo però non vuol dire che Cohle sia diventato improvvisamente ottimista e che si sia convertito, nonostante quella sua esperienza di quasi-morte "non si è trattato di una conversione, ma solo di un'esperienza, se ascoltate con attenzione lui dice "I was gone, there was no me. Just love... and then I woke up". Quella frase - e poi mi sono svegliato - è significativa per tutta la serie. La vera conversione di Rust sta forse nella sua ultima battuta quando dice "la luce sta vincendo" e forse non si tratta neanche di conversione ma semplicemente di una più vasta apertura mentale. L'uomo che una volta disse che non c'è luce alla fine del tunnel adesso sta dicendo che, forse, potrebbe esserci un ordine a tutto questo".
In molti tra il pubblico hanno sostenuto che i dialoghi di Cohle erano palesemente contro la religione, ma l'autore non è d'accordo "io sono cresciuto nel sud in una famiglia profondamente religiosa. Viviamo in una società dove si fa fatica a distinguere tra realtà e finzione. Io non ho fatto un documentario, è un lavoro di fantasia che riflette quello che mi affascina della nostra specie e della nostra cultura e del nostro atteggiamento verso le storie. Questo non è una serie contro la religione o contro altro, questo è uno show contro il non-pensare. Allo stesso modo non si tratta di una serie sul sovrannaturale ma su quello che si pensa del sovrannaturale forse. Direi che come esseri umani non siamo altro che storie che vivono e muoiono - e bisogna fare attenzione alle storie che ci raccontiamo". Per quanto riguarda il killer, Pizzolatto conferma che Errol voleva, in un certo senso, far sapere al mondo cosa stava succedendo, cosa gli era successo, portare alla luce le colpe di coloro che avevano abusato di lui "Errol voleva morire in un certo senso, era pronto ad accogliere la morte. La frase 'my ascension removes me the disc in the loop' ha a che fare con la sua concezione di karma. Lui crede che mettendo in pratica questi omicidi rituali gli sarà permesso di ascendere ed essere rimosso dalla ruota della rinascita. Voleva che le autorità scoprissero la sua presenza e i 'mostri' che lo hanno creato. Alla fine Chole e Hart non riescono a ottenere una giustizia assoluta, ma è realistico. Sono riusciti a tagliare un ramo dell'albero marcio, il resto tocca ad altra gente".
La seconda stagione non è stata ancora confermata ufficialmente dalla HBO ma l'autore è già all'opera sul nuovo tema "se riusciamo a continuare, il secondo capitolo dell'antologia sarà completamente diverso. L'ambientazione giocherà un ruolo fondamentale, sarà quasi una sorta di personaggio che affianca il duo di protagonisti (che purtroppo non sarà più la coppia McConaughey/Harrelson, ma l'autore ha ritenuto i diritti d'autore sui personaggi per possibili futuri romanzi n.d.r.), si tratterà di qualcosa che normalmente non viene usato in una serie TV. Ho cercato di creare un format che potessi usare in maniera ampia per soddisfare tutte le possibili idee, potrebbe esserci una stagione dai toni thriller e con una cospirazione, oppure si potrebbe raccontare l'omicidio in una piccola città, o magari ci sarà una stagione dove non muore nessuno ma c'è un signore del crimine contro un detective. La parola 'true' in questo caso ha un senso generico, significa autentico e onorevole, quindi, fin tanto che abbiamo un crimine penso che il format della serie potrà supportare la storia che voglio raccontare".
E di cosa parlerà la seconda stagione se sarà prodotta? "Donne dure, uomini malvagi e la storia segreta e occulta del sistema di trasporti degli Stati Uniti. Ultimamente ho passato il tempo a fare ricerche sugli ultimi quarant'anni del governo del Sud della California. Inoltre non faremo affidamento su un unico regista, sarebbe impossibile farlo ogni anno, ma ho già contattato delle persone fantastiche e sono certo che possiamo raggiungere gli stessi livelli della stagione appena conclusa".