Paleyfest 2014: Lost, dieci anni di misteri irrisolti

Parte del cast si è riunito con gli autori della serie per incontrare il pubblico e la stampa durante la convention.

Sono passati dieci anni e ancora è possibile trovare sul web video amatoriali che raccolgono tutti i quesiti rimasti irrisolti con il finale di Lost (video più lunghi di quanto si immagini), ma allo stesso tempo sono ancora in circolazione video dedicati ai personaggi della mistery series che hanno invaso il cuore del pubblico e, come hanno detto Damon Lindelof e Carlton Cuse "non eravamo interessati a rispondere a tutte le domande, sarebbe stato noioso e didattico. Sono i personaggi a starci a cuore, è la loro storia che abbiamo voluto raccontare". Durante la sezione del Paleyfest dedicata al decennale di Lost, sono intervenuti i due showrunner insieme a Josh Holloway, Yunjin Kim, Jorge Garcia, Ian Somerhalder, Maggie Grace, Malcolm David Kelley e Henry Ian Cusick, con grande gioia dei partecipanti in sala. Tra i vari argomenti toccati, i due produttori hanno notato che non sarebbe stato possibile fare Lost oggi e riuscire a stupire il pubblico con tutti i colpi di scena che ci hanno straziato dieci anni fa, i social network ricoprono un ruolo fondamentale oggi e la 'cultura dello spoiler' è qualcosa di concreto e diffuso "non avremmo mai potuto tenere segreti tutti i twist che ci venivano in mente" ha detto Cuse, prendendo come esempio la morte di Boone (Somerhalder).

Proprio in relazione a quella prima, scioccante, uscita di scena, i due autori hanno raccontato un aneddoto interessante "all'inizio, quando stavamo pianificando la serie, avevamo pensato di ingaggiare un nome importante, come Michael Keaton, per affidargli il ruolo di Jack, usarlo per pubblicizzare la serie e via dicendo, per poi ucciderlo nel pilot. Tuttavia, un dirigente della ABC ci disse 'se fate così nel pilot il pubblico non si fiderà mai più di voi e non formerà un legame con i personaggi'. Quando abbiamo pensato di uccidere Boone è stata una decisione controversa, volevamo sfidare gli schemi televisivi. Se in CSI Miami qualcuno punta una pistola alla testa di Horatio nessuno si preoccupa che possa morire. Noi volevamo che nessuno fosse al sicuro, nemmeno il personaggio più amato". Ian racconta che quando ricevette la notizia che il suo personaggio sarebbe stato eliminato la prese abbastanza bene, grazie a una buona bottiglia di pinot che stava sorseggiando al momento. La Kim ricorda ridendo che "quando venni a sapere che Sun era incinta ero convinta di essere al sicuro e mi sono rilassata".
I produttori hanno continuato dicendo che, nonostante il numero degli episodi li ha costretti a un lavoro di produzione massacrante (23-25 episodi per stagione), è stata la scelta giusta per la serie, che non avrebbe giovato di stagioni ridotte come si usano sui canali via cavo "sarebbe stato uno show diverso e non altrettanto buono". Interrogati sulle teorie più spregiudicate che sono giunte fino a loro il cast ha risposto dicendo "una volta un tizio mi ha raccontato che secondo lui eravamo stati tutti clonati mentre l'aereoplano stava viaggiando e che gli eventi sull'isola erano in realtà vissuti dai nostri cloni" ha detto Garcia. Holloway invece ha raccontato di una sua teoria "stavamo girando la seconda stagione e sono andato dai produttori e gli ho detto 'forse l'isola è in grado di muoversi come la Morte Nera di Guerre Stellari!', mi hanno guardato talmente male che ho temuto per la vita di Sawyer!" ha detto ridendo l'attore.
Tra i tanti misteri irrisolti, il pubblico sarà felice di sapere che esiste una risposta certa a una domanda che ha assillato i fan sin dalla quinta stagione "chi ha sparato addosso a Sawyer, Juliet e gli altri mentre si trovavano sulla canoa nell'episodio Il piccolo principe?". La risposta c'è, ma non vuol dire che l'avremo tanto presto "abbiamo scritto una scena per spiegare quella sparatoria, una risposta davvero cool... ma ancora più divertente è stato decidere di non girarla, lasciare il mistero così com'era", tuttavia, la scena esiste, è stata scritta e c'è la possibilità che un giorno venga messa all'asta per beneficenza. Il cast ha poi ricordato vari momenti sul set e sull'isola dove erano ambientate le riprese, Holloway ha parlato di una fan che ha incontrato svariate volte, anche per cena (Lindelof ha commentato scherzando che 'cena' era la parola in codice per sesso), Cuse ha raccontato di quando Terry O'Quinn ha accettato un passaggio a casa dal set e la gentile signora ha tirato dritto fino a casa sua esclamando "devo prima presentarla a mio marito!". Grace e Somerhalder hanno ricordato lo scherzo che Maggie ha fatto a Ian, quando in una scena in cui Boone e Shannon si baciano, l'attrice si è presentata sul set dopo aver fumato un sigaro e masticato aglio "uno dei momenti di cui vado più fiera" ha detto la Grace.
Nessuno dei presenti lo ha potuto confermare ufficialmente ma alla fine delle riprese alcuni oggetti di scena sono misteriosamente scomparsi, come per esempio il portello della botola, che 'potrebbe' trovarsi a casa Lindelof sotto forma di tavolino, l'orologio che segnava il countdown ha 'forse' trovato la sua strada verso la casa di Cuse e c'è la possibilità che Garcia abbia appeso i quadri di Hurley e Maggie indossi uno degli outfit di Shannon di tanto in tanto (il vestito del ballo scolastico in tema sportivo), ma il tutto è assolutamente ipotetico. Alla fine i due autori hanno commentato il finale della serie "ricordo una delle prime teorie dei fan che parlavano del purgatorio, ma noi volevamo che la gente capisse che tutto quello che era successo sull'isola era reale. Più ci avvicinavamo al finale, più abbiamo cominciato a interrogarci sul significato della vita, su cosa succede quando muori" ha detto Lindelof "così abbiamo usato la bomba di Juliet per creare una specie di cavallo di troia che scatenasse un paradosso temporale dove raccontare questa sorta di parabola dell'aldilà. Questa è la storyline che ci ha entusiasmato di più e l'abbiamo portata in vita".