Il futuro di Dr. House, Glee, Terra Nova e Fringe

Il presidente della Fox è stato intervistato in merito ai possibili rinnovi o cancellazioni delle serie in questione. Glee è al sicuro, per le altre tre c'è da ancora da attendere ma c'è il rischio di non rivederle il prossimo anno.

La volpe sta facendo sentire la sua voce sul futuro di alcune delle sue serie più amate, il presidente della Fox, Kevin Reilly, è stato intervistato dall'Associazione Critici Televisivi e ha confermato alcune voci che stavano già girando sul web. Partiamo da Glee, la hit series del canale che ha fatto cantare tutto il mondo: è confermato ufficialmente che non ci saranno spin-off dello show, non vedremo Rachel e Kurt a New York e i diplomandi di quest'anno sono in procinto di spiccare il volo. Tuttavia Reilly ha confermato che Lea Michele e Cory Monteith torneranno sicuramente sul set, mentre non si hanno le stesse certezze per Chris Colfer. Il presidente ha poi aggiunto che verso gli ultimi episodi di questa stagione verrà introdotta la storyline per la prossima, qualcosa che lui ha definito "molto interessante, diverso e cool". Non ha rilasciato molti dettagli in merito ma è chiaro che ha che fare con le motivazioni che vedranno Rachel e Finn ancora sulla scena.

Non c'è la stessa sicurezza di ritorno per Dr House, anche se Reilly ha dichiarato "è difficile immaginare il network senza House, sarà una scelta molto sofferta. Io e David Shore (il creatore dello show n.d.r.) ci siamo accordati per prendere una decisione dopo il primo dell'anno, ma ancora non l'abbiamo fatto. Stiamo evitando di pensarci al momento". Anche in questo caso non ci sarà la possibilità di spin-off: "il tempo per uno spin-off è venuto ed è passato: semplicemente David non ha trovato niente che lo ispirasse particolarmente in tal senso". Per House quindi dovremo aspettare probabilmente gli upfronts di Maggio. Un destino più veloce invece attende la neonata Terra Nova, che riceverà il suo verdetto a breve, visto che in caso di rinnovo l'elaborata produzione dovrà prendere il via il prossimo mese. Tuttavia i ratings non sono stati da cardiopalma, considerate le aspettative, e le scommesse sono aperte.


Altro dilemma per Fringe, il cult serial che è adorato dalla critica ma non altrettanto dal pubblico e come ha ribadito il presidente "non stiamo lavorando per perdere soldi, ma per farli". Nonostante questo non è detta l'ultima parola, tuttavia in caso di cancellazione i produttori esecutivi sono già pronti con un piano d'azione: Jeff Pinkner e J.H. Wyman hanno dichiarato alla stampa che se questa dovesse essere effetivamente l'ultima stagione, il finale che è stato girato può funzionare anche da chiusura per la serie, "Ogni anno ci troviamo di fronte alla stessa domanda e come abbiamo già detto negli anni scorsi, siamo preparati ad affrontare il peggio e non è detto che Fringe non trovi altri oultet per proseguire, magari in forma di graphic novel o web-series". Lo show è già stato altre volte sull'orlo della cancellazione, ma il suo time slot, soprannominato negli U.S. "friday night death slot" ha effettivamente dimezzato il numero degli ascolti della serie che per il momento è ancora in pausa. Non resta che attendere e sperare nell'ennesimo miracolo della tv.