Lost: addio alla serie con tre finali alternativi

Dopo il finale di serie previsto per 23 Maggio, Jimmy Kimmel ospiterà parte del cast per uno spettacolo di un'ora post-evento dove verranno mostrate tre scene alternative per il finale partorte dalle menti di Damon Lindelof e Carlton Cuse.

Ormai sul finale del mistery Lost si è detto di tutto e il contrario di tutto: da un'ora e mezza, si è passati a due, poi a due e mezza, qualcuno ha puntato al rialzo e ha detto tre e sono persino circolate voci di una puntata record di cinque ore. Gli scettici hanno subito pensato a un riepilogo dei punti clou di questi sei anni di avventure, altri hanno pronosticato che invece degli attori, la camera mostrerà direttamente gli autori che tenteranno di spiegare i molteplici misteri che fino all'ultimo sono stati disseminati a piene mani sulla trama originale.
In ogni caso, quello che era un 'semplice' finale di stagione-serie, si è tramutato in un vero e proprio evento, visto che la ABC comincerà a deliziare i fans dal 22, mandando in onda una versione updated del pilot, il 23 ci sarà uno speciale dedicato allo show di due ore intitolato Lost The Final Journey e dopo le ultime note dei titoli di coda, andrà in onda Jimmy Kimmel con il suo Aloha to Lost. Kimmel ospiterà in studio Naveen Andrews, Nestor Carbonell, Alan Dale, Jeremy Davies, Emilie de Ravin, Michael Emerson, Matthew Fox, Daniel Dae Kim, Terry O'Quinn e Harold Perrineau, con la speciale partecipazione di Jorge Garcia, Josh Holloway ed Evangeline Lilly. Insieme al nutrito gruppo di ospiti, Jimmy presenterà tre finali alternativi a quello ufficiale che andrà in onda, tre finali che arrivano direttamente dai produttori esecutivi Damon Lindelof e Carlton Cuse.

Come dire: guardate e scegliete quello che preferite. L'escamotage può essere anche accattivante in certe situazioni, (come nell'esilarante Signori, il delitto è servito), ma per una serie come Lost ci sembra una manovra un po' truffaldina per evitare polemiche con i fans (giustamente esigenti e attenti agli errori sulla continuità, trama e personaggi) e creare ulteriore clamore mediatico per sfruttare al massimo la chiusura della serie. Comunque, mettendo da parte la risonanza pubblicitaria, le teorie, il collegamento costante con i forum di spoiler e di guida agli episodi (e mai serie ne ebbe più bisogno), rimane il fatto che Lost è diventata una serie di culto ancor prima di essere l'argomento preferito di web-magazines, twitter, facebook e tutte le altre comunità cibernetiche che danno linfa vitale al carrozzone della pubblicità. Sei anni di mare blu, palme verdi, sabbia bianca, morti che tornarno in vita, fumo nero, orsi polari e viaggi nel tempo che stanno per lasciarci. Prepariamoci ad accogliere la fine di quest'avventura e a prenotare sin da ora i cofanetti dvd per rivivere le incredibili emozioni che ci ha regalato Lost.