The Walking Dead: commento all'episodio 4x15, Noi

In attesa del season finale, la serie AMC ci regala un episodio che finalmente inizia a riunire il gruppo dei protagonisti, e soprattutto getta un primo sguardo all'interno dell'agognato (e infine raggiunto) Terminus.

Dopo un episodio come il precedente Il bosco, era obiettivamente difficile per la serie AMC offrire una puntata che avesse un analogo impatto drammatico, e una tensione emotiva paragonabile. Questo Noi, penultimo episodio di questa quarta stagione di The Walking Dead, non raggiunge infatti gli stessi livelli di coinvolgimento, ma gli obiettivi, d'altronde, sono diversi: di nuovo la narrazione si sdoppia, con il gruppo composto da Daryl e dai suoi nuovi, pericolosi compagni da una parte, e quello che comprende Glenn, Tara, il dottor Eugene Porter e i militari che hanno il compito di accompagnarlo a Washington, dall'altra. La puntata si presenta come una sorta di preparazione al season finale della prossima settimana, ci consente di conoscere un po' meglio il gruppo al quale Daryl, suo malgrado, si è unito, ma soprattutto ci mostra due eventi fondamentali: l'atteso ricongiungimento di Glenn e Maggie, in una sequenza obiettivamente ben costruita, e soprattutto (contraddicendo tutte le previsioni) l'arrivo anticipato di una parte del vecchio gruppo a Terminus. Del favoleggiato Santuario possiamo vedere, nel finale, solo un breve scorcio: quanto basta per rendersi conto che si tratta di un luogo reale e non di una leggenda, che si presenta davvero (almeno all'apparenza) come un rifugio accogliente, e che le sue mura rappresenteranno sicuramente il setting di partenza della prossima stagione. Tuttavia, ne restano per ora fuori Rick, Carl e Michonne (che fanno anche una breve apparizione qui) oltre a Tyreese e Carol (con la piccola Judith) e a Daryl. Ciò, almeno per il momento.

Il plot:

Dopo il rapimento di Beth, e l'incontro col gruppo di sbandati guidato da Joe, Daryl fa fatica ad adattarsi alla nuova situazione, e soprattutto alle spietate regole imposte dal carismatico leader. Non mancano i contrasti, che mettono da subito l'uomo, intenzionato ad abbandonare il gruppo quanto prima, in una posizione pericolosa. Nel frattempo, Glenn e Tara sono sempre alla ricerca di Maggie, accompagnati dal dottor Eugene Porter e dai militari Abraham Ford e Rosita Espinosa. Il ritrovamento delle indicazioni della ragazza, scritte col sangue degli erranti, che puntano verso Terminus, spinge Glenn ad accelerare il passo per raggiungerla. Ma i due militari, e in particolare il sergente Ford, non hanno dimenticato la loro missione, quella di scortare lo scienziato a Washington: dalla riuscita di questo compito potrebbe infatti dipendere il destino dell'intera umanità.

Cosa ci è piaciuto di questo episodio:
- Interessante la descrizione del gruppo guidato da Joe, e la sua interazione con Daryl. Quest'ultimo finisce per adattarsi alle regole, ma è chiaramente un adattamento "a tempo determinato": il contrasto creatosi con un membro del gruppo, stavolta risolto a suo favore, è chiaramente un campanello d'allarme. Inoltre, Joe cova propositi di vendetta contro Rick, a cui viene attribuita la morte di un suo compagno: ed entrambi sono diretti a Terminus. Il confronto tra i due sarà inevitabile.

- Tutta la sequenza che porta al ricongiungimento tra Glenn e Maggie è gestita, narrativamente e registicamente, benissimo. L'incontro tra i due arriva al culmine di una situazione potenzialmente mortale per Tara e per lo stesso Glenn: e la stessa scena dell'incontro riesce persino ad emozionare. Segno, quest'ultimo, di un'ottima e consapevole gestione del clima emotivo della sequenza.

  • Terminus. Un po' inaspettatamente, il suo interno ci viene mostrato, sia pur brevemente, prima del finale di stagione: tuttavia, scopriamo che si tratta di una cittadella apparentemente sicura, dall'aspetto decisamente accogliente; così come accogliente appare l'atteggiamento della donna incontrata per prima dal gruppo. Il suo interno riserverà davvero un nuovo embrione di società civile, o si tratterà di una nuova, crudele "maschera" come fu quella di Woodbury?

Cosa non ci è piaciuto di questo episodio:
- La breve apparizione di Rick, Carl e Michonne sembra un po' superflua, finalizzata solo a sottolineare la vicinanza (attraverso l'involucro della merendina lasciata cadere dal ragazzo) col gruppo (potenzialmente ostile) dei nuovi compagni di Daryl.

  • Nessuna traccia di Beth, e nessun cenno alla sua sorte. Non che fosse strettamente necessario farne, ma il peso nell'episodio di Daryl poteva lasciar presagire un qualche suggerimento in tal senso. La scomparsa della ragazza resta, per ora, un evento totalmente oscuro.

- Il ritmo dell'episodio, in generale, è altalenante: ma la già citata, ottima sequenza che precede l'incontro tra Glenn e Maggie, e la scena, altrettanto d'impatto, dell'arrivo finale a Terminus, fanno dimenticare qualche lungaggine di troppo.

Note a margine:
- Il titolo di uno dei precedenti episodi, Claimed (che in Italia era diventato Salvare il mondo) torna in continuazione nel sub-plot di Daryl e dei suoi nuovi compagni: la loro regola, infatti, è che chiunque rivendichi (claim) un oggetto, ne entri automaticamente in possesso.

  • Tra i "penultimi episodi" delle diverse stagioni della serie, questo è il primo, dai tempi del quinto episodio della prima stagione, Esperimenti, a non comprendere la morte di nessun personaggio.

  • Come spesso accade negli ultimi episodi della serie, la sequenza finale è accompagnata da un brano musicale: stavolta, si tratta di Be Not So Fearful, cover del cantautore A.C. Newman di un pezzo originariamente cantato dal folksinger Bill Fay nel 1970.

What's next?
Dal Santuario restano fuori, per ora, buona parte dei protagonisti della stagione (e della serie). Dai promo di fine episodio, tuttavia, il season finale sembra sarà dedicato esclusivamente a Rick, Carl e Michonne. Sembra possibile che, all'inizio della prossima stagione, troveremo i due restanti gruppi ancora sulla strada. Ma qualsiasi previsione, a questo punto (e dati i precedenti) potrebbe rivelarsi fuorviante.

Movieplayer.it

3.0/5